Marzo 29, 2024

Quali sono gli effetti che la presenza degli animali in classe, in particolar modo dei cani, ha sugli alunni coinvolti? Moltissimi sono gli studi scientifici effettuati fin dagli anni '90, eccone alcuni.

L'Educazione Assistita con gli Animali (EAA) e le Terapie Assistite con gli Animali (TAA) si sono ormai diffuse a livello internazionale e hanno suscitato l'interesse di molti studiosi, soprattutto psicologi. La maggior parte delle ricerche effettuate si basano sul ruolo che i cani hanno all'interno della vita scolastica. La più produttiva, per quanto riguarda gli studi effettuati, è la psichiatra Nancy R. Gee che, insieme ad altri colleghi, ha studiato gli effetti della presenza di un cane sui bambini che svolgevano compiti diversi. La Gee è direttrice del Center of Human-Animal Interaction in Virginia. 

Gli studi condotti dalla Gee e colleghi hanno dimostrato come un gruppo di bambini (con ritardi cognitivi o normo dotati) si fosse esibito più velocemente in un compito di abilità motoria quando era presente un cane nella classe. Questo ed altri studi sono stati condotti tra il 2009 ed il 2012. Oltre la Gee moltissimi altri studiosi si sono interessati degli effetti dei cani sugli alunni, soprattutto in età prescolare o di scuola primaria. Un altro studio, condotto da Hergovich (dell'Università di Vienna) ed altri (2002), ha dimostrato come la presenza di un cane all'interno della classe abbia avuto effetto positivo sullo sviluppo dell'empatia nei bambini. Lo studio fu svolto su 46 bambini di prima elementare, si esaminarono gli effetti sull'indipendenza, la competenza sociale, l'atmosfera socio-emotiva e l'empatia con gli animali. Lo studio ha dimostrato che i bambini della classe che per tre mesi hanno beneficiato della presenza di un cane sono stati favoriti nello sviluppo dell'autonomia, di una miglior segregazione di sé, fondamentale per la sensibilità verso i bisogni e gli umori delle altre persone. Inoltre, i bambini del gruppo sperimentale (quelli con il cane) sono risultati meno aggressivi rispetto ai bambini del gruppo di controllo. 

Anche gli studi di Kotrschal e Ortbauer (2003) hanno rivelato che in presenza del cane i bambini, oggetto dello studio, hanno avuto un comportamento meno aggressivo. 

L'idea che la presenza degli animali desse effetti positivi aveva già ispirato gli studi di Poresky e Hendrix nel 1990. I due studiosi hanno dimostrato come gli animali domestici influenzassero lo sviluppo umano, ma non era chiaro se l'effetto fosse dovuto alla presenza dell'animale o alla relazione della persona con l'animale stesso.

In Italia l'Enci (Ente della Cinofilia Italiana) ha promosso, dal 2011, l'iniziativa "Di te mi Fido". Il progetto ha lo scopo di divulgare la cultura cinofila in ambito scolastico, infondendo la coscienza del rispetto verso il cane, insegnare ai bambini l'approccio corretto al cane, spiegare quanto sia importante il lavoro del cane nelle attività sociali (cane della polizia, dei vigili del fuoco ecc.). Nell'ambito del progetto vengono date informazioni riguardanti la corretta gestione del cane, l'importanza del pedigree e dell'anagrafe canina, oltre a portare a conoscenza dei bambini l'esistenza di attività ludico-sportive che possono essere svolte con i cani.

Per concludere, dagli studi si evince quanto sia importante il ruolo del cane nello sviluppo psicologico e relazionale dei bambini, di come la presenza di animali domestici tenda a ridurre la tensione in classe, migliori le abilità sociali e cognitive e di come prendersi cura di un animale responsabilizzi i bambini.

 

 

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