Aprile 18, 2024

Purina lancia il progetto Pets at Work per accogliere nelle aziende i nostri amici cani.

L'azienda, leader mondiale nel settore petcare, crede fortemente che la vita diventi più ricca se persone e animali da compagnia possono passare la maggior parte della vita insieme. Purina vorrebbe che tutti godessero dei benefici che questi animali portano, è per questo che dal 2014 accoglie nei propri uffici gli animali da compagnia dei dipendenti e vorrebbe che questa possibilità sia data a molte altre aziende e dipendenti.

Secondo le ricerche condotte nelle aziende che hanno sperimentato i benefici di persone ed animali insieme sul posto di lavoro, Purina ha compreso che l'ambiente di lavoro diventa più piacevole e si migliora lo stato di salute. Questi ed altri motivi emersi dalle ricerche hanno permesso di comprendere la reale portata dei vantaggi che gli animali possono offrire alle aziende ed ai dipendenti, ecco perchè è nato il progetto Perts at Work, uno dei dieci impegni di Purina in Society, oltre all'eliminazione dei coloranti negli alimenti, a rendere accessibili le informazioni sui prodotti, a fare ricerca sulla nutrizione animale, a creare posti di lavoro per i giovani, a migliorare le prestazioni ambientali degli imballaggi dei prodotti Purina e molto altro. 

Per avere maggiori informazioni circa la possibilità di aderire al progetto clicca qui se sei un dipendente oppure clicca qui se sei un'azienda, scopri i vantaggi che possono portare nell'azienda i nostri amici cani e gli step per per mettere in atto il progetto Pets at Work.

E' possibile effettuare anche una giornata di prova come mostra il video pubblicato da Purina.

 

L'isola dei cani del regista Wes Anderson ha aperto il Festival del cinema di Berlino 2018, un cartone d'animazione non adatto ai bambini, al punto che negli Stati Uniti è stato vietato ai minori di 13 anni per la presenza di immagini forti.

In questo cartoon Anderson celebra il coraggio di chi non accetta il mondo ricco di odio e intollerante in cui stiamo vivendo, di chi anzichè sottostare alla politica di un folle dittatore decide di agire e reagire.

L'Isola dei cani narra la storia di un futuro in cui per scampare da un virus canino che avrebbe potuto danneggiare l'uomo, il dittatore di turno decide di esiliare tutti i cani su un'isola di spazzatura, il piccolo protagonista, Atari, decide di atterrare sull'isola per ritrovare il suo cane Spots, il cane zero deportato per primo.

Il cartoon narra la storia d'amore di un ragazzino di dodici anni e del suo cane, è un film difficile, pensato per gli adulti, definito dalla critica uno dei film più politici di Anderson, con un umorismo complesso, i lunghi silenzi alternati ai dialoghi lunghi, un viaggio di formazione che rende omaggio alla lealtà dei cani e alla forza e al coraggio di creature piccole ed indifese. 

Un viaggio che rifiuta ogni tipo di intolleranza.

L'Isola dei cani, distribuito da Fox, arriverà in Italia il 17 maggio.

Ecco il trailer in italiano:

 

Fonte foto: cinematografo.it

Dal 10 al 13 febbraio a New York si svolge la 142esima edizione del Westminster Kennel Club Dog Show, la più prestigiosa delle gare canine al mondo. 

Questo evento è considerato dagli americani come il Superbowl dei cani, a cui partecipano i cani provenienti da cinquanta stati americani, nell'edizione che sta per concludersi i cani in gara sono 2.882. 

Il Westminster Kennel Club Dog Show è nato nel 1877 quando un gruppo di signori sportivi e amanti dei cani decisero di organizzare una mostra canina a Manhattan, ignari del fatto che sarebbe diventato l'evento più famoso al mondo. Come specificato sul sito del Westminster Kennel Club Dog Show, il nome venne dato in onore all'albergo Westminster ormai in decadimento. 

Il Westminster Kennel Club Dog Show è una competizione suddivisa in tre classi: best in show (miglior cane della competizione, votato durante i giorni del concorso e scelto tra tutti i cani in competizione); master di agilità e master di obbedienza (assegnati ai cani che produrranno il miglio risultato nella specifica categoria).

Attualmente il titolo di miglior cane è detenuto da Rumor, un pastore tedesco (in foto), vincitore del Best in Show del 2017.

L'evento è talmente grande che viene ospitato in due edifici, il Piers ed il Madison Square Garden di New York.

Le categorie di cani ammesse all'evento sono sette: cani sportivi, cani non sportivi, cani da caccia, cani toy, cani da lavoro, pastori e terrier.

 

Si attende la giornata di domani per conoscere i risultati di questi giorni di lavoro.

 

(Foto: Jack Grassa)

 

Sono per la libertà di pensiero in ogni sua forma. Nel senso che se ognuno ha facoltà di esprimere ciò che crede niente deve trattenerci dal fare altrettanto. E pazienza se tutto ha un prezzo. Quello che ho pagato stamattina tutto sommato non era poi così alto.
Stavo caricando di peso Bowie nel trasportino. Tra un po' imparerà a salirci e scendere da solo con un balzo, al momento preferiamo non farglielo fare per salvaguardare le articolazioni delle zampotte in crescita, anche se in molti stentano a credere che sia solo un cucciolo poiché ha superato abbondantemente i 20 kg.
Difatti diventa ogni giorno più faticoso prenderlo in braccio e trasferirlo nel kennel, soprattutto perché lui collabora come uno stoccafisso. Di contro a me stanno venendo dei bicipiti da culturista ed un accenno di ernia.

"Ahahah, ma che stai facendo?!" mi chiede con aria canzonatoria una "simpatica" conoscente che assiste alla scena di me che sollevo il puledrino sforzandomi di ricomporre le zampe che lui ha collaborativamente messo a quattro di spade.
"Sto cercando di trasportarlo a casa" rispondo mentre cerco di togliermi la coda di Bowie dalla faccia.
"Ma se pesa più di te! Ahahah..." insiste la perfida invece di correre in mio soccorso.

Io riprendo fiato dopo la titanica impresa e cerco di tenere a bada la lingua, ma, ahimè, non ci riesco... "Sì, è vero, pesa quasi quanto me però è più intelligente di te...". Zac! Fine della conversazione, e di una relazione interpersonale, perché è chiaro che questa qui non mi rivolgerà più la parola vita natural durante e non mi perdonerà neanche in punto di morte e sicuramente non verrà nemmeno al mio funerale. Che è quello che volevo da tempo perché ero stanca delle sue continue intromissioni nella mia vita.

Grazie Bowie di avermi offerto la possibilità di mettere a tacere chi non ha alcun diritto di giudicare le mie scelte.
Un cucciolo è anche un ottimo pretesto per fare selezione, mettendo da parte, di tanto in tanto, la buona educazione.

 

La foto ci è stata donata da Sonia

Per leggere le altre puntate della serie "Vivere con un cucciolo di dobermann", clicca qui 

Il Dobermann bianco non è mai stato menzionato negli standard, nè europeo (FCI), nè americano (AKC), il primo esemplare fece la sua comparsa negli Stati Uniti il 10 novembre del 1976, si chiamava Padula's Queen Shebah, ed era figlia di due soggetti con colorazione normale (Rasputin VI e Dynamo Humm).

Padula's Queen Shebah venne registrata dall'AKC (American Kennel Club) e venne creata una lista a parte per tenere traccia dei futuri dobermann bianchi, la z-list, tutti i dobermann bianchi presenti negli USA sono suoi discendenti.

Padula's Queen Shebah primo dobermann bianco

In foto: Padula's Queen Shebah

DOBERMANN BIANCO: PROBLEMI DI SALUTE

Il dobermann bianco non deve essere confuso con l'albino (l'albinismo è una anomalia congenita che consiste nella deficienza di pigmentazione, totale o parziale, di pigmentazione melaninica nella pelle, nell'iride e nei peli), anche se è considerato un albino parziale, i suoi occhi sono azzurri ed il mantello è di un colore crema chiaro con macchie marroncine.

Il dobermann bianco, o parzialmente albino, soffre di fotofobia, cioè non tollera la luce del sole che lo porta ad avere problemi alla vista, come congiuntivite cronica. La sua pelle è molto delicata, occorre stare attenti che non resti esposto alla luce solare per troppo tempo e, comunque, non senza protezione per evitare problemi di dermatiti da eritema solare.

Carattere del dobermann bianco

Il dobermann bianco ha un carattere particolarmente timido, per questa e le altre caratteristiche è stato escluso dallo standard, poichè non in linea con il carattere e le caratteristiche di un dobermann nero focato o marrone focato. Il dobermann bianco è stato escluso anche dallo standard americano, nel quale sono inseriti l'isabella ed il blu, lo standard dell'AKC venne modificato nel 1982.

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MASKING FACTOR

Il colore bianco è dato da un particolare gene, con locus diverso dagli altri, che opera indipendentemente dai geni precedenti, detto masking factor che per manifestarsi deve essere omozigote ipsoiva.

Se indichiamo con W il no masking factor e con w il masking factor, vedremo come cani con geni ww saranno bianchi o crema, altrimenti il colore sarà normalmente determinato; cani con la coppia Ww saranno bianchi recessivi, e cioè porteranno il masking factor alla progenie; cani con la coppia WW sono la maggioranza e sono di colorazione diversa dal bianco. 

Sono stati documentati accoppiamenti tra il dobermann bianco e le altre colorazioni (nero focato, marrone focato, blu ed isabella) ne è risultato che il gene dominante è fornito dal cane bianco, ma che non nascono necessariamente cani bianchi, per esempio, nella cucciolata tra dobermann bianco ed isabella sono nati cuccioli nero focati.

Nelle esposizioni il bianco non è gradito, avere un cane con macchie bianche o pelo chiaro può portare alla squalifica, eliminando il soggetto dalla riproduzione.

ALLEVAMENTO DOBERMANN BIANCO

Abbiamo affermato che il dobermann bianco nasce per una anomalia genetica, quindi non può essere riprodotto in quanto portatore di malattie genetiche, oltre al fatto che non rientra nello standard FCI (Fédération cynologique internationale).

Dal momento che il dobermann bianco è un difetto genetico, qualora in un allevamento dovesse nascere un cucciolo con questa colorazione, l'allevatore NON può VENDERLO (tanto meno a prezzi esorbitanti), nel caso in cui non volesse tenerlo, dovrà REGALARLO e sterilizzarlo per evitare future cucciolate con quell'esemplare.

 

Fonte foto principale: www.dobermannlecce.it

 

 

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