Aprile 28, 2024

Oggi la nostra Sonia ci ha scritto due righe sulla prima volta di Bowie dal veterinario, ecco come è andata!

 

Primo step: visita accurata dei nostri veterinari al cucciolo. Bowie è stato molto paziente ed ha manifestato un' alta tolleranza alle manipolazioni, ha solo cercato di addentare un paio di volte lo stetoscopio... ma è il minimo dopo che è stato rivoltato come un calzino per oltre mezz'ora!

 

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La foto ci è stata donata da Sonia

Domenica 21 gennaio nella città di Boscawen, negli Stati Uniti, un uomo per sfuggire all'arresto ha ben pensato di mordere alla testa il cane poliziotto che lo aveva raggiunto ed "arrestato".

Vada, questo il nome del cane, aveva stanato il malvivente, nascosto sotto una pila di panni all'interno di un'abitazione nel New Hampshire, quando si è vista sferrare un morso sulla testa da parte dell'uomo che aveva sperato di scampare all'arresto. Sono intervenuti subito gli agenti che hanno tratto in salvo il cane, uscito quasi illeso, e portato in carcere il morsicatore di cani.

L'uomo è accusato di resistenza all'arresto e aggressione.

Fonte foto: account Instagram New Hampshire Canine Troopers

Il Museum of Fine Arts di Boston ha deciso di ampliare il numero dei propri dipendenti assumendo Riley, un Weimaraner di circa tre mesi.

Il cagnolino verrà impiegato, dopo un percorso di addestramento impartitogli dalla padrona, Nicki Luongo, responsabile dei servizi di sicurezza del museo, per stanare tarme e parassiti pericolosi per le opere d'arte. L'idea dell'addestratrice è quella di riuscire a far segnalare a Riley l'opera con presenza di parassiti, invisibili all'occhio umano, così da poter poi ispezionarla e prendere provvedimenti.

Il progetto del Mfa è unico, la tutela delle opere d'arte non era mai stata affidata ad un cane (vero e proprio), ma i nostri amici a quattro zampe non è la prima volta che vengono inseriti in progetti riguardanti le opere d'arte, sono molti i cani utilizzati per scovare quadri e libri rubati, questo per cercare di frenare il mercato del contrabbando d'arte.

Il lavoro di Riley sarà svolto durante gli orari di chiusura del museo, all'interno del quale sono custodite circa 450 mila opere, che lo posizionano come quinto museo degli Stati Uniti per numero di opere.

Ecco il video di presentazione di Riley

 

Fonte foto: profilo instagram Mfaboston

 

L'agnello che crede di essere un cane si chiama Pet, è un agnellino nato con dei problemi alle zampe posteriori e per questo motivo adottato da Mairi Mackenzie, la proprietaria di un B&B di Ullapool, una cittadina del Regno Unito sotto l'amministrazione scozzese. La donna decise di tenere Pet in casa insieme ai suoi cani, dei Border Collie. Da subito Pet è stato inserito nella gruppo canino come fosse uno di loro al punto che oggi, a dieci mesi di vita, l'agnello anzichè pascolare come tutti gli animali della propria specie, mangia nelle ciotole dei cani, dorme nelle loro cucce e scondinzola come loro.

Nel video si può vedere Pet giocare con i cani e muoversi come loro, ci manca solo che inizi a controllare il gregge insieme ai suoi "fratelli" cani.

Il Dobermann bianco non è mai stato menzionato negli standard, nè europeo (FCI), nè americano (AKC), il primo esemplare fece la sua comparsa negli Stati Uniti il 10 novembre del 1976, si chiamava Padula's Queen Shebah, ed era figlia di due soggetti con colorazione normale (Rasputin VI e Dynamo Humm).

Padula's Queen Shebah venne registrata dall'AKC (American Kennel Club) e venne creata una lista a parte per tenere traccia dei futuri dobermann bianchi, la z-list, tutti i dobermann bianchi presenti negli USA sono suoi discendenti.

Padula's Queen Shebah primo dobermann bianco

In foto: Padula's Queen Shebah

DOBERMANN BIANCO: PROBLEMI DI SALUTE

Il dobermann bianco non deve essere confuso con l'albino (l'albinismo è una anomalia congenita che consiste nella deficienza di pigmentazione, totale o parziale, di pigmentazione melaninica nella pelle, nell'iride e nei peli), anche se è considerato un albino parziale, i suoi occhi sono azzurri ed il mantello è di un colore crema chiaro con macchie marroncine.

Il dobermann bianco, o parzialmente albino, soffre di fotofobia, cioè non tollera la luce del sole che lo porta ad avere problemi alla vista, come congiuntivite cronica. La sua pelle è molto delicata, occorre stare attenti che non resti esposto alla luce solare per troppo tempo e, comunque, non senza protezione per evitare problemi di dermatiti da eritema solare.

Carattere del dobermann bianco

Il dobermann bianco ha un carattere particolarmente timido, per questa e le altre caratteristiche è stato escluso dallo standard, poichè non in linea con il carattere e le caratteristiche di un dobermann nero focato o marrone focato. Il dobermann bianco è stato escluso anche dallo standard americano, nel quale sono inseriti l'isabella ed il blu, lo standard dell'AKC venne modificato nel 1982.

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MASKING FACTOR

Il colore bianco è dato da un particolare gene, con locus diverso dagli altri, che opera indipendentemente dai geni precedenti, detto masking factor che per manifestarsi deve essere omozigote ipsoiva.

Se indichiamo con W il no masking factor e con w il masking factor, vedremo come cani con geni ww saranno bianchi o crema, altrimenti il colore sarà normalmente determinato; cani con la coppia Ww saranno bianchi recessivi, e cioè porteranno il masking factor alla progenie; cani con la coppia WW sono la maggioranza e sono di colorazione diversa dal bianco. 

Sono stati documentati accoppiamenti tra il dobermann bianco e le altre colorazioni (nero focato, marrone focato, blu ed isabella) ne è risultato che il gene dominante è fornito dal cane bianco, ma che non nascono necessariamente cani bianchi, per esempio, nella cucciolata tra dobermann bianco ed isabella sono nati cuccioli nero focati.

Nelle esposizioni il bianco non è gradito, avere un cane con macchie bianche o pelo chiaro può portare alla squalifica, eliminando il soggetto dalla riproduzione.

ALLEVAMENTO DOBERMANN BIANCO

Abbiamo affermato che il dobermann bianco nasce per una anomalia genetica, quindi non può essere riprodotto in quanto portatore di malattie genetiche, oltre al fatto che non rientra nello standard FCI (Fédération cynologique internationale).

Dal momento che il dobermann bianco è un difetto genetico, qualora in un allevamento dovesse nascere un cucciolo con questa colorazione, l'allevatore NON può VENDERLO (tanto meno a prezzi esorbitanti), nel caso in cui non volesse tenerlo, dovrà REGALARLO e sterilizzarlo per evitare future cucciolate con quell'esemplare.

 

Fonte foto principale: www.dobermannlecce.it

 

 

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