Maggio 02, 2024

Noi guardiamo avanti.
Oggi ennesimo controllo, negli ultimi 3 mesi e mezzo abbiamo passato più tempo negli ambulatori veterinari che a casa!
Questo è il percorso dei cani affetti da patologie genetiche. Ma questo è anche il percorso dei cani fortunati, di quelli che capitano nelle mani giuste, le mani di chi si assume appieno le responsabilità di una scelta, seppur non fortunata.
Vorrei poter farvi capire la mia ansia prima di ogni verdetto medico.
Vorrei spiegarvi, se solo ci riuscissi, il peso schiacciante del silenzio durante le lunghe attese prima dei risultati.
Risultati: c'è che li aspetta in un ring, e c'è chi li aspetta dietro una sala operatoria.
C'è chi festeggia su un podio, e c'è chi lo fa sciogliendosi in lacrime davanti al camice macchiato di sangue di un professionista che ti dice che è andato tutto bene...


Mio piccolo grande guerriero, ho mantenuto la mia promessa: puoi tornare a correre felice!
Perdonami per questi lunghi mesi di prigionia forzata, è stato il prezzo da pagare per riscattare la tua libertà.

 

La foto ci è stata donata da Sonia

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In un precedente articolo (Trasportino o kennel per cani: cosa è e come si usa) avevamo spiegato cos'è il trasportino e come far si che il nostro cane ci si avvicini ed entri senza problemi.

Il nostro amico Moreno Sartori, presidente della M&M Dog's Trainers A.S.D. ed educatore cinofilo, aveva iniziato a spiegare una delle tecniche utili per far sì che il cane potesse entrare nel kennel e rilassarsi. Il lavoro prevedeva l'eliminazione della porta e del "tetto" del trasportino, oggi oggi vedremo come far entrare il cane nel trasportino una volta messa al proprio posto la parte superiore dello stesso.

Al termine dell'articolo potrete vedere il video esplicativo.

E' molto importante ricordare che il trasportino non deve essere visto dal cane, nè dal padrone, come una punizione. Il kennel è utili per limitare la mobilità del cane in alcune situazioni, siano esse di sicurezza in caso di trasporto, oppure per far calmare il cane agitato in un determinato momento.

Una volta sistemato il trasportino con la parte superiore agganciata, dovremo cercare di invogliare il cane ad entrarci, per far questo potremo aiutarci con dei bocconcini che possono essere inseriti dentro al kennel. Potrebbe accadere che il cane non si fidi subito e non entri all'interno, ma esplori il trasportino piano piano, diamogli il tempo necessario per capire cosa deve fare e cosa sia lo strumento che si trova di fronte. Possiamo anche provare ad aiutarci proponendo il bocconcino dalla grata posteriore del trasportino. 

Dobbiamo far capire al cane che deve fare ciò che faceva con il trasportino aperto: entrare e girarsi senza uscire in retromarcia. Saranno necessarie più o meno ripetizioni, ma il tutto deve essere svolto con calma, senza far agitare il cane che potrebbe collegare all'esperienza una sensazione negativa. 

Appena il cane sarà entrato nel trasportino, dovremo premiarlo prima che esca, così da confermare la posizione desiderata. Potrebbe accadere che il cane manifesti gli atteggiamenti acquisiti nel passaggio precedente, quindi potrebbe sdraiarsi in una posizione rilassata, in questo caso dovremo elogiare il cane e premiarlo.

Per non creare ulteriore stress al cane, cerchiamo di non allontanarci troppo dal trasportino e continuare a premiarlo fino a quando mantiene la posizione che desideriamo. 

Quando ci rendiamo conto che il cane è tranquillo all'interno del trasportino, possiamo provare ad alzarci, rimanendo sempre vicini, lo premiamo se resta tranquillo nonostante il nostro movimento. Il passo successivo sarà quello di allontanarci un pochino dalla porta del trasportino, oppure di spostarci di lato, in una posizione in cui al cane sarà più difficile tenerci sotto controllo. Ricordiamoci di premiare sempre l'atteggiamento giusto.

Nel caso in cui il cane volesse uscire, lasciamoglielo fare, è giusto che sperimenti che in qualunque momento, almeno per ora, può uscire senza essere obbligato a rimanere all'interno. 

I passi successivi saranno quelli di inserire il cancello che chiuderà il cane all'interno del kennel e allontanarci dal cane, ma questo verrà spiegato nel prossimo video di Moreno Sartori. 

Ecco il VIDEO riassuntivo e contenente il lavoro dell'avvicinamento al trasportino con l'aggiunta della parte superiore.

 

È trascorso un mese esatto dall'intervento di Bowie al gomito e alla zampa destra. Ho voluto risparmiarvi i dettagli, ma vi assicuro che non è stata una passeggiata... Sotto tutti i punti di vista.
Come tutte le volte che affronto qualcosa di doloroso ho preferito concentrarmi solo sul mio obiettivo: curare Bowie nel miglior modo possibile e dedicarmi solo a lui.
Ho potuto farlo, e continuo tutt'ora, grazie all'aiuto e all'appoggio della mia famiglia, a cui ho dovuto sottrarre per forza attenzioni e tempo prezioso. La ripresa di Bowie è costante. I controlli veterinari continuano ad essere serrati, ogni settimana ripetiamo le radiografie per accertarci che tutto proceda al meglio.
Abbiamo ridotto i farmaci e con cautela affrontiamo le prime uscite, rigorosamente al guinzaglio corto. Ho anche ripreso a dormire nel mio letto da qualche giorno.
Resta da stabilire come e quando intervenire sulla zampa sinistra, ma a questo penseremo quando verrà il momento. Adesso vogliamo goderci questo primo step. Per me ogni giorno che si chiude senza nuovi problemi è una vittoria.
Resta l'amarezza per tutto il dolore che Bowie ha dovuto sopportare. Ingiustamente.
Resta il fatto che, nonostante tutto ciò che è stato fatto per evitare che la displasia sfociasse in disabilità permanente, comunque Bowie andrà incontro a dolore che richiederà il continuo uso di medicinali. Dovrà essere costantemente monitorato.
E possiamo dimenticarci le lunghissime corse all'aria aperta. Dovrà essere tutto commisurato alla sua condizione.
E noi faremo del nostro meglio per non viverla come un limite.
Ora... alla luce di ciò che è stato e che ancora sarà, parafrasando il titolo di una nota canzone, mi viene una gran voglia di urlare: NON CI AVETE FATTO NIENTE!!!
E se non aggiungo nomi è solo perché, obiettivamente, non saprei a chi attribuire la provenienza della patologia di Bowie.
La genetica non è matematica.
Se non ho dichiarato guerra a nessuno è solo perché risalire ai veri responsabili è pressoché impossibile.
Non voglio che questo post venga strumentalizzato o usato per polemiche inutili.
Anche se le cose dovevano andare diversamente i veri vincitori saremo noi!

 

La foto ci è stata donata da Sonia

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Stamattina mi sono svegliata sul divano che ormai da 16 giorni, cioè da quando Bowie è stato operato, è diventato il mio letto.
Durante la notte mio figlio, sentendo la mia mancanza, è sceso dalla sua cameretta ed è venuto ad accoccolarsi accanto a me, incastrandosi sotto il mio braccio sinistro.
Bowie dormiva alla mia destra, acciambellato sulla sua copertina e coperto sotto il mio piumino.
In uno spazio di poco più di un metro quadro battevano tre cuori.
Avrei voluto rimanere così a lungo, nel tepore dei nostri corpi uniti in un solo abbraccio, godere ancora della tenerezza dei miei cuccioli addormentati, ma fuori un nuovo giorno era già nato con le sue incombenze quotidiane: junior doveva andare a scuola e Bowie doveva prendere le medicine.
Mi sono alzata sciogliendomi delicatamente dall'intreccio e i due cuccioletti hanno riempito lo spazio che ho lasciato avvicinandosi di più tra di loro. Sono rimasta a guardarli rapita da tanta dolcezza mentre il mio cuore sorrideva.
Bowie ha aperto appena un occhio come a volermi dire "Ti ho vista sai?" Però è rimasto lì, appiccicato al suo bambino.

 

La foto ci è stata donata da Sonia

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Alla Preston Junior High School di Idaho, negli Stati Uniti d'America, un noto insegnante di scienze ha fatto mangiare un cucciolo di cane vivo ad una tartaruga azzannatrice.

Il fatto ha scatenato non poche polemiche, oltre alla creazione di petizioni pro e contro l'insegnante. I fatti si sono svolti durante una lezione di scienze, l'insegnante, secondo quanto riportato dall'East Idaho News, il 7 marzo scorso avrebbe gettato in una vasca, contenente una tartaruga azzannatrice, un cucciolo di cane malato e abbandonato dalla madre. La scena, a dir poco cruenta secondo i racconti dei presenti, ha suscitato notevoli polemiche sia tra gli abitanti della cittadina che del mondo intero. 

Per prima cosa, il Dipartimento dell'Agricoltura ha catturato la tartaruga che, in seguito, è stata soppressa, oltre ad avere richiesto alla popolazione di segnalare chiunque possieda questa specie di animale. Successivamente è stata condotta un'indagine nei confronti dell'insegnante, non accusato, ancora, di nessun crimine. Genitori e popolazione si dividono tra sostenitori ed oppositori dell'insegnante, i primi lo sostengono dichiarando che il cucciolo fosse malato e che molti dei ragazzi presenti alla lezione, vivendo nelle fattorie, conoscono il senso della vita e della morte. Di contro, il modo in cui l'insegnante avrebbe fatto uccidere il cucciolo di cane è stato a dir poco terribile, la Peta (People for the Ethical Treatment of Animals) afferma come per il cane sia stata una morte atroce, l'organizzazione si schiera contro l'insegnante che, sempre secondo la Peta, non dovrebbe stare a contatto con gli studenti.

 

La foto non si riferisce al fatto raccontato

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