Maggio 04, 2025

Il Cane da Orso della Carelia è un cane da caccia facente parte del Gruppo 5 Cani di tipo Spitz e di tipo primitivo, sezione 2 (cani nordici da caccia con prova di lavoro solo per i paesi nordici), il suo standard è riconosciuto dalla FCI con N. 48 del 18/04/2007.

STORIA DEL CANE DA ORSO DELLA CARELIA

Secondo le conoscenze tramandate di generazione in generazione, il Cane da Orso della Carelia arrivò dagli Urali insieme alla migrazione delle popolazioni Komi (così chiamati anche i cani antenati dell'attuale Cane da Orso della Carelia), Zyrian e Olones intorno al 900 d.C.. Queste popolazioni iniziarono a commerciare con quelle presenti vicino il lago Ladoga, principalmente con i Kareliani (da qui il nome).

Questo cane era utilizzato per tutti i tipi di caccia, dalla selvaggina agli orsi, passando per linci, alci, cervi e uccelli acquatici.

La razza si diffuse molto in Finlandia e proprio lì, nel 1936, fu avviato l'allevamento con lo scopo di creare un cane robusto in grado di cacciare la grossa selvaggina abbaiando e bloccando la preda in attesa dell'arrivo del suo conduttore. Questa razza predilige la caccia in branco, possiede una vista molto acuta, un olfatto finissimo ed un udito molto sensibile al punto che può avvertire la preda anche da grandi distanze

Il primo standard fu redatto nel 1945 e l'anno dopo iniziarono ad essere registrati i primi cani. In Finlandia questa razza viene chiamata Karjalankarhukoira ed è considerata un tesoro nazionale.

Rischio estinzione del Cane da Orso della Carelia

Durante la seconda Guerra Mondiale la razza rischiò l'estinzione con la distruzione quasi completa della popolazione canina, furono salvati sessanta esemplari che diedero vita alla rinascita del Cane da Orso della Carelia. 

Nel 1951 ci fu un'incremento delle nascite, si superarono i cento cuccioli registrati, circa dieci anni dopo si arrivò a 1021 cuccioli registrati, ma successivamente il numero delle nascite calò drasticamente, si consideri che nell'ultimo decennio sono stati registrati dai 700 ai 1000 cuccioli l'anno.

Il Cane da Orso della Carelia ai giorni nostri 

Oggi il Cane da Orso della Carelia ha trovato un impiego singolare: difendere gli orsi.

In Russia gli orsi hanno iniziato ad avvicinarsi ai centri abitati creando problemi alla popolazione, il governo federale non vuole rilasciare le licenze per cacciarli, la stessa cosa accade nel Nord America, dove sono gli orsi neri a creare scompiglio tra la popolazione. La soluzione è stata trovata dalla biologa Currie Hunt, da sempre impegnata nella ricerca di metodi non letali per prevenire il conflitto con gli orsi. La Hunt ha fondato, nel 1996, il Wind River Bear Institute, in Montana, per addestrare i cani "da pastori di orsi", cani che abbaiando spaventano gli orsi che si avvicinano troppo ai centri abitati, condizionandoli a starne alla larga. Questo, secondo la Hunt, accade perchè gli orsi in natura hanno paura dei cani, visto che i coyote possono rubare i loro cuccioli. 

Da allora Stati Uniti, Canada, Giappone e Russia hanno iniziato ad utilizzare il Cane da Orso della Carelia per tenere lontani gli orsi senza doverli uccidere, i cani abbaiano a inseguono l'orso, arrivando a pizzicarlo alle calcagna, l'orso, che è un animale estremamente intelligente, impara che in quel posto non deve tornare. Alcuni studi hanno dimostrato proprio il non ritorno degli orsi dalle zone da cui erano stati cacciati dai cani. 

I Cani da Orso della Carelia lavorano insieme agli addestratori, incaricati per la tutela dei territori e della fauna in molti parchi del mondo come Yosemite e Banff.

Il Cane da Orso della Carelia (Karelian Bear Dog)  impiegato nel cacciare gli orsi

Cane da Orso della Carelia: non sempre la scelta migliore 

Non tutti i territori sono adeguati al lavoro di questi cani, nei centri abitati il loro utilizzo si è rivelato controproducente poichè far inseguire gli orsi tra le strade trafficate, i parcheggi, i centri commerciali ed i quartieri metteva a rischio la vita dei cani, degli orsi e delle persone che, loro malgrado, si trovavano di fronte questi animali all'improvviso. 

CARATTERE DEL CANE DA ORSO DELLA CARELIA

E' un cane NON adatto a tutte le famiglie, poiché ha bisogno di molta socializzazione, molto lavoro. Questa razza si consiglia a chi ha già avuto esperienza, a cinofili esperti che sanno come gestire un cane con un'energia inesauribile e con grande voglia di lavorare, un cane che può mettere alla prova anche la persona più competente. 

Il Cane da Orso della Carelia è un cane riservato, equilibrato, coraggioso e tenace. Ha un istinto alla lotta molto sviluppato visto l'impiego per cui è stato selezionato. 

Sono cani energici, atletici e tenaci, hanno bisogno di lavorare con il fiuto (su piste anche molto lunghe), di essere impegnati mentalmente, non soltanto facendo il lavoro per cui sono stati selezionati, ma anche con giochi mirati. Devono essere addestrati con coerenza e pazienza, rispondono al rinforzo positivo, sia esso cibo o gioco.

Occorre dargli modo di svolgere un lavoro essenziale, fare esercizio quotidiano è indispensabile altrimenti può diventare distruttivo. Il Cane da Orso della Carelia può essere impiegato anche come cane da pastore e da guardia, ma solamente se ben addestrato. 

E' un cane tenacie, fino a quando non reputerà concluso il lavoro che gli è stato affidato, non si fermerà. E' agile, rapido e combattivo

Questa razza non si dimostra aggressiva con le persone, anche se è molto sospettoso e diffidente, ma può diventare aggressivo con i suoi simili, che in generale non tollera, soprattutto se dello stesso sesso.

Il Cane da Orso della Carelia è considerato un cane socievole e adatto alla compagnia con l'uomo, è molto sensibile ed intelligente, si affeziona con il tempo, sviluppando con il padrone un rapporto sinergico. E' poco adatto agli spazi ridotti. 

Cane da Orso della Carelia (Karelian Bear Dog) mentre tiene a bada un orso

ASPETTO GENERALE DEL CANE DA ORSO DELLA CARELIA

E' un cane di taglia media, ma robusto, le sue orecchie sono portate dritte. Quattro sono le proporzioni che occorre rispettare per avere un cane che rispecchi lo standard: 

  • la lunghezza del corpo deve essere solo leggermente superiore all'altezza al garrese
  • il torace deve essere profondo circa la metà dell'altezza al garrese
  • la proporzione tra cranio e muso deve essere circa 2:3
  • la lunghezza del cranio deve eessere all'incirca uguale alla sua ampiezza e alla profondità

Mantello del Cane da Orso della Carelia

Il pelo esterno è liscio e ritto, sul collo, sul dorso e nella parte posteriore delle cosce il pelo deve essere più lungo rispetto alle altre parti del corpo. Il sottopelo è fitto e soffice. Non ha bisogno di cure particolari, ma una spazzolatura periodica è necessaria.

Il colore del mantello è nero, ma possono esserci soggetti con sfumature brunastre. Molti cani presentano delle macchie definite su testa, collo, petto, ventre e arti di colore bianco. 

 

Nel video potrete vedere l'addestramento dei Cani da Orso della Carelia ed ascoltare le parole della biologa Carrie Hunt che ha iniziato ad utilizzare questa razza per difendere gli orsi.

 

STANDARD DEL CANE DA ORSO DELLA CARELIA

FCI Standard N° 48 / 18.04.2007

CANE DA ORSO DELLA KARELIA ( Karjalankarhukoira)

ORIGINE: Finlandia

DATA DI PUBBLICAZIONE DELLO STANDARD ORIGINALE VIGENTE: 12.03.1999

UTILIZZAZIONE: Impiegato soprattutto per la caccia all’alce e all’orso, blocca e tiene a bada la preda. È un cacciatore appassionato che è molto indipendente, ma che collabora attivamente alla caccia poiché indica la presenza del selvatico abbaiando. Ha sensi molto sviluppati, specialmente quello dell’odorato, il che permette di utilizzarlo nella caccia alla grossa selvaggina. Ottimo il suo senso di orientamento.

CLASSIFICAZIONE F.C.I. Gruppo 5 Cani di tipo Spitz e di tipo primitivo Sezione 2 Cani nordici da caccia Con prova di lavoro solo per i Paesi nordici (Svezia, Norvegia e Finlandia)

ASPETTO GENERALE: Di media taglia, forte, di conformazione robusta, solo leggermente più lungo che alto. Il suo pelo è fitto e gli orecchi diritti. PROPORZIONI IMPORTANTI: • la lunghezza del corpo è solo leggermente superiore dell’altezza al garrese. • la profondità del torace è circa la metà dell’altezza al garrese. • la proporzione fra muso e cranio è circa 2 : 3 • la lunghezza del cranio è all’incirca uguale alla sua ampiezza e profondità

COMPORTAMENTO-CARATTERE: Equilibrato, un po’ riservato, coraggioso e tenace. Molto sicuro di sé, può essere aggressivo verso gli altri cani, ma mai verso gli esseri umani. Ha molto sviluppato l’istinto della lotta.

TESTA: vista dal davanti ha forma triangolare

REGIONE DEL CRANIO Cranio largo; visto dal davanti e di lato è leggermente convesso. Più ampio fra gli orecchi. La sutura metopica è appena visibile. Le arcate sopraccigliari sono solo leggermente sviluppate. Stop non molto pronunciato, piuttosto lungo, forma un arco progressivo verso il cranio.

REGIONE DEL MUSO Tartufo largo, di color nero Muso profondo, si assottiglia solo leggermente verso il tartufo. La canna nasale è diritta. Labbra piuttosto sottili e ben aderenti Mascelle/Denti Le mascelle sono molto forti. I denti sono ben sviluppati e simmetrici; dentatura normale. Stretta chiusura a forbice Guance le arcate zigomatiche sono forti Occhi piuttosto piccoli, leggermente ovali. Marroni di diversa tonalità, mai gialli. L’espressione è sveglia e fiera Orecchi eretti, inseriti piuttosto alti, di media misura, con le punte leggermente arrotondate

COLLO muscoloso; di media lunghezza, arcuato e ricoperto di pelo spesso. Senza giogaia

CORPO Garrese nettamente definito, specialmente nei maschi; meno marcato nelle femmine Dorso diritto e muscoloso Rene corto e muscoloso Groppa ampia, forte, e leggermente obliqua Torace spazioso, non molto ampio, piuttosto profondo, che scende approssimativamente fino al gomito. Le costole sono leggermente arcuate. Il petto è nettamente visibile anche se non molto largo Linea inferiore leggermente rilevata

CODA inserita alta, di media lunghezza, ricurva ad arco sopra il dorso, con la punta che tocca il corpo su di un lato o sul dorso. E’ permessa una coda corta naturale

ARTI ANTERIORI In generale forti con ossatura solida. Visti dal davanti sono diritti e paralleli. Il braccio e la scapola sono di uguale lunghezza, l’avambraccio è leggermente più lungo. Spalla relativamente obliqua, muscolosa Braccio leggermente obliquo e forte Gomiti diretti all’indietro, posti sulla linea verticale tirata dal punto più alto della scapola. Avambraccio forte e verticale Metacarpo di media lunghezza, leggermente obliquo Piedi anter. con dita chiuse, ben arcuate, arrotondati e diretti diritti verso l’avanti. Cuscinetti elastici; i lati coperti di fitto pelo

POSTERIORI In generale Forti e muscolosi, visti da dietro sono diritti e paralleli. La linea anteriore dell’arto posteriore è armoniosamente arcuata Coscia ampia e lunga con buona muscolatura Ginocchio diretto in avanti, è moderatamente angolato Gamba lunga e muscolosa Garretto basso; angolazione nettamente marcata Metatarso corto, forte e verticale Piedi poster. compatti, leggermente più lunghi e meno arcuati di quelli anteriori. Cuscinetti elastici; i lati coperti di fitto pelo

ANDATURA leggera e facile, con lunghe falcate. Cambia facilmente dal trotto al galoppo, che è la sua andatura più naturale. Gli arti si muovono parallelamente

PELLE tesa su tutto il corpo, senza pieghe

MANTELLO PELO pelo esterno liscio e ritto. Sul collo, dorso e parte posteriore delle cosce è più lungo che in qualsiasi altra parte. Il sottopelo è soffice e fitto.

COLORE nero, può essere sbiadito o d’una sfumatura brunastra. La maggior parte dei soggetti hanno macchie nettamente definite sulla testa, collo, petto, ventre e arti

TAGLIA E PESO Altezza al garrese misura ideale per i maschi 57 cm, femmine 52 cm con una tolleranza di ± 3 cm. Peso Maschi 25 – 28 Kg Femmine 17 – 20 Kg

DIFETTI: qualsiasi deviazione da quanto sopra dovrebbe essere considerato difetto, e la severità con cui va penalizzato deve essere proporzionata alla sua gravità • Ossatura leggera • Cranio stretto • Fronte molto bombata • Muso appuntito • Occhi gialli 3 • Orecchi molli o da pipistrello • Presenza di giogaia • Torace troppo disceso o a botte • Coda diritta o insufficientemente ricurva • Spalle diritte • Garretti diritti, piedi piatti • Speroni sugli arti posteriori • Pelo ondulato • Colore bianco predominante con macchie nere o presenza parziale di pelo detto “di lupo”

DIFETTI ELIMINATORI • Soggetto aggressivo o pauroso • Enognatismo – Prognatismo • Occhio gazzuolo • Orecchi pendenti o con punte che ricadono (semi-erette) • Colori diversi da quelli ammessi dallo standard Qualsiasi cane che presenti, in modo evidente, delle anomalie d’ordine fisico o comportamentale, sarà squalificato.

N.B. I maschi devono avere due testicoli apparentemente normali completamente discesi nello scroto.

Il Terrier Giapponese (anche detto Nihon Teria) è una razza canina facente parte del Gruppo 3 Terrier, sezione 2 Terrier di piccola taglia (gamba corta), senza prova di lavoro, il cui standard è riconosciuto dalla FCI (Fédération Cynologique Internationale) con numero 259 / 20.01.1998.  Il terrier giapponese è un cane poco conosciuto e raro anche nella sua terra d'origine, il Giappone.

STORIA DEL TERRIER GIAPPONESE - Come moltissime altre razze, anche l'origine del terrier giapponese è incerta, l'ipotesi più accreditata vede la razza nata da un incrocio tra i cani giapponesi autoctoni e i cani che i marinai britannici ed olandesi portarono in Giappone durante le conquiste. Il terrier giapponese è probabilmente incrociato con una combinazione tra i cani da ferma, quali Fox Terrier e i Pinscher tedeschi (dai quali hanno preso il muso appuntito).

Questi cani erano apprezzati sia come cani da caccia ai nocivi, sia come cani da compagnia, furono infatti rinominati "cani da grembo" poiché amavano, e amano tuttora, accoccolarsi sul grembo del proprietario. 

Questa razza si sviluppò particolarmente vicino ai porti di Kobe, Nagasaki e Yokohama durante il 1600, solamente nel 1920 il Kennel Club del Giappone riconobbe questa razza e verso il 1930 venne definitivamente fissato il tipo. 

Dopo la Seconda Guerra Mondiale la popolazione di terrier giapponesi diminuì drasticamente.

CARATTERE DEL TERRIER GIAPPONESE - Secondo quanto descritto nello standard della FCI, il terrier giapponese ha un carattere vivace ed allegro, molto attivo e di facile addestramento, soprattutto se si praticano sport molto attivi, come l'agility o il disc dog. Occorre avere un approccio calmo e composto durante l'addestramento, questo tipo di cane è fiducioso, coerente e fermo durante il lavoro, non risponde bene ai trattamenti aggressivi o troppo impositivi. Il terrier giapponese non ha prove di lavoro, ma è adatto alla prova in tana o sopraterra, nel caso qualcuno voglia cimentarsi in uno sport diverso da quelli citati poco fa.

Cane molto intelligente ed affettuoso, nonostante la piccola taglia è un ottimo cane da guardia, poichè è sempre pronto a segnalare, abbaiando insistentemente, la presenza di un estraneo che si avvicina alla proprietà. Il terrier giapponese è un cane diffidente nei confronti degli estranei, ma mai aggressivo, va d'accordo con i bambini, ma purchè questi siano abbastanza grandi da sapere come rapportarsi con lui e sappiano rispettare l'animale. Con gli altri animali va d'accordo se allevati insieme fin da piccoli, potrebbe non andare d'accordo con animali piccoli quali conigli o cavie, poichè potrebbe inseguirli istintivamente. 

Gli esemplari di questa razza sono molto devoti al proprietario, spesso si affezionano morbosamente ad un componente del nucleo famigliare. Sono animali sensibili e delicati, un ambiente stressante potrebbe influire negativamente sul soggetto.

MANTELLO DEL TERRIER GIAPPONESE - Il terrier giapponese ha il pelo molto corto, circa 2 mm di lunghezza, sottile, liscio e setoso, di facile manutenzione. Il mantello del corpo è di colore bianco con chiazze nere o fuoco, la testa sempre nera o marrone, con chiazze.

STANDARD DEL TERRIER GIAPPONESE - Questo cane ha un corpo robusto, nonostante la sua piccola taglia (circa 30-33 cm al garrese), la coda è sottile, le orecchie sono piegate, ma diventano erette in situazioni di allerta. Gli occhi del terrier giapponese sono sempre scuri, di medie dimensioni e ovali. Il rapporto tra l'altezza al garrese e la lunghezza del corpo è 1:1, così come il muso ed il cranio (hanno stessa lunghezza).

Non soffre di particolari malattie genetiche, ma potrebbe riportare la lussazione della rotula, per questo occorre fare molta attenzione alle articolazioni durante la crescita, vista la loro voglia di saltare e correre.

L'aspettativa di vita di un terrier giapponese p di circa 14 anni. 

 

   

 

FCI Standard N° 259 / 20.01.1998

TERRIER GIAPPONESE ORIGINE: Giappone

DATA DI PUBBLICAZIONE DELLO STANDARD ORIGINALE VIGENTE: 05.06.1995

UTILIZZAZIONE: Cane da compagnia

CLASSIFICAZIONE F.C.I.: Gruppo 3 Terrier Sezione 2 Terrier di piccola taglia (gamba corta) Senza prova di lavoro

ASPETTO GENERALE: Cane di piccola taglia, d’aspetto brillante con un profilo nettamente disegnato e compatto. Il pelo è molto corto, di circa 2 mm di lunghezza

PROPORZIONI IMPORTANTI: • Altezza al garrese/ lunghezza del corpo = 1 : 1 • Muso e cranio hanno la stessa lunghezza

COMPORTAMENTO – CARATTERE Il Terrier Giapponese è un cane svelto, di temperamento vivace

TESTA REGIONE DEL CRANIO: Cranio piatto e moderatamente stretto Stop non troppo marcato

REGIONE DEL MUSO: Tartufo nero con una canna nasale diritta Labbra sottili e aderenti Denti forti e bianchi, con chiusura a forbice Guance asciutte, e non rigonfie Occhi moderatamente grandi, di forma ovale e di colore scuro Orecchi attaccati alti, moderatamente piccoli, sottili, a forma di V e ricadenti verso l’avanti; ma possono essere portati piegati e sorpassare lateralmente il bordo del cranio 

COLLO moderatamente lungo, forte, diventa più consistente verso le spalle. Esente da giogaia

CORPO Garrese ben rilevato. Dorso corto e fermo. Rene e groppa leggermente arcuati e potenti. Torace ben disceso, senza che il petto sia troppo largo. Costole ben cerchiate Ventre ben retratto

CODA moderatamente fine; tagliata alla terza o quarta vertebra

ARTI ANTERIORI Spalle gentilmente inclinate. Avambraccio diritto, con l’ossatura non troppo pesante

POSTERIORI Coscia lunga. Ginocchio moderatamente angolato Garretto moderatamente angolato Metatarso verticale

PIEDI con dita ben chiuse, cuscinetti elastici. Unghie dure e preferibilmente scure

ANDATURA leggera ed agile

MANTELLO PELO corto, liscio, denso e brillante

COLORE tricolore con testa nera, fuoco e bianco; il bianco del corpo può presentare macchie nere, chiazze nere o fuoco

TAGLIA Altezza per maschi e femmine: circa 30 -33 cm

DIFETTI Qualsiasi deviazione dai punti di cui sopra dovrebbe essere considerata difetto, e la severità con cui va considerata deve essere in proporzione alla sua gravità, e ai suoi effetti sulla salute e sul benessere del cane. • Leggero enognatismo o prognatismo • Cane bicolore

DIFETTI ELIMINATORI • Pelo lungo • Enognatismo o prognatismo molto grave. Ogni cane che presenti chiaramente anomalie fisiche o comportamentali, sarà squalificato.

N.B. I maschi devono avere due testicoli apparentemente normali completamente discesi nello scroto.

 

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Il Kelpie o cane da pastore australiano fa parte delle razze appartenenti al Gruppo 1 dei Cani da Pastori e Bovari (tranne i bovari svizzeri), con standard riconosciuto dalla FCI numero 293 dell'11 settembre 1989 (aggiornato al 21 aprile 1997), la sua origine è, appunto, australiana.

Questa particolare razza è famosa per essere considerata una tra le più longeve al mondo, i suoi esemplari possono arrivare a vivere anche trenta anni.

ORIGINI DEL KELPIE - 

Come per molte razze, anche l'origine del Kelpie accende molti dibattiti, l'ultimo in ordine cronologico è stato avviato dopo l'uscita del libro di Bill Robertson, "Origins of the Australian Kelpie", scritto dopo un decennio di studi e lavoro. 

Lo scrittore, ex giocatore di rugby, spiega che ci sono almeno 26 differenti versioni sulla nascita della razza, ma la più diffusa è quella che fa risalire il Kelpie ad un accoppiamento tra un dingo ed un Collie. Questa teoria è stata avvalorata dagli esami del DNA che Robertson ha fatto svolgere, a sue spese, su alcune linee di sangue. Le analisi hanno dimostrato che i marcatori genetici di dingo sono presenti tra il 3% ed il 4%, ma non si può risalire a quando questi geni sono stati immessi nella razza. Robertson ipotizza che l'immissione dei geni sia iniziata alla fine dell'800, mentre Tony Parsons, un'autorità in materia, ritiene che sia successo decenni dopo. L'unica cosa certa è che c'è sangue dingo nei Kelpie.

In ogni caso, la storia più accreditata comincia in Scozia nel 1870 e narra di un allevatore di pecore di Geralda Station (Forbes), certo William Allen, che importò dalla Scozia due cani nero focati (Brutus e Kenny), con orecchie dritte e pelo corto. Questi cani erano conosciuti con il nome di Fox Collies poichè, leggenda narra, che almeno un cucciolo di ogni cucciolata fosse rosso come la volpe (in realtà i Fox Collies erano imparentati con i Border Collie). I due cani furono portati in Australia e diedero vita ad una cucciolata.

Nello stesso periodo anche un altro allevatore di pecore, Mr. Gleeson, adottò una cagnolina nero focata, molto simile a Brutus e Jenny, di nome Kelpie. Questa cagnolina fu fatta accoppiare con un figlio di Brutus e Jenny, Caesar, anche lui nero focato, mentre il cucciolo rosso della cucciolata fu rubato e, si pensa, sia diventato il progenitore di tutti i Kelpie rossi d'Australia.

Una delle figlie di Kelpie, chiamata Kelpie II, vista l'enorme somiglianza con la madre, fu acquistata dal manager di un ranch, Mr. W. King che la fece partecipare al primo ufficiale Sheepdog Trial in Australia (intorno al 1870-1875), la cagnolina vinse e i suoi cuccioli, conosciuti come Kelpie's Pups, furono molto richiesti. Kelpie diventò così il nome della razza che in celtico vuol dire spirito acquatico, nome che si adatta bene alla tipologia di cane, agile e veloce.

Un'altra linea di sangue Kelpie si sviluppò da una delle figlie di Kelpie II, Sally, che fu fatta accoppiare con un pronipote di Brutus e Jenny, Moss. Uno dei cuccioli, Barb (dal nome di uno dei cavalli da corsa più in voga all'epoca), tutto nero, fu acquistato da un fattore, certo Davis, il suo temperamento e la bravura nel suo lavoro, la sua personalità e la velocità ne fecero un ottimo stallone, i suoi cuccioli (Barb's Pups) diedero il nome a tutti i Kelpie neri che, ancora oggi, vengono chiamati semplicemente Barbs.

I Kelpie furono mostrati in pubblico, per la prima volta, nel 1908, al Royal Show di Melbourne, Barbs e Kelpie marroni esposti insieme. In Australia esistono due registri per i Kelpie: il registro Working Kelpie per i soggetti adatti al lavoro con gli ovini; il registro Show Kelpie dedicato ai cani da bellezza, adatti a praticare tutti gli sport, ma non adatti al lavoro di cane da pastore.

Molti studiosi sono convinti che senza il Kelpie, le greggi di pecore (principalmente Merino) non avrebbero mai potuto abitare in vasti tratti dell'entroterra australiano e la prosperità che ebbe la nazione, grazie alla vendita della lana Merino, non si sarebbe mai potuta verificare senza il loro aiuto.

STANDARD DEL KELPIE - 

Il primo standard fu steso nel 1903 da Robert Kaleski, lo standard è stato revisionato nell'aprile del 1997. La selezione di questi cani fu da sempre mirata ad ottenere esemplari che fossero eccellenti cani da pastore, ma che riuscissero a lavorare anche con condizioni ambientali difficili.

Le principali qualità richieste al Kelpie sono l'abilità della gestione del gregge su lunghe distane e con temperature torride, e la capacità di sapere applicare la giusta pressione al gregge (quando è il caso di allentare la sorveglianza e quando occorre aumentare pressione) in maniera istintiva. Si dice che il cane ha "buon occhio" se è in grado di stabilizzare il suo approccio e osservare attentamente le mosse del gregge, un cane con "occhio flessibile" è capace di tenere sotto controllo molte pecore. 

Kaleski descrive il Kelpie come un cane che preferisce lavorare anziché mangiare, cosa che rispecchia appieno lo spirito della razza.

Morfologicamente sono richiesti occhi a mandorla, il colore in armonia con il mantello, orecchie erette. Deve presentare una forte muscolatura e grande agilità, per poter svolgere un lavoro instancabile. Deve essere privo di qualsiasi accenno di gracilità.

Non soffre di particolari malattie genetiche.

MANTELLO DEL KELPIE - 

Il mantello del Kelpie è un doppio pelo, il sottopelo è denso e corto, mentre il pelo esterno è fitto, duro, ogni pelo dritto e appiattito, così da essere impermeabile. Il pelo deve essere più lungo sotto il corpo, dietro le zampe, sul collo (dove forma un collare), mentre deve essere più corto sulla testa e sul davanti degli arti e dei piedi. La lunghezza media del pelo sul corpo deve essere di 2-3 cm, pelo troppo lungo o troppo corto è considerato difetto rispetto allo standard vigente. La coda deve essere fornita di una buona spazzola. 

Il Kelpie non necessita di particolari cure, ma occorre stare attenti ai parassiti, quindi spazzolarlo di frequente lo aiuta a essere pulito e ordinato.

I colori del mantello ammessi dallo standard sono: nero, nero e fuoco, rosso, rosso e fuoco, fulvo, cioccolato e blu cenere.

CARATTERE DEL KELPIE - 

Il Kelpie non è un cane adatto a tutti, si consiglia ad esperti cinofili e sportivi in grado di concedergli una vita adatta a soddisfare la sua energia, indipendenza ed intelligenza, caratteristiche che sono l'essenza della razza. 

E' un cane forte, in grado di lavorare per molto tempo e su grandi distanze, anche con condizioni climatiche avverse. 

Il Kelpie non è di facile gestione, sicuramente non è adatto alla vita in famiglia. E' un cane molto intelligente, ma questa dote, combinata con la forte indipendenza e la passione per il lavoro, lo rendono inadatto alla maggior parte delle persone che non possono garantirgli il giusto sfogo. Senza stimoli, mentali e fisici, mostra comportamenti distruttivi e segni di iperattività. Per questo motivo è adatto a chi desidera fare sport con il proprio cane, sia che si lavori con il bestiame (miglior lavoro per questo cane), sia che si pratichi agility o si abbia modo di fargli fare lunghe corse nella natura (non meno di un'ora al giorno ed in posti sempre diversi).

Indispensabili l'educazione e la socializzazione. Sono maestri di fuga e instancabili inseguitori, il loro istinto di raggruppare il gregge li porta ad aggirare, colpire e anche pizzicare persone, animali o cose che non si rendono collaborativi. 

E' un cane a cui bisogna dedicare moltissimo del proprio tempo, chi deciderà di condividere la propria vita con un Kelpie lo deve mettere in preventivo. 

     

FCI Standard N° 293/ 21.04.1997

CANE DA PASTORE AUSTRALIANO ORIGINE: Australia

DATA DI PUBBLICAZIONE DELLO STANDARD ORIGINALE VIGENTE: 11.09.1989

UTILIZZAZIONE: Cane da pastore

CLASSIFICAZIONE F.C.I.: Gruppo 1 Cani da pastore e bovari ( esclusi i Bovari svizzeri) Sezione 1 Cani da pastore Con prova di lavoro

ASPETTO GENERALE Deve essere quello di un cane di grande qualità, vivace e attivo, che presenti una forte muscolatura combinata con grande agilità, che esprima la possibilità di svolgere un lavoro instancabile. Deve essere privo di qualsiasi accenno di gracilità

COMPORTAMENTO – CARATTERE Il Kelpie è estremamente attivo, zelante e molto intelligente, con un carattere mite e docile, e con un’energia quasi inesauribile, con spiccata lealtà e devozione al suo dovere. Ha un istinto naturale e attitudine per lavorare col gregge, sia in aperta campagna che nelle recinzioni. Qualsiasi elemento di carattere e struttura, che siano estranei al cane da lavoro, devono essere considerati come difetti di tipicità.

TESTA è in proporzione con la taglia del cane. L’insieme della forma e dei profili danno al cane l’espressione quasi di volpe, mitigata dagli occhi a forma di mandorla.

REGIONE DEL CRANIO Cranio leggermente arrotondato e ampio fra gli orecchi. La fronte arriva con un profilo diritto allo stop. Stop pronunciato

REGIONE DEL MUSO Tartufo il colore armonizza con quello del mantello. Muso nettamente cesellato e definito, preferibilmente leggermente più corto del cranio Labbra aderenti e pulite, non pendule Denti devono essere sani forti e regolarmente distanziati, con gli incisivi inferiori appena dietro, ma che toccano quelli superiori; cioè chiusura a forbice Guance né grosse né sporgenti ma arrotondate Occhi hanno forma di mandorla, di media misura, nettamente definiti agli angoli, e hanno un’espressione zelante e intelligente. Il colore degli occhi deve essere marrone, in armonia col colore del mantello. Nel caso di cani blu, è permesso un colore più chiaro. Orecchi sono eretti e finiscono alla sommità in una punta fine; il padiglione è fine e forte alla base. Sono ben distanziati sul cranio e inclinati verso l’esterno, leggermente curvi sul bordo esterno e di misura moderata. L’interno degli orecchi è ben ricoperto di pelo.

COLLO di moderata lunghezza, forte, leggermente arcuato, gradualmente si fonde nelle spalle, senza pelle rilasciata alla gola e con un abbondante collare.

CORPO la lunghezza del cane misurata in linea netta dal petto alle natiche è superiore all’altezza al garrese nella proporzione di 10 a 9 Linea superiore ferma e orizzontale Rene forte e molto muscoloso Groppa piuttosto lunga e obliqua Torace più profondo che ampio Costole ben cerchiate Fianchi di buona profondità

CODA a riposo la coda dovrebbe pendere con una leggera curva. In movimento può essere rialzata, ma in nessun caso dovrebbe essere portata oltre la linea verticale che passa per l’inserzione. Dovrebbe essere fornita di pelo che formi una buona spazzola. Inserita in modo che si fonde con la linea inclinata della groppa; dovrebbe essere lunga circa fino ai garretti. ARTI ANTERIORI gli anteriori dovrebbero essere muscolosi con ossa robuste ma non grossolane, diritti e paralleli se visti dal davanti Spalle pulite, muscolose, ben oblique con scapole ben appoggiate al garrese Braccio dovrebbe essere ad angolo retto con la scapola Gomiti né in fuori né in dentro Metacarpo se visto di lato, dovrebbe mostrare una leggera inclinazione per assicurare flessibilità al movimento, e la possibilità di girare velocemente

ARTI POSTERIORI dovrebbero mostrare ampiezza e forza. Se viste da dietro, le gambe, dal garretto al piede, sono diritte e parallele, né strette né troppo distanziate. Ginocchio ben angolato Garretto piuttosto disceso Piedi dovrebbero essere rotondi, forti, con cuscinetti spessi, e dita ben chiuse e arcuate; unghie forti e corte.

ANDATURA per la illimitata resistenza richiesta a un cane da pastore che lavora negli spazi aperti, il Kelpie deve essere perfettamente sano, sia nella costruzione che nel movimento. Qualsiasi tendenza ad avere garretti vaccini o a botte, gracilità, spalle deboli o movimenti limitati con andatura serpeggiante o incrociata, è un difetto grave. Il movimento dovrebbe essere sciolto e instancabile e il cane deve avere la capacità di cambiare direzione improvvisamente mentre corre.. Al trotto i piedi tendono a ravvicinarsi a livello del suolo quando la velocità aumenta, ma quando il cane è a riposo, devono essere perpendicolari al terreno.

MANTELLO PELO è un doppio pelo con un sottopelo denso e corto. Il pelo esterno è fitto, con ogni pelo diritto, duro e appiattito, tale da essere impermeabile. Sotto il corpo, dietro le gambe, il pelo è più lungo e forma vicino alla coscia una specie di calzone. Sulla testa, (incluso l’interno degli orecchi), sul davanti degli arti e piedi, il pelo è corto. Lungo il collo il pelo è più lungo e più spesso e forma un collare. La coda dovrebbe essere fornita di una buona spazzola. Un pelo troppo lungo o troppo corto è un difetto. In media, il pelo sul corpo dovrebbe essere lungo da 2 a 3 cm.

COLORE nero, nero e fuoco, rosso, rosso e fuoco, fulvo, cioccolato e blu cenere

TAGLIA La taglia al garrese: per i maschi da 46 a 51 cm “ le femmine da 43 a 48 cm

DIFETTI qualsiasi deviazione da quanto sopra deve essere considerato difetto e la severità con cui va penalizzato deve essere proporzionata alla sua gravità

N.B. I maschi devono avere due testicolo apparentemente normali completamente discesi nello scroto

 

Di seguito un video, in lingua inglese, che descrive la razza e mostra il suo lavoro

Il Porcelaine è un cane da caccia di origini francesi, non molto conosciuto, se non in patria. Questa razza appartiene al gruppo 6 (segugi e cani per pista di sangue, Sezione 1.2 seguigi di taglia media) con standard FCI n. 30.

Il Porcelaine deve il nome al suo bianco e brillante mantello, sul quale appaiono delle macchie arancioni, spesso sulle orecchie. La sua pelle è molto fine e ricorda, appunto, la porcellana.

STORIA DEL PORCELAINE - La storia di questa razza, come di molte altre, è assai confusa, si racconta che è originaria da una varietà bianca del cane di San Uberto (Saint-Hubert blanc de Lorraine). Ciò che è certo è che è una delle più antiche razze di cani per la caccia francesi, e che durante la rivoluzione francese fu allevato dai monaci delle abbazie di Cluny e di Luxeull, oltre che nell'est della Francia, dove a possedere alcuni esemplari era la famiglia Choiseul.

I documenti dell'epoca raccontano come, nel 1779, il marchese di Foudra, ufficiale della gendarmeria francese di Lunéville, volesse, insieme ad altri gendarmi, una cane da caccia che fosse in grado di cacciare sia le piccole prede, come le lepri, sia animali più grandi, come caprioli e cinghiali. Fu così che si diede vita al Porcelaine, adatto all'attività venatoria di moltissimi animali, e sempre per questo motivo che per molto tempo la razza venne nominata Cane di Lunéville.

Al termine della rivoluzione francese erano rimasti pochi esemplari di questa razza, al punto che i padroni, degli allevatori svizzeri, dopo aver dato vita ad alcune cucciolate, furono costretti ad incrociare gli esemplari con altre razze, sicuramente con l'Harier grigio del Somerset, il Gascon saitongeois e il Billy, questo per evitare un'eccessiva consanguineità (1845).

Il Club du Porcelaine fu fondato solamente nel 1971, dando nuovo impulso a questa splendida razza.

 

CARATTERISTICHE GENERALI DEL PORCELAINE - Cane rustico, resistente e robusto, nonostante il nome faccia pensare il contrario, è adatto alla caccia (dirige la selvaggina verso il cacciatore). Cane distinto ed elegante, durante il lavoro mostra il massimo delle qualità in tutta la sua struttura. Possiede un fiuto eccezionale ed una voce da urlatore. Adatto alla caccia alla piccola selvaggina, si distingue anche nella caccia al capriolo e al cinghiale. 

Ha la capacità di convivenza e adattamento, di fatto le mute di questi cani sono numerosissime.

 

CARATTERE DEL PORCELAINE - Cane elegante, dal carattere forte e pieno di energia, durante la caccia mostra grinta e sa convivere in muta. Quando non lavora è un cane molto tranquillo, amichevole anche con i bambini, ma necessita di un'autorità decisa. 

E' un cane pacifico e docile, molto intelligente e veloce nell'apprendimento.

 

SALUTE DEL PORCELAINE - Si consigliano controlli frequenti alle orecchie. 

 

  

 

FCI STANDARD N°30/ 22.04.1997

PORCELAINE ORIGINE: Francia

DATA DI PUBBLICAZIONE DELLO STANDARD ORIGINALE VIGENTE 19.10.1964

UTILIZZAZIONE: Segugio

CLASSIFICAZIONE F.C.I.: Gruppo 6 Segugi e cani per pista di sangue

                                          Sezione1,2 Segugi di taglia media Con prova di lavoro

ASPETTO GENERALE: Cane da caccia per piccola selvaggina (dirige il selvatico verso il cacciatore che aspetta col fucile), molto distinto, molto Francese nell’aspetto e che dimostra il massimo delle qualità in tutti i particolari della sua struttura.

TESTA: deve essere molto tipica, asciutta e finemente cesellata, nell’insieme piuttosto lunga

REGIONE DEL CRANIO: Cranio largo alla sommità fra gli orecchi, con l’occipite arrotondato. La fronte è piatta, la sutura metopica non troppo marcata. Stop pronunciato ma non esageratamente

REGIONE DEL MUSO: Tartufo ben sviluppato e decisamente nero. Narici ben aperte. Muso di buona lunghezza, né quadrato né appuntito. La canna nasale, all’inizio diritta, termina leggermente arcuata. Labbra le superiori ricoprono leggermente le labbra inferiori senza essere pendenti né spesse. Mucose delle labbra nere. Occhi normalmente sviluppato, deve apparire scuro e ben al riparo sotto le arcate sopraccigliari. Espressione intelligente e dolce. Orecchi fini, ben rigirati in dentro, finiscono piuttosto a punta e raggiungono la fine del muso. La loro inserzione, stretta, non deve essere mai al di sopra della linea dell’occhio COLLO abbastanza lungo e leggero, può presentare un po’ di giogaia dall’aspetto asciutto e scarno. CORPO Dorso Garrese ben pronunciato. Dorso largo e diritto Rene largo, molto muscoloso, ben inserito, senza eccessiva lunghezza Groppa leggermente obliqua; anche ben distanziate e leggermente sporgenti. Torace di media larghezza, ma ben disceso Costole proporzionate al torace, piuttosto allungate senza essere piatte Fianco un po’ rilevato, ma pieno

CODA: ben inserita, abbastanza forte alla radice, affilata alla punta, di media lunghezza, mai spigata, portata leggermente ricurva

ARTI ANTERIORI: abbastanza lunghi, asciutti ma senza eccessiva finezza; diritti e paralleli; tendini ben attaccati Spalle di galoppatore, lunghe, ben oblique, molto muscolose senza essere pesanti PIEDI tipici da francese, quindi con dita piuttosto allungate e fini, ma ben chiuse. Cuscinetti duri e resistenti

POSTERIORI: Cosce ben discese; muscoli nettamente evidenti e netti; di sviluppo mediamente forte Garretti forti e discesi, normalmente angolati

ANDATURA: vivace e gaia; galoppo leggero e sostenuto

PELLE: fine ed elastica, marmorizzata con molte macchie nere

MANTELLO PELO: raso, fine, adagiato e brillante, senza zone prive di pelo

COLORE: bianchissimo con macchie arancio di forma arrotondata e che non si estendono mai a gualdrappa. Queste macchie si sovrappongono normalmente ad altre macchie nere di pigmentazione della pelle. Le moschettature arancio sugli orecchi sono molto tipiche della razza

TAGLIA Altezza: Per i maschi fra 55 – 58 cm Per le femmine 53 - 56 cm

DIFETTI: Qualsiasi deviazione da quanto sopra deve essere considerata come difetto e la severità con cui va penalizzata deve essere proporzionata alla sua gravità

DIFETTI ELIMINATORI: • Mancanza di tipicità 2 • Occhi o tartufo chiaro, eccessiva mancanza di pigmento • Coda spigata • Pelo ruvido o spesso • Gualdrappa arancio. • Macchie d’un arancio troppo forte, che tira verso il mogano, grigiastre o mescolate di peli neri. Macchie arancio puro ma pallido come pure l’assenza di macchie, non sono da ricercare, ma non possono essere considerate come un difetto eliminatorio • Eccesso o mancanza di taglia: tuttavia, una eccezione può essere fatta per un maschio che, eccellente per ogni altro verso, dunque suscettibile di essere usato come riproduttore, arriverà a 60 cm. al massimo • Generalmente qualsiasi difetto che nuoccia al lavoro, come rachitismo, appiombi difettosi all’eccesso, insufficiente spinta nel movimento.

N.B. I maschi devono avere due testicoli apparentemente normali completamente discesi nello scroto

Il maltese è un cane da compagnia appartenente al Gruppo 9 dei Cani da compagnia, Sezione 1 bichons e affini, standard n. 65 del 12-12-2015.

Contrariamente a quanto si possa pensare, il nome Maltese non indica la provenienza della razza, che in molti pensano sia l'isola di Malta, ma deriva dalla parola Màlat che in lingua semita sta a significare rifugio o porto

STORIA DEL MALTESE - Gli avi di questa razza, molto antica, vivevano nei porti e nelle città marittime del Mediterraneo dove venivano impiegati come cacciatori di topi, presenti nei magazzini e sulle navi.

Successivamente il cane maltese fu apprezzato come cane da compagnia dalle antiche donne romane, ritenuto molto bello ed intelligente. Molte sono le raffigurazioni che mostrano come questo cane era presente già intorno al 500 a.C..

Anche Aristotele narra, nella lista dei cani esistenti ai suoi tempi (384-322 a.C.), di una razza di piccoli cani a cui attribuisce il nome latino di "canes melitensis". Dopo Aristotele, il poeta latino Strabone (1 secolo d.C.) tesse le lodi di un cane di piccola taglia molto simile al maltese, inoltre, il maltese viene raffigurato il molti dipinti antichi.

L'origine di questa razza, come di molte altre, è sconosciuta, sono tante le ipotesi susseguitesi negli anni, la più accreditata lo vuole discendente del volpino italiano. 

CURIOSITA' - La prima esposizione a cui partecipò questa razza risale al 1862 in Gran Bretagna, prima di allora non era mai apparsa in nessuna esposizione.

E' un cane che tollera poco il freddo, a causa della muscolatura ridotta, ma mostra un'ottima resistenza alle temperature calde.

Il maltese è un cane longevo, la durata media di vita è di 12-15 anni, ma può arrivare anche a compiere diciotto anni.

PELO DEL MALTESE - Il maltese è noto per il mantello bianco candido e lungo, che forma una "gonnellina" rendendo la camminata dell'animale molto simpatica. Il suo pelo non subisce la muta, nè a primavera, nè in autunno essendo privo di sottopelo. Il mantello ha bisogno di cure quotidiane affinché resti in perfetta forma. Il pelo è resistente e cresce continuamente, al tatto è setoso.

Per mantenerlo perfetto è necessario spazzolarlo quotidianamente, prestando attenzione alle parti che potrebbero essere soggette ad infeltrimento (sottopancia e ascelle anteriori) a causa del movimento. Se si desidera, si può far tolettare con il taglio "puppy tream", il pelo corto che non ingombra, come lo ha il cucciolo di maltese.

 

CONSIGLI PER MANTENERE IL PELO BIANCO - Il maltese, come altre razze dal pelo bianco, può avere il problema dell'ossidazione del pelo (sotto gli occhi ed intorno alla bocca) a causa della lacrimazione e dell'acqua. Questo significa che il pelo di quelle zone assumerà una colorazione bruna o rossastra che difficilmente tornerà bianca.

Il consiglio è di asciugare sempre le parti interessate affinché non si ossidino, ma se ormai il danno è fatto è possibile provare a schiarire il pelo utilizzando sia prodotti commerciali (come salviette o liquidi), oppure prodotti naturali come l'acqua e camomilla associata a del borotalco o fecola di patate per asciugare la parte interessata.

Importante: MAI TAGLIARE il pelo sotto gli occhi del cane, durante la ricrescita i peli potrebbero causare la cheratite, un'infiammazione della cornea che può portare alla cecità dell'animale. 

L'igiene quotidiana e una corretta alimentazione sono le cose principali da mettere in atto per mantenere il mantello bianco e setoso. E' sconsigliato fare il bagno al cane troppo frequentemente, a meno che non ci siano problemi dermatologici, il cane deve lavarsi il meno possibile per evitare di irritare la pelle. Un bagno ogni mese-mese e mezzo è più che sufficiente.

CARATTERE DEL MALTESE - Il maltese è un cane da compagnia dal carattere allegro e affettuoso. Un cane molto intelligente e reattivo, dotato di una grande capacità di apprendimento, doti che lo rendono un ottimo cane da guardia che avverte i padroni ad ogni rumore sospetto. E' necessaria un'educazione di base per indegnare al cane le principali regole della convivenza.

CARATTERISTICHE GENERALI DEL MALTESE - Il maltese è un cane robusto, nonostante all'apparenza potrebbe sembrare il contrario. Di taglia piccola, con tronco allungato ricoperto di peli lunghi e bianchi, molto elegante e con portamento fiero della testa. Il pelo è folto, gli occhi di media grandezza, le orecchie sono a forma di triangolo, ma posto al contrario. La coda è arrotondata in avanti.

Colori: bianco, ma lo standard ammette anche qualche sfumatura di color champagne.

 

FCI Standard N° 65

pubblicazione del 17.12.2015 – in vigore dal 1 gennaio 2016

MALTESE TRADUZIONE: Mrs. Peggy Davis. Rivisto da Renée Sporre-Willes. Lingua ufficiale Inglese.

ORIGINE: area centrale del Mediterraneo Patrocinio: Italia

DATA DI PUBBLICAZIONE DELLO STANDARD ORIGINALE VIGENTE: 13.12.2015

UTILIZZAZIONE: Cane da compagnia.

CLASSIFICAZIONE FCI: Gruppo 9 Cani da compagnia. Sezione 1 bichons e affini. Senza prova di lavoro

ASPETTO GENERALE: Di piccolo formato, con tronco allungato. Ricoperto da un mantello bianco e molto lungo, molto elegante e con portamento distinto della testa.

PROPORZIONI IMPORTANTI: La lunghezza del tronco eccede di circa 1/3 l’altezza al garrese. La lunghezza della testa è pari ai 6/11 dell'altezza al garrese. La circonferenza toracica è di 2/3 maggiore dell’altezza al garrese. La lunghezza del muso è uguale a 4/11 della lunghezza totale della testa; è di conseguenza leggermente minore della sua metà. La profondità del muso è di un buon 20% meno della sua lunghezza. La lunghezza della coda corrisponde a circa il 60% dell’altezza al garrese.

COMPORTAMENTO E CARATTERE: Vivace, affettuoso, molto docile, e molto intelligente.

TESTA: Piuttosto larga, eccedendo leggermente la metà della sua lunghezza totale. Regione Cranica: Cranio. Il cranio è leggermente più lungo del muso; la larghezza bizigomatica è uguale alla sua lunghezza. In senso sagittale è di forma molto poco ovoidale; la parte superiore del cranio è piatta con apofisi occipitale molto poco marcata. Le protuberanze dei seni frontali e delle arcate sopracciliari sono ben sviluppate; la sutura metopica è assente ovvero pochissimo accentuata, le pareti laterali sono un poco convesse. Stop: Depressione naso-frontale molto marcata definente un angolo di 90°.

REGIONE FACCIALE: Tartufo: Sulla stessa linea della canna nasale, visto di profilo, la faccia anteriore è verticale. Voluminoso con narici aperte ed assolutamente nero. Muso: La lunghezza del muso è leggermente inferiore della metà della lunghezza della testa. Le regioni sottorbitali sono ben cesellate. La profondità è molto meno della lunghezza. Le facce laterali sono parallele, ma il muso visto di fronte, non deve apparire quadrato in quanto la faccia anteriore si raccorda con delle curve. La canna nasale è rettilinea con scanalatura ben marcata nella parte centrale. Labbra: Viste di fronte, alla loro congiunzione hanno la forma di un arco molto aperto. Sono poco sviluppate in profondità, con occhiello della connessura non visibile. Le labbra superiori combaciano perfettamente con quelle inferiori tanto che il profilo inferiore del muso è dato dalla mandibola. I margini labiali sono rigorosamente neri. Mascelle/Denti: Normalmente sviluppate e di apparenza leggera, combaciano perfettamente. La mandibola, con le sue branche rettilinee, in avanti non è né prominente né sfuggente. Le arcate dentarie combaciano perfettamente e gli incisivi in chiusura a forbice. I denti sono bianchi e la dentizione è ben sviluppata e completa. Occhi: Espressione vivace e attenta, di grandezza maggiore della normale, la forma tende ad essere rotonda. Le palpebre sono ben aderenti al bulbo oculare, che non è mai infossato, ma piuttosto affiorante, appena leggermente sporgente. Gli occhi sono situati approssimativamente sullo stesso piano frontale. Visti di fronte: non devono lasciare intravedere la sclera (bianco nell’occhio); sono di colore ocra carico; le rime palpebrali e la terza palpebra sono nere. Orecchie : Tendenti alla forma triangolare, la larghezza è di circa 1/3 della lunghezza. Sono inserite alte al di sopra dell'arcata zigomatica, pendenti e aderenti alle pareti laterali del cranio, poco erettili.

COLLO: Nonostante sia ricoperto da pelo abbondante, la demarcazione della nuca è ben evidente. Il profilo superiore è arcuato. La lunghezza del collo è circa la metà dell'altezza al garrese. Ha portamento eretto ed è privo di pelle lassa. Tronco: La lunghezza misurata dalla punta della scapola alla punta della natica è maggiore di 1/3 rispetto l’altezza al garrese. Linea superiore: Rettilinea sino alla inserzione della coda. Garrese: Leggermente elevato sul profilo dorsale. Dorso: La lunghezza è superiore della metà dell’altezza al garrese. Groppa: Sul prolungamento della linea dorso-lombare, la groppa è molto larga e lunga, ha un'oscillazione rispetto all'orizzontale di 10°. Torace: Ampio, profondo, ben sviluppato, disceso oltre il livello dei gomiti con coste non molto cerchiate. La regione sternale è molto lunga.

CODA: Inserita sulla linea della groppa, grossa alla radice e fine in punta. Forma un'unica grande curva, la cui punta ricade fra le anche toccando la groppa. Tollerata la coda ricurva su un lato del tronco.

ARTI ARTI ANTERIORI: Aspetto generale: Nell'insieme arti saldati al tronco, diritti e paralleli. Spalla: La lunghezza rappresenta1/3 dell’altezza al garrese, con punte delle spalle distanziate e ben inclinate all’indietro. Braccio: Più lungo della spalla, di buona angolazione. Gomiti: Mai rivolti all’interno o all’esterno. Avambraccio: Secco con muscoli poco visibili, ma con ossatura piuttosto forte in rapporto alla mole della razza. Carpo (Polso): Segue la linea verticale dell'avambraccio, mobile. Privo di nodosità. Ricoperto di pelle sottile. Metacarpo (Pasturali): Ha le medesime caratteristiche del carpo e per la sua brevità è diritto. Piede anteriore: Rotondo, con dita unite ed arcuate; le suole dei cuscinetti plantari e digitali devono essere nere, anche le unghie devono essere nere o almeno di colore scuro.

ARTI POSTERIORI: Aspetto generale: Di forte ossatura. Arti paralleli visti posteriormente, verticali dalla punta delle natiche sino a terra. Coscia: Con muscoli sodi, margine posteriore convesso. La sua direzione dall'alto in basso e dall'indietro in avanti è abbastanza obliqua rispetto alla verticale. Ginocchio: L’articolazione è libera, mai deviato all’interno o l’esterno. Gamba: Con scanalatura tra il tendine e l’ossatura appena percettibile. L’inclinazione rispetto all'orizzontale è di 55°. E' leggermente più lunga della coscia. Garretto: L'angolo anteriore del garretto è di 140°. Metatarso: La distanza dal suolo alla punta del garretto è poco più di 1/3 dell’altezza al garrese. Metatarsi piuttosto bassi e in perfetto appiombo. Piede posteriore: Rotondo, con dita unite ed arcuate; le suole dei cuscinetti plantari e digitali devono essere nere, anche le unghie devono essere nere o almeno di colore scuro.

ANDATURA: Fluida, radente, sciolta, con corte e rapidissime battute degli arti al trotto.

PELLE: Ben aderente a tutte le regioni del corpo, pigmentata da chiazze scure e chiazze di un colore rosso vino, specie sul dorso.

MANTELLO: Pelo: Denso, lucido, brillante-cade pesante e di tessitura setacea, lunghissimo su tutto il corpo nonché diritto senza alcuna deviazione nel suo asse, per tutta la sua lunghezza. Sul tronco deve oltrepassare in lunghezza, l'altezza al garrese e ricadere pesantemente a terra, come una mantellina aderente al tronco stesso, del quale segue le forme senza divisione, ciocche e bioccoli. Le ciocche ed i bioccoli sono ammessi sugli arti anteriori, dal gomito al piede, ed in quelli posteriori dal ginocchio al piede. Non esiste sottopelo. Sulla testa il pelo è lunghissimo, anche sulla canna nasale, dove si confonde con quello della barba e pure sul cranio dove discende infine sino a confondersi con quello delle orecchie. Sulla coda, i peli ricadono su di un solo lato del tronco, e cioè su un fianco e sulla coscia, sono di una lunghezza tale da raggiungere il garretto. Colore: Bianco puro, una tinta avorio pallido è ammessa. Tracce di sfumature di un arancio pallido sono tollerate ma non desiderate e costituiscono un difetto.

TAGLIA E PESO: Altezza al garrese: Maschi da 21 a 25 cm. Femmine da 20 a 23 cm. Peso: 3-4 kg.

DIFETTI: Ogni deviazione dalle caratteristiche delle singole voci costituisce un difetto, che deve essere penalizzato a seconda della sua diffusione e gravità, e l’effetto che può ingenerare sulla salute ed il benessere del cane.  Strabismo bilaterale (strabismo convergente):  Tronco lungo oltremodo.

DIFETTI GRAVI:  Canna nasale montonina;  Prognatismo accentuato;  Taglia nei maschi oltre i 26 cm. e meno di 19. Taglia nelle femmine oltre i 25 e meno di 18.

DIFETTI DA SQUALIFICA:  Cani aggressivi o oltremodo paurosi.  Ogni cani dimostrante chiaramente anormalità psichiche o comportamentali deve essere squalificato.  Accentuata divergenza o convergenza degli assi cranio facciali.  Totale depigmentazione del naso o di colore diverso dal nero.  Enognatismo.  Strabismo (strabismo divergente).  Depigmentazione totale delle palpebre.  Anurismo brachiurismo tanto congenito che artificiale.  Pelo crespo.  Qualunque colore diverso dal bianco ad eccezione dell'avorio pallido.  Macchie di diverso colore qualunque sia la loro estensione. N.B:  I maschi devono avere due testicoli di aspetto normale e ben discesi nello scroto.

       

Fonte foto: Google

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