Aprile 18, 2024

In Giappone stanno crescendo a vista d'occhio le beauty farm per cani.

Nel paese nipponico l'aspettativa di vita di una persona è superiore agli 85 anni (il 27.3% della popolazione è over 65), questo fa si che molti anziani non riescono più a gestire i propri animali da compagnia, prevalentemente cani e gatti, per questo sono sorte le beauty farm per cani e gatti, delle strutture simili alle case di riposo per gli anziani, nelle quali è possibile lasciare il proprio animale, spesso anziano anche lui. Molte persone non riescono a stare dietro al proprio cane quando l'età avanza, soprattutto se anche quest'ultimo diventa anziano, portandosi dietro problemi di salute che rendono ancor più complicata la loro cura.

In queste beauty farm, che hanno raggiunto il centinaio di strutture, i "pazienti" vengono seguiti e, ove necessario, curati e possono ricevere le visite da parte dei proprietari, proprio come in una casa di riposo. I costi non sono bassi, si va da circa 3.900 a 4.500 euro l'anno, in alcuni casi sono previsti trattamenti specifici, come riabilitazione o somministrazione di medicinali inoltre, in caso di emergenza l'animale viene portato in una clinica veterinaria.

In Giappone queste beauty farm hanno riscosso moltissimo successo, la cura degli animali è diventato un business. Anche in altri paesi esistono strutture simili, dedicate a cani anziani o ad animali i cui padroni sono venuti a mancare, la maggior parte si possono trovare negli USA e in Germania, una è presente anche in Italia, si chiama Baffi d'argento Onlus, ma quasi tutte queste strutture sono di carattere volontaristico.

 

Dal 16 aprile del 2019 è diventata obbligatoria la ricetta elettronica veterinaria (REV), che sostituisce il formato cartaceo su tutto il territorio nazionale sia per gli animali da compagnia che per quelli da allevamento. 

La legge recante "Disposizioni in materia di tracciabilità dei medicinali veterinari e dei mangimi medicati per il conseguimento degli obiettivi delle direttive 2001/82/CE e 90/167/CEE" è la n.167 del 20 novembre 2017, art.3, nella quale è previsto l'istituzione e l'adozione di un sistema informativo per la tracciabilità dei medicinali veterinari e dei mangimi medicati, anche attraverso l'adozione della ricetta veterinaria elettronica. 

In cosa consiste questo cambiamento? Sicuramente un maggior controllo da parte delle istituzioni per quanto riguarda l'abuso di farmaci sugli animali. Oltre ai benefici in termini di tracciabilità, ci saranno benefici anche in termini di efficienza e risparmio economico (per maggiori informazioni sul progetto, clicca qui).

Per quanto riguarda il veterinario ed il proprietario dell'animale da compagnia cosa cambia? Il veterinario avrà l'obbligo di prescrivere solo ed esclusivamente farmaci ad uso veterinario; il proprietario dovrà essere in possesso del proprio codice fiscale e del numero di microchip dell'animale per cui si richiede la prescrizione veterinaria, questo farà si che l'obbligo di iscrizione all'anagrafe canina da parte dei proprietari di cani, verrà effettivamente resa obbligatoria, nonostante la legge esista dal 1991 (L.281/1991, L.R. 34/1997, DGR 621/2016).

Non potranno essere inviate prescrizioni per e-mail né al proprietario, né al farmacista. Il veterinario ha la facoltà di cessione del farmaco in base alle disponibilità di magazzino, per la compilazione della ricetta ci vorrà più tempo, almeno la prima volta, poi i dati daranno inseriti nel sistema informativo e sarà più semplice risalirvi. La ricetta elettronica veterinaria non si stampa, ma è disponibile online e rintracciabile tramite il numero identificativo ed il codice PIN, che cambia da ricetta a ricetta, garantendo l'opportuna privacy nell'accesso alle ricette.

La REV sostituisce la forma cartacea di alcune tipologie di ricette veterinarie:

1) ricetta Rossa in triplice copia

2) ricetta Bianca NON ripetibile

3) ricetta Bianca ripetibile

4) prescrizione veterinaria di mangimi medicati o prodotti intermedi.

Con la ricetta elettronica veterinaria il medico veterinario potrà prescrivere in un'unica ricetta medicinali ripetibili e non ripetibili, sarà il sistema a gestire l'eventuale ripetibilità della vendita del medicinale. A seconda della finalità della prescrizione il sistema varia le informazioni visualizzate e richieste per l'emissione della ricetta.

Ecco le finalità per cui può essere utilizzata:

  • Ricetta per alimentazione della Scorta Propria (scorta del Medico Veterinario);
  • Ricetta per alimentazione della Scorta Impianto zootecnico (aziende zootecniche);
  • Ricetta per alimentazione della Scorta Impianto non zootecnico (ad esempio strutture veterinarie, ambulatori, ecc.);
  • Ricetta per Prescrizione Veterinaria per animali DPA;
  • Ricetta per Prescrizione Veterinaria per animali DPA destinati ad autoconsumo
  • Ricetta per Prescrizione Veterinaria per PET ed equidi NDPA.

QUANDO NON SI APPLICA LA REV - La ricetta elettronica veterinaria non si applica ai medicinali autorizzati ad essere immessi in commercio sul mercato italiano contenenti sostanze stupefacenti e psicotropie, ai sensi del decreto del Presidente della Repubblica del 9 ottobre 1990, n. 309. Per tale topologia di medicinali viene mantenuta la prescrizione cartacea da parte del medico veterinario.

LE FASI PER ACQUISTARE I FARMACI:

- Il veterinario emette la REV

- L'intestatario della ricetta fornisce al farmacista i dati di identificazione della ricetta

- Tramite il numero della ricetta ed il PIN il farmacista può richiamare la REV on line dal sistema informativo del Ministero della Salute

- Il farmacista può dispensare il medicinale

 

 

Per maggiori informazioni circa la normativa di riferimento, clicca qui.

Per informazioni più dettagliate sulla REV, clicca qui.

 

Fonte foto principale: Google

 

Nonostante l'accesso ai cani si sia ampliato, ancora in molti luoghi i nostri amici a 4 zampe non possono entrare: musei, parchi naturalistici, gallerie d'arte ecc...

A Viterbo, invece, l'Orto botanico Angelo Rambelli ha permesso l'entrata a cani e padroni, nel rispetto delle principali regole di educazione.

Lo scorso anno è stata organizzata anche una passeggiata a 6 zampe all'interno dell'orto botanico, una visita guidata il cui ricavato è stato donato alle cure e al mantenimento dei cani randagi. 

L'Orto Botanico 'Angelo Rambelli' è una struttura dell'Università degli Studi della Tuscia preposta alla didattica universitaria, alla ricerca, alla conservazione ex situ/in situ, alla divulgazione e riveste un ruolo fondamentale nella diffusione delle conoscenze scientifiche.

Ogni anno si organizzano corsi tematici, manifestazioni e mostre volte a divulgare una conoscenza di base del mondo vegetale che ci circonda, l'ultimo è il corso teorico-pratico per il riconoscimento dei funghi (clicca qui per maggiori informazioni).  

L'Orto è stato ufficialmente inaugurato alla presenza del Ministro per l’Università e la Ricerca Scientifica e Tecnologica il 24 marzo 1991.

L'Orto botanico sorge a circa 300 metri s.l.m. vicino la sorgente termale del Bulicame, e si estende su una superficie di circa 6ha a ovest di Viterbo. All'interno dell'Orto si possono ammirare, oltre ad un'enorme varietà di piante e fiori, anche quattro opere che diversi artisti hanno donato all'Ateneo: 

Orto-I di Francesco Narduzzi è un’iscrizione incisa su pietra al bordo di uno specchio d’acqua dell’Orto Botanico

Chirone di Patrick Alò è un grande centauro in ferro creato con un’operazione artistica che vede il recupero di materiale industriale dismesso in contrasto con il soggetto della scultura che rimanda invece all'antichità classica.

Formica 2070 di Stefano Di Maulo è una grande formica incisa su pietra.

L’onda opera dell’artista marchigiano Attilio Pierelli, proveniente dal suo Museo di sculture iperspaziali a Bomarzo, è qui per espresso desiderio dell’artista (scomparso nel 2013) dal 2012. Nata per stare all’aperto, la scultura in acciaio inox finemente lucidato, è costituita da fogli di lamine specchianti variamente piegate a formare superfici ondulate da cui si genera un campo di riflessi deformanti in continua mutazione, a seconda dei punti di vista e delle condizioni ambientali, che coinvolgono lo spettatore restituendolo ad uno spazio dell’immagine, irreale, estetico.

L’Orto Botanico ospita alcune collezioni vegetali, aggregate per criteri tassonomici o fitogeografici e alcune ricostruzioni ambientali, compatibili con le caratteristiche climatico-pedologiche dell’area, caratterizzata da forti escursioni termiche annuali (min -10°C max 40°C) e da un suolo di natura fortemente calcarea. Troviamo vari alboreti, tre tipi di giardini differenti, una zona denominata Deserto, il roseto, il palmeto, diverse collezioni floreali, la macchia mediterranea, la serra tropicale (che ospita orchidee, banani, mimose sensitive, diverse specie di passiflore ecc.), e diversi tipi di percorsi (piante a rischio, piante allergeniche, piante utili ecc.).

Interessante anche il sistema delle acque che dà vita a laghetti e ruscelli che percorrono l'intera struttura e con i loro suoni trasportano il visitatore in un mondo incantato, un vero paradiso.

L'accesso ai cani è consentito seguendo semplici regole


• I cani devono essere sotto controllo, non rappresentare pericolo per sé o per altri.
• I cani dovranno essere condotti al guinzaglio 
• Non è idoneo portare cani particolarmente aggressivi nei confronti di persone e altri cani.
• Il proprietario è tenuto a raccogliere le deiezioni.

     

L'orto botanico rispetta i seguenti ORARI:

Dal lunedì al venerdì dalle ore 9:00 alle 13:00

Dal 1 aprile 2019 al 16 giugno 2019 aperto anche la domenica dalle 15:00 alle 19:00

Festivi CHIUSO tranne: 1 maggio, 2 giugno, 25-26 maggio

INGRESSO:

Intero - 5€

Ridotto - 3€

Gratuito per bambini fino a 6 anni, studenti dell'Università degli Studi della Tuscia, diversamente abili con accompagnatore 

VISITE GUIDATE:

Disponibilità di visite guidate per un minimo di 10 persone € 7,00 (previa prenotazione). Per gruppi di minimo 20 persone € 6.00 (previa prenotazione).
Scolaresche € 3,50 (previa prenotazione).
Disponibilità di visite guidate previa prenotazione, anche all’Erbario - tel +39 0761 357244

Per scaricare il pieghevole con le informazioni principali clicca qui

 

Strada Bullicame s.n.c., 01100 Viterbo
Tel. +39 0761357028  +39 0761357020 
Fax +39 0761357028
E-mail: Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.
Web: http://www.ortobotanico.unitus.ithttp://www.http://www.erbario.unitus.it

   

WEDDING DOG SITTER

Ottobre 09, 2019

Wedding Dog Sitter è il servizio che offre la possibilità di passare con il proprio amico a 4 zampe il giorno più bello della propria vita, il matrimonio

Durante questa giornata non dovrete lasciare da solo il vostro cane, delle persone esperte si occuperanno di lui garantendogli tutto ciò di cui ha bisogno, per l'intera durata della cerimonia. 

Il servizio consiste in un incontro conoscitivo con il cane ed i suoi proprietari, per conoscere meglio Fido, le sue esigenze e quelle dei futuri sposi. 

Il giorno del matrimonio due addestratori cinofili si occuperanno di gestire il cane in tutto e per tutto, seguendo gli sposi (se richiesto) anche durante le fotografie di rito ed essendo presenti durante la cerimonia ed il rinfresco. Offriamo anche servizio di asilo diurno e pensione, nel caso in cui il vostro cagnolino non possa seguirvi durante il giorno del matrimonio.

Se qualcuno degli ospiti dovesse avere problemi con il proprio cane, provvederemo ad occuparci anche di lui (previo incontro conoscitivo).

Ci troviamo in provincia di Roma, ma siamo disponibili per eventuali trasferte.

Il costo del servizio: a partire da 300€

Per maggiori informazioni, richieste particolari e preventivi scrivi a:

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o contattaci tramite Whatsapp

Claudia 388 198 0781

Eleonora 339 126 7709

 

Psicologia del cane è una guida a cui chiunque si occupi di cinofilia non può rinunciare, e che dovrebbe essere letta anche da chiunque decida di prendere un cane. Uno dei libri da dover avere nella propria libreria. Un'opera di notevole valore tecnico, ricca di citazioni dedotte da scritti specialistici del settore. Un'opera scritta con un linguaggio semplice, che ne facilita la comprensione nonostante sia svolta con rigore scientifico.

Gilberto Fanfoni, racconta le esperienze maturate in oltre quarant'anni di frequentazione dei campi di lavoro della cinofilia. In quest'opera si parla di psicologia canina, molto diversa da quella umana, dalla quale troppo spesso si prendono in prestito termini non del tutto utilizzabili anche nell'ambito cinofilo, si parla dell'evoluzione che questa psicologia ha subito, insieme all'evoluzione del cane domestico. Si spiegano brevemente, ma in maniera chiara ed esaustiva, cosa sono le doti naturali del cane, gli impulsi e le motivazioni, quali sono i processi dell'apprendimento canino, i suoi tempi e le categorie.

Fanfoni non dimentica di esprimersi sul linguaggio del cane domestico, linguaggio che non tutti i proprietari di cani conoscono e/o comprendono facendo nascere conflitti nel rapporto con il proprio compagno di vita, l'autore ci spiega come dovrebbe essere il proprietario ideale ed il suo ruolo, non tralasciando nozioni importantissime sull'addestramento.

Il libro si conclude con l'analisi comportamentale del cane operativo e con il pensiero dell'autore circa la facilità con la quale si adottano ed acquistano cani che, spesso, finiscono per essere abbandonati.

Il messaggio che viene lasciato dalla lettura di questo libro, secondo me uno dei più importanti, è che il CANE VA CAPITO, occorre instaurare un rapporto di fiducia con il proprio cane, un rapporto fatto di regole ben precise e basato sulla giustizia e la calma, due virtù che non devono mai mancare al proprietario. Se manca il rapporto fiduciario tra cane e proprietario non può esserci un corretto comportamento sociale del cane.

 

Gilberto Fanfoni (1929-1999) studiò medicina veterinaria e diventò il più giovane giudice dell'Ente Nazionale della Cinofilia Italiana. Non accettando i metodi addestrativi dell'epoca, in collaborazione con il dottor Claudio Bussadori e Vittoino Meneghetti, fondò la scuola di pensiero che diffuse "l'addestramento naturale".

Come giudice di prove di lavoro per cani da utilità e difesa divenne molto noto, arrivò ad officiare anche in competizioni a livello mondiale, fu vicepresidente della Società Amatori del Pastore tedesco (SAS), con la responsabilità del settore addestramento.

Sviluppò molte teorie sullo studio del comportamento del cane domestico, diventò profondo conoscitore dell'impiego del cane nell'ambito della Protezione Civile.

Fu docente di psicologia canina ai corsi di preparazione delle unità cinofile da scovo macerie nelle scuole di Milano e Trento, consulente e docente alla scuola di formazione delle unità cinofile di Serrada per i cani da ricerca in superficie e giudice delle prove di abilitazione per entrambe le specialità. 

Autore di molti libri tra cui: "L'olfatto del cane e la sua utilità"; "Il cane utile all'uomo" editrice San Giorgio 

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