Maggio 02, 2024

Il Cane da Orso della Carelia è un cane da caccia facente parte del Gruppo 5 Cani di tipo Spitz e di tipo primitivo, sezione 2 (cani nordici da caccia con prova di lavoro solo per i paesi nordici), il suo standard è riconosciuto dalla FCI con N. 48 del 18/04/2007.

STORIA DEL CANE DA ORSO DELLA CARELIA

Secondo le conoscenze tramandate di generazione in generazione, il Cane da Orso della Carelia arrivò dagli Urali insieme alla migrazione delle popolazioni Komi (così chiamati anche i cani antenati dell'attuale Cane da Orso della Carelia), Zyrian e Olones intorno al 900 d.C.. Queste popolazioni iniziarono a commerciare con quelle presenti vicino il lago Ladoga, principalmente con i Kareliani (da qui il nome).

Questo cane era utilizzato per tutti i tipi di caccia, dalla selvaggina agli orsi, passando per linci, alci, cervi e uccelli acquatici.

La razza si diffuse molto in Finlandia e proprio lì, nel 1936, fu avviato l'allevamento con lo scopo di creare un cane robusto in grado di cacciare la grossa selvaggina abbaiando e bloccando la preda in attesa dell'arrivo del suo conduttore. Questa razza predilige la caccia in branco, possiede una vista molto acuta, un olfatto finissimo ed un udito molto sensibile al punto che può avvertire la preda anche da grandi distanze

Il primo standard fu redatto nel 1945 e l'anno dopo iniziarono ad essere registrati i primi cani. In Finlandia questa razza viene chiamata Karjalankarhukoira ed è considerata un tesoro nazionale.

Rischio estinzione del Cane da Orso della Carelia

Durante la seconda Guerra Mondiale la razza rischiò l'estinzione con la distruzione quasi completa della popolazione canina, furono salvati sessanta esemplari che diedero vita alla rinascita del Cane da Orso della Carelia. 

Nel 1951 ci fu un'incremento delle nascite, si superarono i cento cuccioli registrati, circa dieci anni dopo si arrivò a 1021 cuccioli registrati, ma successivamente il numero delle nascite calò drasticamente, si consideri che nell'ultimo decennio sono stati registrati dai 700 ai 1000 cuccioli l'anno.

Il Cane da Orso della Carelia ai giorni nostri 

Oggi il Cane da Orso della Carelia ha trovato un impiego singolare: difendere gli orsi.

In Russia gli orsi hanno iniziato ad avvicinarsi ai centri abitati creando problemi alla popolazione, il governo federale non vuole rilasciare le licenze per cacciarli, la stessa cosa accade nel Nord America, dove sono gli orsi neri a creare scompiglio tra la popolazione. La soluzione è stata trovata dalla biologa Currie Hunt, da sempre impegnata nella ricerca di metodi non letali per prevenire il conflitto con gli orsi. La Hunt ha fondato, nel 1996, il Wind River Bear Institute, in Montana, per addestrare i cani "da pastori di orsi", cani che abbaiando spaventano gli orsi che si avvicinano troppo ai centri abitati, condizionandoli a starne alla larga. Questo, secondo la Hunt, accade perchè gli orsi in natura hanno paura dei cani, visto che i coyote possono rubare i loro cuccioli. 

Da allora Stati Uniti, Canada, Giappone e Russia hanno iniziato ad utilizzare il Cane da Orso della Carelia per tenere lontani gli orsi senza doverli uccidere, i cani abbaiano a inseguono l'orso, arrivando a pizzicarlo alle calcagna, l'orso, che è un animale estremamente intelligente, impara che in quel posto non deve tornare. Alcuni studi hanno dimostrato proprio il non ritorno degli orsi dalle zone da cui erano stati cacciati dai cani. 

I Cani da Orso della Carelia lavorano insieme agli addestratori, incaricati per la tutela dei territori e della fauna in molti parchi del mondo come Yosemite e Banff.

Il Cane da Orso della Carelia (Karelian Bear Dog)  impiegato nel cacciare gli orsi

Cane da Orso della Carelia: non sempre la scelta migliore 

Non tutti i territori sono adeguati al lavoro di questi cani, nei centri abitati il loro utilizzo si è rivelato controproducente poichè far inseguire gli orsi tra le strade trafficate, i parcheggi, i centri commerciali ed i quartieri metteva a rischio la vita dei cani, degli orsi e delle persone che, loro malgrado, si trovavano di fronte questi animali all'improvviso. 

CARATTERE DEL CANE DA ORSO DELLA CARELIA

E' un cane NON adatto a tutte le famiglie, poiché ha bisogno di molta socializzazione, molto lavoro. Questa razza si consiglia a chi ha già avuto esperienza, a cinofili esperti che sanno come gestire un cane con un'energia inesauribile e con grande voglia di lavorare, un cane che può mettere alla prova anche la persona più competente. 

Il Cane da Orso della Carelia è un cane riservato, equilibrato, coraggioso e tenace. Ha un istinto alla lotta molto sviluppato visto l'impiego per cui è stato selezionato. 

Sono cani energici, atletici e tenaci, hanno bisogno di lavorare con il fiuto (su piste anche molto lunghe), di essere impegnati mentalmente, non soltanto facendo il lavoro per cui sono stati selezionati, ma anche con giochi mirati. Devono essere addestrati con coerenza e pazienza, rispondono al rinforzo positivo, sia esso cibo o gioco.

Occorre dargli modo di svolgere un lavoro essenziale, fare esercizio quotidiano è indispensabile altrimenti può diventare distruttivo. Il Cane da Orso della Carelia può essere impiegato anche come cane da pastore e da guardia, ma solamente se ben addestrato. 

E' un cane tenacie, fino a quando non reputerà concluso il lavoro che gli è stato affidato, non si fermerà. E' agile, rapido e combattivo

Questa razza non si dimostra aggressiva con le persone, anche se è molto sospettoso e diffidente, ma può diventare aggressivo con i suoi simili, che in generale non tollera, soprattutto se dello stesso sesso.

Il Cane da Orso della Carelia è considerato un cane socievole e adatto alla compagnia con l'uomo, è molto sensibile ed intelligente, si affeziona con il tempo, sviluppando con il padrone un rapporto sinergico. E' poco adatto agli spazi ridotti. 

Cane da Orso della Carelia (Karelian Bear Dog) mentre tiene a bada un orso

ASPETTO GENERALE DEL CANE DA ORSO DELLA CARELIA

E' un cane di taglia media, ma robusto, le sue orecchie sono portate dritte. Quattro sono le proporzioni che occorre rispettare per avere un cane che rispecchi lo standard: 

  • la lunghezza del corpo deve essere solo leggermente superiore all'altezza al garrese
  • il torace deve essere profondo circa la metà dell'altezza al garrese
  • la proporzione tra cranio e muso deve essere circa 2:3
  • la lunghezza del cranio deve eessere all'incirca uguale alla sua ampiezza e alla profondità

Mantello del Cane da Orso della Carelia

Il pelo esterno è liscio e ritto, sul collo, sul dorso e nella parte posteriore delle cosce il pelo deve essere più lungo rispetto alle altre parti del corpo. Il sottopelo è fitto e soffice. Non ha bisogno di cure particolari, ma una spazzolatura periodica è necessaria.

Il colore del mantello è nero, ma possono esserci soggetti con sfumature brunastre. Molti cani presentano delle macchie definite su testa, collo, petto, ventre e arti di colore bianco. 

 

Nel video potrete vedere l'addestramento dei Cani da Orso della Carelia ed ascoltare le parole della biologa Carrie Hunt che ha iniziato ad utilizzare questa razza per difendere gli orsi.

 

STANDARD DEL CANE DA ORSO DELLA CARELIA

FCI Standard N° 48 / 18.04.2007

CANE DA ORSO DELLA KARELIA ( Karjalankarhukoira)

ORIGINE: Finlandia

DATA DI PUBBLICAZIONE DELLO STANDARD ORIGINALE VIGENTE: 12.03.1999

UTILIZZAZIONE: Impiegato soprattutto per la caccia all’alce e all’orso, blocca e tiene a bada la preda. È un cacciatore appassionato che è molto indipendente, ma che collabora attivamente alla caccia poiché indica la presenza del selvatico abbaiando. Ha sensi molto sviluppati, specialmente quello dell’odorato, il che permette di utilizzarlo nella caccia alla grossa selvaggina. Ottimo il suo senso di orientamento.

CLASSIFICAZIONE F.C.I. Gruppo 5 Cani di tipo Spitz e di tipo primitivo Sezione 2 Cani nordici da caccia Con prova di lavoro solo per i Paesi nordici (Svezia, Norvegia e Finlandia)

ASPETTO GENERALE: Di media taglia, forte, di conformazione robusta, solo leggermente più lungo che alto. Il suo pelo è fitto e gli orecchi diritti. PROPORZIONI IMPORTANTI: • la lunghezza del corpo è solo leggermente superiore dell’altezza al garrese. • la profondità del torace è circa la metà dell’altezza al garrese. • la proporzione fra muso e cranio è circa 2 : 3 • la lunghezza del cranio è all’incirca uguale alla sua ampiezza e profondità

COMPORTAMENTO-CARATTERE: Equilibrato, un po’ riservato, coraggioso e tenace. Molto sicuro di sé, può essere aggressivo verso gli altri cani, ma mai verso gli esseri umani. Ha molto sviluppato l’istinto della lotta.

TESTA: vista dal davanti ha forma triangolare

REGIONE DEL CRANIO Cranio largo; visto dal davanti e di lato è leggermente convesso. Più ampio fra gli orecchi. La sutura metopica è appena visibile. Le arcate sopraccigliari sono solo leggermente sviluppate. Stop non molto pronunciato, piuttosto lungo, forma un arco progressivo verso il cranio.

REGIONE DEL MUSO Tartufo largo, di color nero Muso profondo, si assottiglia solo leggermente verso il tartufo. La canna nasale è diritta. Labbra piuttosto sottili e ben aderenti Mascelle/Denti Le mascelle sono molto forti. I denti sono ben sviluppati e simmetrici; dentatura normale. Stretta chiusura a forbice Guance le arcate zigomatiche sono forti Occhi piuttosto piccoli, leggermente ovali. Marroni di diversa tonalità, mai gialli. L’espressione è sveglia e fiera Orecchi eretti, inseriti piuttosto alti, di media misura, con le punte leggermente arrotondate

COLLO muscoloso; di media lunghezza, arcuato e ricoperto di pelo spesso. Senza giogaia

CORPO Garrese nettamente definito, specialmente nei maschi; meno marcato nelle femmine Dorso diritto e muscoloso Rene corto e muscoloso Groppa ampia, forte, e leggermente obliqua Torace spazioso, non molto ampio, piuttosto profondo, che scende approssimativamente fino al gomito. Le costole sono leggermente arcuate. Il petto è nettamente visibile anche se non molto largo Linea inferiore leggermente rilevata

CODA inserita alta, di media lunghezza, ricurva ad arco sopra il dorso, con la punta che tocca il corpo su di un lato o sul dorso. E’ permessa una coda corta naturale

ARTI ANTERIORI In generale forti con ossatura solida. Visti dal davanti sono diritti e paralleli. Il braccio e la scapola sono di uguale lunghezza, l’avambraccio è leggermente più lungo. Spalla relativamente obliqua, muscolosa Braccio leggermente obliquo e forte Gomiti diretti all’indietro, posti sulla linea verticale tirata dal punto più alto della scapola. Avambraccio forte e verticale Metacarpo di media lunghezza, leggermente obliquo Piedi anter. con dita chiuse, ben arcuate, arrotondati e diretti diritti verso l’avanti. Cuscinetti elastici; i lati coperti di fitto pelo

POSTERIORI In generale Forti e muscolosi, visti da dietro sono diritti e paralleli. La linea anteriore dell’arto posteriore è armoniosamente arcuata Coscia ampia e lunga con buona muscolatura Ginocchio diretto in avanti, è moderatamente angolato Gamba lunga e muscolosa Garretto basso; angolazione nettamente marcata Metatarso corto, forte e verticale Piedi poster. compatti, leggermente più lunghi e meno arcuati di quelli anteriori. Cuscinetti elastici; i lati coperti di fitto pelo

ANDATURA leggera e facile, con lunghe falcate. Cambia facilmente dal trotto al galoppo, che è la sua andatura più naturale. Gli arti si muovono parallelamente

PELLE tesa su tutto il corpo, senza pieghe

MANTELLO PELO pelo esterno liscio e ritto. Sul collo, dorso e parte posteriore delle cosce è più lungo che in qualsiasi altra parte. Il sottopelo è soffice e fitto.

COLORE nero, può essere sbiadito o d’una sfumatura brunastra. La maggior parte dei soggetti hanno macchie nettamente definite sulla testa, collo, petto, ventre e arti

TAGLIA E PESO Altezza al garrese misura ideale per i maschi 57 cm, femmine 52 cm con una tolleranza di ± 3 cm. Peso Maschi 25 – 28 Kg Femmine 17 – 20 Kg

DIFETTI: qualsiasi deviazione da quanto sopra dovrebbe essere considerato difetto, e la severità con cui va penalizzato deve essere proporzionata alla sua gravità • Ossatura leggera • Cranio stretto • Fronte molto bombata • Muso appuntito • Occhi gialli 3 • Orecchi molli o da pipistrello • Presenza di giogaia • Torace troppo disceso o a botte • Coda diritta o insufficientemente ricurva • Spalle diritte • Garretti diritti, piedi piatti • Speroni sugli arti posteriori • Pelo ondulato • Colore bianco predominante con macchie nere o presenza parziale di pelo detto “di lupo”

DIFETTI ELIMINATORI • Soggetto aggressivo o pauroso • Enognatismo – Prognatismo • Occhio gazzuolo • Orecchi pendenti o con punte che ricadono (semi-erette) • Colori diversi da quelli ammessi dallo standard Qualsiasi cane che presenti, in modo evidente, delle anomalie d’ordine fisico o comportamentale, sarà squalificato.

N.B. I maschi devono avere due testicoli apparentemente normali completamente discesi nello scroto.

Il Porcelaine è un cane da caccia di origini francesi, non molto conosciuto, se non in patria. Questa razza appartiene al gruppo 6 (segugi e cani per pista di sangue, Sezione 1.2 seguigi di taglia media) con standard FCI n. 30.

Il Porcelaine deve il nome al suo bianco e brillante mantello, sul quale appaiono delle macchie arancioni, spesso sulle orecchie. La sua pelle è molto fine e ricorda, appunto, la porcellana.

STORIA DEL PORCELAINE - La storia di questa razza, come di molte altre, è assai confusa, si racconta che è originaria da una varietà bianca del cane di San Uberto (Saint-Hubert blanc de Lorraine). Ciò che è certo è che è una delle più antiche razze di cani per la caccia francesi, e che durante la rivoluzione francese fu allevato dai monaci delle abbazie di Cluny e di Luxeull, oltre che nell'est della Francia, dove a possedere alcuni esemplari era la famiglia Choiseul.

I documenti dell'epoca raccontano come, nel 1779, il marchese di Foudra, ufficiale della gendarmeria francese di Lunéville, volesse, insieme ad altri gendarmi, una cane da caccia che fosse in grado di cacciare sia le piccole prede, come le lepri, sia animali più grandi, come caprioli e cinghiali. Fu così che si diede vita al Porcelaine, adatto all'attività venatoria di moltissimi animali, e sempre per questo motivo che per molto tempo la razza venne nominata Cane di Lunéville.

Al termine della rivoluzione francese erano rimasti pochi esemplari di questa razza, al punto che i padroni, degli allevatori svizzeri, dopo aver dato vita ad alcune cucciolate, furono costretti ad incrociare gli esemplari con altre razze, sicuramente con l'Harier grigio del Somerset, il Gascon saitongeois e il Billy, questo per evitare un'eccessiva consanguineità (1845).

Il Club du Porcelaine fu fondato solamente nel 1971, dando nuovo impulso a questa splendida razza.

 

CARATTERISTICHE GENERALI DEL PORCELAINE - Cane rustico, resistente e robusto, nonostante il nome faccia pensare il contrario, è adatto alla caccia (dirige la selvaggina verso il cacciatore). Cane distinto ed elegante, durante il lavoro mostra il massimo delle qualità in tutta la sua struttura. Possiede un fiuto eccezionale ed una voce da urlatore. Adatto alla caccia alla piccola selvaggina, si distingue anche nella caccia al capriolo e al cinghiale. 

Ha la capacità di convivenza e adattamento, di fatto le mute di questi cani sono numerosissime.

 

CARATTERE DEL PORCELAINE - Cane elegante, dal carattere forte e pieno di energia, durante la caccia mostra grinta e sa convivere in muta. Quando non lavora è un cane molto tranquillo, amichevole anche con i bambini, ma necessita di un'autorità decisa. 

E' un cane pacifico e docile, molto intelligente e veloce nell'apprendimento.

 

SALUTE DEL PORCELAINE - Si consigliano controlli frequenti alle orecchie. 

 

  

 

FCI STANDARD N°30/ 22.04.1997

PORCELAINE ORIGINE: Francia

DATA DI PUBBLICAZIONE DELLO STANDARD ORIGINALE VIGENTE 19.10.1964

UTILIZZAZIONE: Segugio

CLASSIFICAZIONE F.C.I.: Gruppo 6 Segugi e cani per pista di sangue

                                          Sezione1,2 Segugi di taglia media Con prova di lavoro

ASPETTO GENERALE: Cane da caccia per piccola selvaggina (dirige il selvatico verso il cacciatore che aspetta col fucile), molto distinto, molto Francese nell’aspetto e che dimostra il massimo delle qualità in tutti i particolari della sua struttura.

TESTA: deve essere molto tipica, asciutta e finemente cesellata, nell’insieme piuttosto lunga

REGIONE DEL CRANIO: Cranio largo alla sommità fra gli orecchi, con l’occipite arrotondato. La fronte è piatta, la sutura metopica non troppo marcata. Stop pronunciato ma non esageratamente

REGIONE DEL MUSO: Tartufo ben sviluppato e decisamente nero. Narici ben aperte. Muso di buona lunghezza, né quadrato né appuntito. La canna nasale, all’inizio diritta, termina leggermente arcuata. Labbra le superiori ricoprono leggermente le labbra inferiori senza essere pendenti né spesse. Mucose delle labbra nere. Occhi normalmente sviluppato, deve apparire scuro e ben al riparo sotto le arcate sopraccigliari. Espressione intelligente e dolce. Orecchi fini, ben rigirati in dentro, finiscono piuttosto a punta e raggiungono la fine del muso. La loro inserzione, stretta, non deve essere mai al di sopra della linea dell’occhio COLLO abbastanza lungo e leggero, può presentare un po’ di giogaia dall’aspetto asciutto e scarno. CORPO Dorso Garrese ben pronunciato. Dorso largo e diritto Rene largo, molto muscoloso, ben inserito, senza eccessiva lunghezza Groppa leggermente obliqua; anche ben distanziate e leggermente sporgenti. Torace di media larghezza, ma ben disceso Costole proporzionate al torace, piuttosto allungate senza essere piatte Fianco un po’ rilevato, ma pieno

CODA: ben inserita, abbastanza forte alla radice, affilata alla punta, di media lunghezza, mai spigata, portata leggermente ricurva

ARTI ANTERIORI: abbastanza lunghi, asciutti ma senza eccessiva finezza; diritti e paralleli; tendini ben attaccati Spalle di galoppatore, lunghe, ben oblique, molto muscolose senza essere pesanti PIEDI tipici da francese, quindi con dita piuttosto allungate e fini, ma ben chiuse. Cuscinetti duri e resistenti

POSTERIORI: Cosce ben discese; muscoli nettamente evidenti e netti; di sviluppo mediamente forte Garretti forti e discesi, normalmente angolati

ANDATURA: vivace e gaia; galoppo leggero e sostenuto

PELLE: fine ed elastica, marmorizzata con molte macchie nere

MANTELLO PELO: raso, fine, adagiato e brillante, senza zone prive di pelo

COLORE: bianchissimo con macchie arancio di forma arrotondata e che non si estendono mai a gualdrappa. Queste macchie si sovrappongono normalmente ad altre macchie nere di pigmentazione della pelle. Le moschettature arancio sugli orecchi sono molto tipiche della razza

TAGLIA Altezza: Per i maschi fra 55 – 58 cm Per le femmine 53 - 56 cm

DIFETTI: Qualsiasi deviazione da quanto sopra deve essere considerata come difetto e la severità con cui va penalizzata deve essere proporzionata alla sua gravità

DIFETTI ELIMINATORI: • Mancanza di tipicità 2 • Occhi o tartufo chiaro, eccessiva mancanza di pigmento • Coda spigata • Pelo ruvido o spesso • Gualdrappa arancio. • Macchie d’un arancio troppo forte, che tira verso il mogano, grigiastre o mescolate di peli neri. Macchie arancio puro ma pallido come pure l’assenza di macchie, non sono da ricercare, ma non possono essere considerate come un difetto eliminatorio • Eccesso o mancanza di taglia: tuttavia, una eccezione può essere fatta per un maschio che, eccellente per ogni altro verso, dunque suscettibile di essere usato come riproduttore, arriverà a 60 cm. al massimo • Generalmente qualsiasi difetto che nuoccia al lavoro, come rachitismo, appiombi difettosi all’eccesso, insufficiente spinta nel movimento.

N.B. I maschi devono avere due testicoli apparentemente normali completamente discesi nello scroto

Il Podenco Canario è una razza canina originaria delle Isole Canarie, viene utilizzata per la caccia dei conigli, in quanto facilmente adattabile alle irregolarità dei terreni sassosi ed impervi tipici delle isole vulcaniche. 

E' una delle razze più antiche, di tipo primitivo, fatta risalire all'antico cane rappresentato nelle tombe egizie del 3.400 a.C.. La maggior parte degli esemplari si possono trovare nelle isole maggiori: Tenerife e Gran Canaria.

Il Podenco Canario fa parte dei cani di tipo Spitz e primitivo (gruppo 5), standard n. 329 del 3/11/1999. 

Essendo un cane di tipo primitivo, ha una spiccata tendenza all'indipendenza, è riservato con gli estranei ed un pò diffidente.

STORIA DEL PODENCO CANARIO - E' un cane di origini egizie, probabilmente importato nelle Isole Canarie dai fenici, i greci, i cartaginesi, o gli stessi egizi. E' una delle razze più antiche esistenti, viene raffigurata in moltissimi resti antichi, come incisioni, sculture, bassorilievi ecc. L'origine viene fatta risalire a circa sette mila anni fa.

Non è chiaro se il podenco canario e le razze a questa simili: cirneco dell'Etna, podenco iberico, podenco portoghese e cane dei faraoni, si siano sviluppate da un unico ed antichissimo ceppo del cane dei faraoni, oppure si siano sviluppate in modo simile viste le richieste lavorative ed ambientali comuni.

La sua straordinaria sopravvivenza è senza dubbio dovuta alle sue doti di cacciatore che lo hanno reso insostituibile attraverso i secoli.

CARATTERE DEL PODENCO CANARIO - Il podenco canario è un cane coraggioso, sempre molto agitato e dinamico. Attaccato al padrone, sopporta il lavoro, anche più rigoroso, senza segni di fatica. Oltre che per la caccia al coniglio, viene utilizzato anche per la caccia al furetto (autorizzata nelle Isole). Durante la caccia segue la traccia senza dover abbaiare. La sua grande voglia di fare, unita al suo incredibile fiuto e all'udito, fa sì che il podenco sia un eccellente cane da caccia: può avvertire la presenza della cacciagione anche in fondo a crepacci, nelle fessure, tra le pietre, nei cespugli, fin dentro le gole vulcaniche. E' un cane molto forte fisicamente e caratterialmente.

Non è mai aggressivo.

CARATTERISTICHE GENERALI DEL PODENCO CANARIO - E' un cane di taglia media, snello, leggero ed estremamente resistente, si pensi che è capace di cacciare instancabilmente dall'alba al tramonto, sopportando anche le alte temperature. E' un cane leggero, dalle linee allungate, con muscolatura ben evidente e sviluppata al massimo grado. L'assenza di grasso rende visibili la cassa toracica, la spina dorsale e le ossa del bacino, così come le contrazioni dei muscoli attraverso la pelle. 

Il pelo del podenco canario è corto, liscio e lucido, di colore rosso e bianco. Le sue orecchie sono lunghe e sottili, la coda non deve mai essere portata arrotolata, ma bensì a forma di frusta.

 

FCI Standard N° 329 / 03.11.1999

ORIGINE: Spagna

DATA DI PUBBLICAZIONE DELLO STANDARD ORIGINALE VIGENTE: 24.06.1987

CLASSIFICAZIONE F.C.I.: Gruppo 5 Cani di tipo Spitz e di tipo primitivo Sezione 7 Tipo primitivo da caccia

Senza prova di lavoro

PROPORZIONI IMPORTANTI • Leggermente più lungo che alto • Torace ben sviluppato senza arrivare ai gomiti • Muso leggermente più lungo del cranio

TESTA allungata, a forma di cono tronco, ben proporzionata al corpo; lunga da 21 a 22 cm. Gli assi cranio-facciali sono paralleli

REGIONE DEL CRANIO Cranio più lungo che largo, piatto, con la cresta occipitale prominente. Stop non molto marcato

REGIONE DEL MUSO Tartufo largo, color carne in armonia col colore del mantello. Narici moderatamente aperte. Muso largo e prominente, a forma di cono smussato, color carne più o meno scuro, in armonia col mantello. Labbra fini e tese, di colore che armonizza con quello del tartufo. Denti chiusura a forbice, con i denti che si adattano perfettamente, e ben sviluppati. Occhi obliqui, piccoli, a forma di mandorla. Color ambra più o meno scuro; l’intensità dipende dal colore del mantello. L’espressione è intelligente e piena di nobiltà. Orecchi piuttosto grossi, si rialzano quando il cane è in stato di eccitazione e sono eretti in posizione lievemente divergente. A riposo, puntano all’indietro. Sono larghi alla base e finiscono a punta.

COLLO ben muscoloso, diritto, con pelle morbida e senza giogaia; flessuoso e cilindrico.

CORPO Dorso forte, con muscolatura ben sviluppata, adatta alla corsa e alle esigenze della caccia. Rene un po’ allungato. Groppa dalle ossa ben solide, più visibili nei soggetti magri o in piena stagione di caccia. Torace con lo sterno che non sporge. Torace ben sviluppato, anche se non arriva fino al gomito. Costole ovali. Il perimetro toracico supera l’altezza al garrese da 5 a 8 cm. Ventre retratto, senza essere levrettato come un Galgo. Fianchi ben marcati

CODA inserita piuttosto bassa, appare come il prolungamento della groppa. Rotonda, sorpassa un poco il garretto. Pendente, o rialzata a falcetto. Un po’ assottigliata in punta, che è generalmente bianca. Non è mai arrotolata. Non è desiderabile che sia portata troppo alta in movimento.

ARTI ANTERIORI perfettamente verticali, diritti e paralleli; struttura ossea fine ma solida; piedi di gatto, generalmente un po’ girati in fuori. Cuscinetti fermi, leggermente ovali. Angolazioni angolo scapolo-omerale : circa 110° Angolo omero-radiale : circa 140° 2

POSTERIORI ben verticali, diritti, robusti; muscolatura ben sviluppata; garretto piuttosto alto ( circa 18 cm dal terreno); piedi di gatto veramente diritti, cuscinetti forti e leggermente ovali. Senza speroni Angolazioni angolo coxo-femorale: circa 110° Angolo femoro-tibiale circa 120° Angolo del garretto circa 130°

ANDATURA il trotto deve essere agile, allungato e molto leggero

PELLE ferma, aderente al corpo senza pieghe

MANTELLO PELO liscio, corto e fitto COLORE preferibilmente rosso e bianco: il rosso può essere più o meno intenso, variando dall’arancio a rosso scuro (mogano). Tutte le combinazioni di questi colori.

TAGLIA Altezza al garrese Maschi da 55 a 64 cm Femmine da 53 a 60 cm. Per la diversità dei terreni sui quali vive e lavora il cane, queste misure possono variare; così si possono accettare differenze di 2 cm. al di sopra dell’altezza massima e 2 cm al di sotto della minima, purché i soggetti in questione siano perfettamente tipici

DIFETTI Qualsiasi deviazione da quanto sopra deve essere considerato difetto e la severità con cui va penalizzato deve essere proporzionata alla sua gravità. • Testa eccessivamente larga • Stop troppo marcato • Labbra pendule • Assenza di premolari • Prognatismo • Orecchi troppo divergenti • Torace appiattito • Sterno sporgente • Coda arrotolata • Garretti troppo bassi; vaccini • Il cane incrocia l’anteriore e il posteriore in movimento • Comportamento aggressivo

N.B. I maschi devono avere due testicoli apparentemente normali completamente discesi nello scroto

 

 

Cominciamo bene la giornata... Immaginate questa scena: 
Sono al bar che faccio colazione, Bowie è seduto tranquillamente accanto a me, ignaro degli sguardi di ammirazione che i presenti gli rivolgono. Alle nostre spalle, seduti al tavolino, due signori anziani, uno dei due da di gomito all'altro indicando col mento il mio cucciolo totalmente concentrato su di me nella speranza che gli allunghi una briciola del cornetto: "Hai visto che bel segugio?"
A momenti il cappuccino mi va di traverso!

Va bene mi dico, è appena lunedì mattina, non posso mettermi a discutere con degli incompetenti, anche se la tentazione di lanciarli addosso la zuccheriera è davvero tanta... Il compare del tipo, vero intenditore anche lui di razze canine, annuisce convinto: "Quello si che a caccia ti da soddisfazione!"
È davvero troppo! Passi per il segugio, ma vedere accostato il mio bellissimo cucciolo alla parola "caccia" scuote profondamente i miei fragili nervi! "È UN DOBERMANN!!! E ODIA I CACCIATORI!" sbotto risentita e altera con la tazza in mano e un vistoso baffetto di schiuma di cappuccino sul labbro giacché non mi sono neanche data il tempo di pulirmi nella fretta di mettere a tacere i due impostori...

Il mio tono non ammette repliche e l'attenzione di tutti i presenti si concentra sul mio peloso che a sua volta è concentratissimo sul mio cornetto ai cereali dimostrando di avere un self control di gran lunga superiore al mio...
Pago la consumazione con fare altezzoso (a dispetto della mia statura davvero minima), il barista mi fa l'occhiolino complice ridendo sotto i baffi, i suoi veri, ed esco dal bar.

Certo che se i cacciatori distinguono i volatili con la stessa perspicacia con cui individuano le razze di cani non mi stupisce che si impallinino tra di loro così spesso!
Con questo pensiero consolatorio mi dirigo verso l'auto con Bowie appiccicato alle mie gambe che ancora si chiede "Oh! Ma sto cornetto me lo dai o no??!"

Buon inizio settimana a tutti 

 

Per leggere le altre puntate della rubrica "Vivere con un cucciolo di dobermann" clicca qui

 

Foto donataci da Sonia

Il Coursing è uno sport cinofilo che possono praticare solamente i cani appartenenti al gruppo 10, i levrieri. Questo sport nasce per poter mantenere il patrimonio dell'istinto naturale all'inseguimento, proprio di ogni levriero.

Il coursing è una caccia simulata in cui il cane segue uno zimbello di lepre trainato da un'apposita macchina guidata da un operatore.

Il Coursing è stato codificato dall'ENCI nel 1957.

 

SCOPO DEL COURSING

Lo scopo di questo sport è quello di poter valutare le qualità naturali, fisiche e caratteriali che distinguono il lavoro di un vero allevatore da chi non conosce questa razza.

 

GARE DI COURSING

Le gare si svolgono su un terreno privo di ostacoli che il cane non possa vedere ad almeno 30 metri di distanza. Il terreno non deve presentare buche o fossati non visibili al cane, che potrebbero portare l'animale ad andare incontro ad incidenti.

Sono ammessi saliscendi, siepi o balle di fieno, la grandezza del terreno varia dai 400 ai 1000 metri.

Per ricreare una situazione simile alla caccia vera e propria, il fantoccio viene legato ad un rocchetto di filo, lungo almeno quanto il percorso di gara, che viene avvolto rapidamente scorrendo attraverso alcune pulegge poste sul terreno che danno l'idea degli spostamenti della preda.

Le pulegge sono poste ad una distanza variabile tra loro che va dai 40 ai 90 metri, non possono essere meno di sette e più di dici su ogni campo di gara. Gli angoli di fuga non devono, salvo casi particolari, essere inferiori a 60°.

Durante la gara i cani della stessa razza correranno in coppia, al via i cani verranno lasciati liberi di correre dietro la preda.

Vince non il cane che arriva primo, ma quello che, secondo il giudice, ha cacciato meglio. Il giudice valuterà la caccia secondo cinque qualità, ognuna darà massimo 20 punti:

Velocità - Non assoluta, ma relativa al concorrente contro cui si gareggia

Ardore - Sguardo sulla preda, pressing durante il percorso e presa della finta lepre

Intelligenza - Valutata in base alla capacità di valutare le migliori traiettorie per la cattura della preda

Destrezza e agilità - Valutata in rapporto ai bruschi cambi di direzione e al superamento degli ostacoli

Resistenza - Valutata in base alle condizioni del cane all'arrivo.

I cani, tranne il Piccolo Levriero Italiano (PIL) l'Irish e il Deerhound, devono partecipare alle gare indossando la museruola, questa può essere in filo di acciaio oppure in plastica per le taglie piccole. 

Dal 30 giugno 2017 si terranno le gare di Coursing organizzate dalla FCI e dal Greyhound club sportivo Berna WSVB, al seguente indirizzo potrete trovare informazioni riguardanti l'evento.

 

CHI PUO'  PARTECIPARE ALLE GARE DI COURSING

Alle gare di Coursing possono partecipare solamente i levrieri, di qualsiasi razza. 

requisiti per la partecipazione sono i seguenti:

1 - cane iscritto ad un Libro delle Origini riconosciuto dalla FCI

2 - cane in possesso della licenza valida (la licenza si ottiene partecipando ad un coursing ufficiale FCI, iscrivendo il soggetto alla classe di avviamento)

3 - età minima di 15 mesi per  Whippets, Piccoli Levrieri Italiani e Cirneco dell’Etna; 18 mesi per le altre razze

4 - età massima 8 anni 

5 - Proprietario iscritto ad un'Organizzazione Nazionale affiliata FCI e cane iscritto con il nome del proprietario indicato nella licenza

6 - il cane non deve avere l'estetica modificata artificialmente (cane tosato)

7 - Altezza massima al garrese di 51 cm per maschi e 48 cm per le femmine di Whippets; 

8 -  Altezza massima al garrese per Piccoli Levrieri Italiani 38 cm

Per i cani che eccedono di taglia deve essere organizzata una competizione amichevole

Chi desidera, può leggere il regolamento completo cliccando qui

 

   

Fonte: http://www.circolodelpiccololevrieroitaliano.it

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