Dicembre 03, 2024

L'Enci e l'Anagrafe canina del Lazio dal 18 settembre 2023 hanno dato il via al progetto pilota volto a rilasciare un miglior servizio di interfaccia tra i due enti. Il fine ultimo è quello di un allineamento semplificato e completo a livello nazionale tra gli enti come strumento necessario al contrasto dell'importazione illegale dei cuccioli, oltre a semplificare il lavoro degli allevatori.

Il sistema informatico ENCI acquisirà in automatico il numero di microchip dei cuccioli iscritti nell' Anagrafe canina del Lazio che confermerà ufficialmente la razza di appartenenza solamente dopo l'emissione del certificato genealogico dell'ENCI (pedigree), visto che, in virtù del d.lgs 529 del 1992, un cane può essere definito di razza solamente se questa qualità è attestata dal certificato emesso dall'ENCI. 

Il proprietario del cane potrà accedere al sistema informativo della Regione Lazio (SIP) per scaricare gratuitamente il nuovo certificato di iscrizione all'anagrafe canina riportante la razza di appartenenza e il codice di iscrizione al libro genealogico ENCI (ROI).

Per quanto riguarda l'iscrizione all'anagrafe canina del Lazio dei cani esteri, con pedigree emessi dal Kennel Club e riconosciuti dalla FCI, verrà riportata la razza di appartenenza presente sul pedigree. 

 

Inoltre, dal 1 settembre 2023 sono entrate in vigore le modifiche alle Norme tecniche del Libro genealogico del cane di razza (DM n. 116130 del 22.2.2.23) per cui:

  • non potranno essere iscritti nel Libro genealogico cani nati dall'accoppiamento tra genitori e figli, dall'accoppiamento tra fratelli pieni o mezzi fratelli, cani nati da fattrici di età inferiore ai 16 mesi;
  • nel caso di fattrici di 7 o più anni, o che abbia prodotto più di 5 cucciolate, si dovrà corredare la denuncia di monta con il certificato veterinario che attesti l'idoneità della fattrice alla gravidanza, al parto e allo svezzamento. 

 

 

Sia che si acquisti un cane o che lo si adotti da un canile, ci sono dei documenti che il nostro compagno di vita deve possedere. Prima di tutto il microchip e la conseguente iscrizione all'anagrafe canina, obbligatoria per legge; poi dobbiamo avere il pedigree, qualora si acquisti un cane da un allevamento, anche questo documento, che l'allevatore è obbligato a fornire al nuovo proprietario ed è compreso nel prezzo d'acquisto, è obbligatorio per legge. Il nostro cane deve possedere un libretto sanitario e, altro documento necessario qualora si voglia viaggiare con il cane, è il passaporto europeo.

Ecco le informazioni relative ad ogni tipologia di documento:

MICROCHIP DEL CANE ED ISCRIZIONE ALL'ANAGRAFE CANINA 

IL LIBRETTO SANITARIO E LE VACCINAZIONI OBBLIGATORIE

RICETTA ELETTRONICA VETERINARIA: COSA E'

PEDIGREE: COME OTTENERLO E COSTI

PASSAPORTO EUROPEO

Tra qualche giorno il mio BOWIE compirà un anno. Conoscete tutti più o meno la sua storia. È un cucciolo che nei suoi primi mesi di vita ha sofferto moltissimo. E noi con lui 
Adesso è un cane felice, pestifero, un testone incorreggibile con un bel caratterino che riempie di gioia le nostre vite.
Continuo a leggere di dobermann abbandonati, rinunce di proprietà anche di soggetti titolati.
E ogni volta è una pugnalata al cuore.
E vedo nuove cucciolate, leggo di cani mandati in riproduzione nonostante la genealogia non sia "pulita" o quantomeno molto dubbia.
Privati e non, con affisso e senza.
Adesso che ho in mano il pedigree di BOWIE, dopo la registrazione del passaggio di proprietà lo metterò in un cassetto.
E lì resterà per sempre. Perché BOWIE è geneticamente non adatto alla riproduzione.
Mi illudo che verrà un giorno in cui tutti, allevatori e non, faranno la stessa cosa.
Ma quel giorno è molto lontano, e forse non arriverà mai.

 

La foto di apertura ci è stata donata da Sonia.

Per leggere le altre puntate della serie "Vivere con un cucciolo di dobermann"clicca qui

Sembrerebbe, anzi è certo, che un numero molto consistente di pedigree non risulti intestato ai reali proprietari dei cani.
È successo anche a me.
Tutt'ora sul pedigree di Bowie compare un nome diverso dal mio.
Colpa mia direte voi! In parte è così.
Effettivamente dopo aver scoperto (cioè quasi subito) che il cucciolo che mi ero portata a casa aveva dei problemi, e anche seri, che se non curati tempestivamente avrebbero avuto ripercussioni sulla sua salute, ammetto, signori miei, che il suo pedigree (inteso come cartaceo) mi è completamente uscito di mente! Adesso ovviamente ho interpellato chi di dovere e sicuramente (spero!) che a breve il disguido sarà risolto.


Questo mi ha portata a scoprire che capita, più spesso di quel che immaginavo, che molte persone che acquistano un cucciolo (anche da allevamenti rinomati) si ritrovano costrette a penare non poco per vedersi finalmente recapitare il famigerato pedigree!
Capisco che a volte questo sia frutto di "accordi" tra chi vende e chi compra, altre volte invece sono gli stessi allevatori che "dimenticano" di spedire la documentazione saltando dei passaggi obbligatori... In giro c'è davvero tantissima confusione al riguardo!

Capisco che chi acquista un cucciolo debba farlo consapevolmente e pretendere ciò che è suo di diritto, ma anche e soprattutto chi un cucciolo lo cede è tenuto per legge a rispettare le vigenti normative di compravendita per tutelare entrambe le parti!
Sto vaneggiando secondo voi?

Per leggere le altre puntate della serie "Vivere con un cucciolo di dobermann", clicca qui

Fonte foto:Google

© 2018 IlTuoCane.it - Tutti i Diritti Riservati