Aprile 25, 2024
Eleonora Giorgi

Eleonora Giorgi

Addestratore Cinofilo Riconosciuto ENCI e FISC

Conduttrice IGP

Mi occupo nello specifico di Educazione Base, Guida alla scelta del Cucciolo, Maintrailing, Puppy Class e Preparazione per i Brevetti

Per tutte le info sul mio percorso e potermi contattare clicca sul link seguente

Il pedigree del cane non è una cosa inutile o da ricchi, come spesso si crede. Capita spesso sentire frasi del tipo: "oh, il mio cane è di razza, ma senza pedigree, tanto quel che conta è l'amore". Nulla di più sbagliato. 

Iniziamo con il capire esattamente cosa sia il pedigree, perché è importante e quanto costa, per spiegare che non è una cosa da ricchi snob e che è utile e necessario proprio perché si ama il proprio cane.

COSA E' IL PEDIGREE DEL CANE

Il pedigree (o certificato genealogico) del cane è un documento, simile alla nostra carta d'identità, in cui vengono inseriti i dati anagrafici ed identificativi del cane (razza, nome, sesso, data di nascita, colori del mantello, numero di microchip), inoltre il pedigree contiene informazioni sulla genealogia del cane, genitori e avi, informazioni sull'allevamento, sulla nazionalità del cane e degli avi, se questi sono stati campioni di bellezza o lavoro in Italia o all'estero, che risultati hanno ottenuto nelle prove o brevetti e, cosa importantissima, contiene le informazioni riguardanti i controlli sanitari a cui il cane ed i suoi avi sono stati sottoposti (displasie, malattie ereditarie ecc.).

Nel pedigree si trovano anche i dati anagrafici del proprietario e i passaggi di proprietà del cane.

Il pedigree serve a certificare l'appartenenza di quell'esemplare ad una determinata razza con la relativa linea genetica, è un certificato di iscrizione a uno dei Registri del Libro genealogico, emesso esclusivamente dalla sede centrale dell'ENCI. Il certificato genealogico garantisce che l'iscrizione del cane sia avvenuta secondo le procedure dettate dalla normativa, emanata per decreto dal Ministero delle Politiche Agricole, Alimentari e Forestali.

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Un cane senza pedigree emanato dall'ENCI non può essere considerato un "cane di razza", anche se morfologicamente simile o uguale agli esemplari di una determinata razza. Un cane sprovvisto di pedigree non potrà partecipare alle manifestazioni ufficiali quali: esposizioni, prove di lavoro ecc., inoltre, sarà difficile che allevatori seri decidano di far accoppiare i propri cani con un soggetto di cui non si hanno informazioni certificate, nel caso di accoppiamenti, i cuccioli non potranno essere iscritti al Libro genealogico.

RILASCIO DEL PEDIGREE: MODALITA', COSTI E MODULISTICA

Il pedigree viene rilasciato dall'allevatore al proprietario nel momento dell'acquisto del cucciolo. L'allevatore è obbligato a denunciare la cucciolata attraverso l'utilizzo di due moduli: modello A e modello B

Il modello A consiste nella denuncia della monta e della nascita della cucciolata, è compilato dal proprietario della fattrice e presentarlo alla Delegazione ENCI entro 25 giorni dalla data di nascita dei cuccioli. La presentazione del modello A ha un costo di 16€ a carico dell'allevatore (con maggiorazioni in caso di ritardo della denuncia). 

Il modello B riguarda la denuncia di iscrizione della cucciolata con rilascio del certificato genealogico, deve essere compilato e presentato dall'allevatore entro 90 giorni dalla data di nascita dei cuccioli, il costo è di 23€ per ogni cucciolo iscritto a nome dell'allevatore, 21€ per ogni cucciolo iscritto a nome del nuovo proprietario (con maggiorazioni in caso di ritardo della denuncia).

Per i costi di denuncia cucciolate, passaggi di proprietà, concessioni di affisso ed altro, clicca qui (tariffe confermate dal Consiglio Direttivo ENCI dell'1 gennaio 2024).

Una volta presentati i moduli, il pedigree verrà inviato all'allevatore, oppure alla Delegazione ENCI di competenza territoriale del nuovo proprietario del cucciolo, se indicato all'atto di presentazione della domanda d'iscrizione, altrimenti il nuovo proprietario dovrà recarsi presso una Delegazione ENCI per effettuare il passaggio di proprietà del cucciolo una volta acquistato. 

Visto che le tariffe per l'ottenimento del pedigree non sono elevate, occorre diffidare da chi vuole vendere cani di razza senza pedigree o con un rincaro sul prezzo di acquisto nel caso in cui si richiedesse il certificato, poichè un allevatore serio lo considera parte integrante del prezzo del cucciolo che vende.

Inoltre, secondo la legge italiana è vietata la vendita di cani proposti come "di razza", senza il pedigree, secondo il Decreto Legislativo n. 529 del 30 dicembre 1992.

Quindi, diffidate da chi vende cuccioli di razza senza certificato o richiede costi aggiuntivi per ottenerlo, ricordate che il pedigree è importante per avere informazioni sul proprio cane e sui suoi antenati, oltre a sapere i risultati dei controlli sanitari effettuati ai genitori, nonni e bisnonni. 

Importante sapere quindi, che il pedigree non ha un costo elevato, quindi non sono giustificati rincari di centinaia di euro per l'acquisto di un cane con pedigree, quella si chiama frode.

Il pedigree non può essere richiesto dopo i termini previsti e stabiliti dall'ENCI, quindi se all'acquisto del cucciolo il pedigree c'è, è perchè l'allevatore ha eseguito tutti i passaggi nel modo corretto, se non abbiamo il pedigree, questo non ci sarà mai, non potrà essere creato o richiesto successivamente, quindi il cucciolo, anche se morfologicamente di razza, per la legge italiana non sarà considerato tale e non potrà dar vita a cuccioli con pedigree in futuro.

Non basta l'amore, conoscere e prevenire è il vero atto d'amore. 

Fonte foto: enci.it

Sembrerebbe, anzi è certo, che un numero molto consistente di pedigree non risulti intestato ai reali proprietari dei cani.
È successo anche a me.
Tutt'ora sul pedigree di Bowie compare un nome diverso dal mio.
Colpa mia direte voi! In parte è così.
Effettivamente dopo aver scoperto (cioè quasi subito) che il cucciolo che mi ero portata a casa aveva dei problemi, e anche seri, che se non curati tempestivamente avrebbero avuto ripercussioni sulla sua salute, ammetto, signori miei, che il suo pedigree (inteso come cartaceo) mi è completamente uscito di mente! Adesso ovviamente ho interpellato chi di dovere e sicuramente (spero!) che a breve il disguido sarà risolto.


Questo mi ha portata a scoprire che capita, più spesso di quel che immaginavo, che molte persone che acquistano un cucciolo (anche da allevamenti rinomati) si ritrovano costrette a penare non poco per vedersi finalmente recapitare il famigerato pedigree!
Capisco che a volte questo sia frutto di "accordi" tra chi vende e chi compra, altre volte invece sono gli stessi allevatori che "dimenticano" di spedire la documentazione saltando dei passaggi obbligatori... In giro c'è davvero tantissima confusione al riguardo!

Capisco che chi acquista un cucciolo debba farlo consapevolmente e pretendere ciò che è suo di diritto, ma anche e soprattutto chi un cucciolo lo cede è tenuto per legge a rispettare le vigenti normative di compravendita per tutelare entrambe le parti!
Sto vaneggiando secondo voi?

Per leggere le altre puntate della serie "Vivere con un cucciolo di dobermann", clicca qui

Fonte foto:Google

L'abbandono ed il maltrattamento di animali sono punibili per legge grazie all'articolo 727 del Codice Penale che recita:

Codice penale
Gazzetta Ufficiale Repubblica Italiana 26 ottobre 1930, n. 251 
Codice Penale
Approvato con R.D. 19 ottobre 1930, n. 1398

LIBRO TERZO. Delle contravvenzioni in particolare - TITOLO PRIMO. Delle contravvenzioni di polizia - CAPO SECONDO. Delle contravvenzioni concernenti la polizia amministrativa sociale - SEZIONE PRIMA. Delle contravvenzioni concernenti la polizia dei costumi


ARTICOLO 727 
Abbandono di animali

Chiunque abbandona animali domestici o che abbiano acquisito abitudini della cattività e'punito con l'arresto fino ad un anno o con l'ammenda da 1.000 a 10.000 euro.

Alla stessa pena soggiace chiunque detiene animali in condizioni incompatibili con la loro natura, e produttive di gravi sofferenze. (1)

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(1) Il presente articolo è stato così sostituito dall'art. 1, comma 3, della L. 20.07.2004, n. 189, con decorrenza 01.08.2004.

Di seguito, il testo previgente:

Chiunque, per crudeltà o senza necessità, cagiona una lesione ad un animale ovvero lo sottopone a sevizie o a comportamenti o a fatiche o a lavori insopportabili per le sue caratteristiche ecologiche o somministra sostanze stupefacenti o vietate ovvero li sottopone a trattamenti che procurano un danno alla salute, è punito con la reclusione da 3 mesi a 18 mesi o con la multa da 5 000 euro a 30 000 euro. La pena è aumentata della metà se dal maltrattamento deriva la morte dell'animale (la pena originaria da 3 mesi a 1 anno o la multa da 3 000 euro a 15 000 euro è stata modificata dalla Legge 4 novembre 2010, n. 201, art. 3

La pena è aumentata se il fatto è commesso con mezzi particolarmente dolorosi, quale modalità del traffico, del commercio, del trasporto, dell'allevamento, della mattazione o di uno spettacolo di animali, o se causa la morte dell'animale: in questi casi la condanna comporta la pubblicazione della sentenza e la confisca degli animali oggetto del maltrattamento, salvo che appartengano a persone estranee al reato.

Nel caso di recidiva la condanna comporta l'interdizione dall'esercizio dell'attività di commercio, di trasporto, di allevamento, di mattazione o di spettacolo.

Chiunque organizza o promuove spettacoli o manifestazioni che comportino sevizie o strazio per gli animali è punito con la reclusione da 4 mesi a 2 anni e con la multa da 3 000 euro a 15 000 euro. La pena è aumentata da un terzo alla metà se i fatti sono commessi in relazione all'esercizio di scommesse clandestine o al fine di trarne profitto ovvero se ne deriva la morte dell'animale.

Qualora i fatti di cui ai commi precedenti siano commessi in relazione all'esercizio di scommesse clandestine la pena è aumentata della metà e la condanna comporta la sospensione della licenza di attività commerciale, di trasporto o di allevamento per almeno dodici mesi. 

Chiunque promuove, organizza o dirige combattimenti o competizioni non autorizzate tra animali che possono metterne in pericolo l'integrità fisica è punito con la reclusione da 1 anno a 3 anni e con la multa da 50 000 euro a 160 000 euro. Inoltre chiunque, allevando o addestrando animali, li destina alla partecipazione ai combattimenti è punito con la reclusione da 3 mesi a 2 anni e con la multa da 5 000 euro a 30 000 euro. Infine chiunque organizza o effettua scommesse sui combattimenti e sulle competizioni è punito con la reclusione da 3 mesi a 2 anni e con la multa da 5 000 euro a 30 000 euro.

Chiunque abbandona animali domestici o che abbiano acquisito abitudini della cattività o detiene animali in condizioni incompatibili con la loro natura è punito con la reclusione fino ad 1 anno o con l'ammenda da 1 000 euro a 10 000 euro.

Pellicce: Chiunque produce, commercializza, esporta o importa qualunque prodotto derivato dalla pelle o dalla pelliccia del cane o del gatto è punito con la reclusione da 3 mesi ad 1 anno o con l'ammenda da 5 000 euro a 100 000 euro.

Foche: Chiunque produce, commercializza, esporta o importa qualunque prodotto derivato dalla foca è punito con la reclusione da 3 mesi ad 1 anno o con l'ammenda da 5 000 euro a 100 000 euro.

 

Per quanto concerne la vigilanza, all'articolo 6:

1. Al fine di prevenire e contrastare i reati previsti dalla presente legge, con decreto del Ministro dell'interno, sentiti il Ministro delle politiche agricole e forestali e il Ministro della salute, adottato entro tre mesi dalla data di entrata in vigore della presente legge, sono stabilite le modalità di coordinamento dell'attività della Polizia di Stato, dell'Arma dei carabinieri, del Corpo della guardia di finanza, del Corpo forestale dello Stato e dei Corpi di polizia municipale e provinciale. 2. La vigilanza sul rispetto della presente legge e delle altre norme relative alla protezione degli animali è affidata anche, con riguardo agli animali di affezione, nei limiti dei compiti attribuiti dai rispettivi decreti prefettizi di nomina, ai sensi degli articoli 55 e 57 del codice di procedura penale, alle guardie particolari giurate delle associazioni protezionistiche e zoofile riconosciute. 3. Dall'attuazione del presente articolo non devono derivare nuovi o maggiori oneri per lo Stato e gli enti locali.

 

Fonte: Wikisource

Fonte foto: Google

La Lega Nazionale per la Difesa del Cane (LNDC) lancia l'hastag #tucherazzadiuomosei per sensibilizzare le persone sull'argomento dell'abbandono degli animali, cani o gatti che siano. 

Purtroppo il fenomeno dell'abbandono è ancora molto praticato, non solo in estate, in ogni periodo dell'anno gli animali vengono abbandonati dai propri padroni. Purtroppo non ci sono numeri certi, ma dalle presenze degli animali presenti nei  canili sanitari, si può affermare quanto questo gesto sia ancora "di moda". 

Come afferma Piera Rosati, presidente nazionale LNDC, sul  sito internet della Lega del Cane: "I numeri che riguardano questo drammatico fenomeno sono ancora impressionanti, come possono testimoniare i volontari di tutta Italia, quello estivo è il più emblematico ma l’abbandono è una realtà che non conosce stagionalità. In particolare, in qualsiasi periodo dell’anno, la vera emergenza sono gli abbandoni di intere cucciolate ‘indesiderate’ che potevano essere evitate con un gesto molto semplice: la sterilizzazionePurtroppo, ancora molte persone considerano la sterilizzazione un atto contro natura mentre evidentemente è normalissimo abbandonare al proprio destino dei cuccioli appena nati o addirittura una cagnolina o gattina incinta".

Con l'hastag #tucherazzadiuomosei, si vuole sottolineare l'inciviltà del gesto, oltre a ricordare che l'abbandono è un reato penale ai sensi dell'articolo 727 del Codice Penale. “Sono necessari sicuramente più controlli da parte degli enti preposti sulla corretta iscrizione all’anagrafe canina - conclude Rosati - dei cani di proprietà, ma anche una maggiore consapevolezza sulla responsabilità che comporta l’adozione di un animale che non può e non deve essere un pacco da scaricare per strada quando non si ha più voglia o modo di occuparsi di lui".

 

Fonte immagine: Lega del cane

A Cannes il Palm Dog, tradizionale riconoscimento per gli attori a quattro zampe, è andato all'intero cast del fil di Matteo Garrone, Dogman.

A ritirare il premio il chihuahua protagonista di una delle scene più forti del film dedicato alle vicende del "canaro della Magliana".

Come rivelato in un'intervista dallo stesso regista, il chihuahua non è stato il miglior cane presente sulla scena, secondo Garrone è Jack ad essersi comportato meglio sul set.

La cerimonia si tiene dal 2001, a margine del festival in cui i film gareggiano per la palma d'oro. L'ideatore del Palm Dog, Toby Rose, decise che dovevano essere premiati anche i cani, spesso protagonisti dei film in concorso.

 

Da un sondaggio di Direct Line Insurance, che ha preso in considerazione le denunce di furto di cani, emerge che nel 2017 sono stati rubati circa cinque cani al giorno, con un incremento di quasi il 7% rispetto al 2016. Lo scorso anno, nel Regno Unito, sono stati denunciati 1.909 furti di cani, la buona notizia è che ne sono stati restituiti ai proprietari circa 400.

Non tutte le razze però vengono rubate ai proprietari, a farla da padrone sono quei cani diventati popolari grazie ai personaggi famosi o alla moda del momento, molti vengono rubati per essere inseriti nel giro dei combattimenti, altri per essere sfruttati con l'allevamento intensivo.

Alcune razze di cane valgono migliaia di sterline e ciò le rende bersagli principali per i ladri. 

Le razze maggiormente soggette a furto sono: chihuahua e bouledogue francese, diventati famosi grazie a Ledy Gaga e Lonardo Di Caprio, husky e, prima tra tutte le razze lo staffordshire bull terrier.

 

 

 

Fonte: Sky.com

Per chiusura dei denti del cane si intende il modo in cui la mandibola e la mascella si articolano. L'articolazione è differente da cane a cane e, a seconda della razza, può essere richiesta dallo standard una chiusura piuttosto che un'altra. Una corretta chiusura (occlusione) è determinata dal giusto sviluppo muscolo scheletrico e dal corretto posizionamento degli elementi dentali. La chiusura dentale è regolata geneticamente, è per questo che, se si riscontrano malocclusioni, si cerca di non far riprodurre quel soggetto per evitare di trasmettere il difetto alla progenie.

Le chiusure accettate sono principalmente due, a forbice e a tenaglia, poi abbiamo il prognatismo, un difetto della chiusura dei denti che, però, viene richiesto nello standard di alcune razze, come il boxer.

Un altro difetto di chiusura, questo mai richiesto in nessuno standard di razza, è l'enognatismo. Per difetto della chiusura si intende l'alterazione della chiusura corretta, esistono molti tipi difetti della chiusura, li vedremo meglio di seguito.

 

CHIUSURE CORRETTE

CHIUSURA A FORBICE - 

I canini superiori antecedono quelli inferiori, è la chiusura che possiedono la maggior parte delle razze. Il canino mandibolare è posizionato esattamente nello spazio interdentale compreso tra il canino ed il terzo incisivo mascellare, mentre i denti premolari mandibolari e mascellari si interdigitano tra loro, ma non entrano mai in contatto diretto. Le corone dei denti premolari e molari mandibolari sono all'interno rispetto ai denti mascellari. 

 

CHIUSURA A TENAGLIA - 

Gli incisivi superiori ed inferiori si toccano, si avrà una presa più completa, tipica dei molossoidi.

 

DIFETTI DELLE CHIUSURE 

Possono essere di classe I, II oppure di classe III.

Le malocclusioni di classe II e III sono date da alterazioni della conformazione e della crescita delle ossa mascellari e mandibolari, queste sono: 

PROGNATISMO MANDIBOLARE- Questo è un difetto di chiusura ammesso nello standard di alcune razze come il boxer, il bouledogue o il cane corso. In questo caso la mandibola è più lunga della mascella.

ENOGNATISMO - Questo difetto presenta la mandibola più corta della mascella.

MORSO DISALLINEATO - Detto anche prognatismo o enognatismo laterale. La mandibola, o la mascella, non crescono normalmente, ma maggiormente da un lato risultando più esterna (o interna) rispetto all'altra. Si possono creare seri problemi nel momento in cui la crescita dei canini avviene sul palato, oppure se i canini inferiori vanno a toccare il palato.

DENTAZIONE A BASE RISTRETTA - La mandibola è più stretta rispetto alla mascella, spesso i canini inferiori non riescono a crescere nel modo corretto creando problemi di chiusura.

 

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Le malocclusioni di classe I si presentato quando il rapporto tra le arcate dentali è corretto, ma uno, o più denti sono mal posizionati. In questa classe troviamo:

MORSO INCROCIATO ANTERIORE - Detto anche Anterior Cross Bite. Uno o più incisivi inferiori, a bocca chiusa, sono posizionati davanti a quelli superiori.

MORSO INCROCIATO POSTERIORE - Detto anche Posterior Cross Bite. Si presenta quando, a bocca chiusa, uno o più denti molari o premolari inferiori (mandibolari) si trovano all'esterno rispetto al 4° premolare superiore (mascellari).

MORSO APERTO - Gli incisivi, a bocca chiusa, non combaciano. Questo difetto può essere corretto attraverso un apparecchio dentale.

LINGUOVERSIONE DEI CANINI MANDIBOLARI - I canini mandibolari sono perpendicolari e vanno ad impattare sulla mucosa palatale. Questo difetto può portare a patologieparadontali del canino mascellare e a fistole. Questo difetto può essere genetico e si presenta quando i canini da latte non cedono il posto a quelli definitivi. E' necessaria l'estrazione dei denti decidui nei tempi corretti.

 

Le informazioni contenute nell'articolo non devono sostituire il rapporto medico-paziente, si raccomanda di chiedere il parere del medico veterinario prima di mettere in pratica qualsiasi indicazione riportata.

Le foto sono state prese da internet

Cosa significa cane brachicefalo? Un cane brachicefalo sta ad indicare un soggetto affetto da brachicefalia, un'anomalia delle proporzioni del cranio per cui quest'ultimo si sviluppa più in larghezza che in lunghezza. Più comunemente i cani brachicefali sono chiamati "cani dal muso schiacciato", sono moltissime le razze con questa particolarità del muso, per citarne alcune: boxer, bouledogue francese, bulldog inglese, carlino, cavalier king e molti altri.

I cani con questa caratteristica del cranio sono predisposti a numerosi problemi, non sempre invalidanti, infatti gli allevatori seri riprodurranno solamente soggetti che, dati gli standard di razza, non presentano caratteristiche esagerate. 

I problemi più frequenti riscontrati nei cani brachicefali sono di tipo respiratorio, è per questo che i cani con il muso schiacciato respirano rumorosamente e russano. Altri problemi possono essere il collasso tracheale, il palato molle (palatoschisi), lacrimazione eccessiva data dalla conformazione anomala delle palpebre entropion (arrovesciamento del margine della palpebre verso il globo oculare) o ectropion (palpebra inferiore troppo lassa che non protegge la congiuntiva oculare), dentatura non corretta che porta a tartaro e gengiviti, 

LA CAUSA DELLA BRACHICEFALIA

La causa della brachicefalia è genetica, alcune razze hanno nel proprio standard di razza determinate caratteristiche fisiche, come il boxer o il bulldog.

AVVERTENZE

I cani che presentano questa caratteristica del cranio, a cui aggiungiamo narici strette e deviazione della laringe, possono essere soggetti più facilmente a colpo di calore, a rischi durante un'anestesia o durante i viaggi lunghi.

Con cani brachicefali occorre tenere sotto controllo l'alimentazione poichè tendono ad avere difficoltà nel deglutire ed ingeriscono molta aria, che potrebbe portare a polmonite da aspirazione. L'alimentazione va tenuta sotto controllo anche dal punto di vista della quantità e della qualità per evitare condizioni di obesità che andrebbero a peggiorare le condizioni respiratorie del cane.

Per quanto riguarda l'esercizio fisico occorre fare attenzione che non sia troppo esagerato, la difficoltà di respirazione rende pesante anche una piccola corsa, si sconsigliano le ore troppo calde per far uscire cani brachicefali anche per evitare un colpo di calore. A causa della loro struttura fisica, i cani brachicefali ansimano in modo poco efficiente, questo è un problema nello scambio di calore quando le temperature dell'ambiente circostante sono elevate.

Ecco le immagini di alcune razze di cane con cranio brachicefalo

 Bouledogue francese 

  Boxer                                

 Carlino 

  Pechinese

                                                                                      

Le informazioni contenute nell'articolo non devono sostituire il rapporto medico-paziente, si raccomanda di chiedere il parere del medico veterinario prima di mettere in pratica qualsiasi indicazione riportata.

Fonte immagini: Google

Noi guardiamo avanti.
Oggi ennesimo controllo, negli ultimi 3 mesi e mezzo abbiamo passato più tempo negli ambulatori veterinari che a casa!
Questo è il percorso dei cani affetti da patologie genetiche. Ma questo è anche il percorso dei cani fortunati, di quelli che capitano nelle mani giuste, le mani di chi si assume appieno le responsabilità di una scelta, seppur non fortunata.
Vorrei poter farvi capire la mia ansia prima di ogni verdetto medico.
Vorrei spiegarvi, se solo ci riuscissi, il peso schiacciante del silenzio durante le lunghe attese prima dei risultati.
Risultati: c'è che li aspetta in un ring, e c'è chi li aspetta dietro una sala operatoria.
C'è chi festeggia su un podio, e c'è chi lo fa sciogliendosi in lacrime davanti al camice macchiato di sangue di un professionista che ti dice che è andato tutto bene...


Mio piccolo grande guerriero, ho mantenuto la mia promessa: puoi tornare a correre felice!
Perdonami per questi lunghi mesi di prigionia forzata, è stato il prezzo da pagare per riscattare la tua libertà.

 

La foto ci è stata donata da Sonia

Per leggere le altre puntate della serie "Vivere con un cucciolo di dobermann", clicca qui

Divani&Divani by Natuzzi lanciano la nuova linea adatta alle famiglie con bambini ed animali.

La collezione Kids&Pets si compone di oltre cinquanta modelli di divani rivestiti con l'innovativo tessuto AcquaComfort, antimacchia, antigraffio, antirottura ed antistatico. La tecnologia utilizzata per la creazione di questa nuova collezione consiste in un trattamento che ricopre le fibre con uno strato molecolare invisibile che non permette allo sporco di penetrare nel tessuto. I divani della collezione Kids&Pets sono lavabili con acqua, il particolare rivestimento impedisce anche alle unghie di cani e gatti di penetrare nel tessuto, creando strappi. Il tessuto è antistatico quindi impedisce l'accumulo di peli degli animali e non contiene sostanze nocive per animali e bambini.

Acquistando un divano della serie Kids&Pets si farà anche del bene, infatti si adotterà a distanza un trovatello dell'Enpa, si potranno fornire cure a 21 quattrozampe per un anno intero.

Insieme al divano si avrà in regalo un minidivano Cuccioloso per i nostri cani o gatti (dimensioni: L85xP55xA38 cm).

Per avere maggiori informazioni clicca qui: Kids&Pets Divani&Divani by Natuzzi 

 

Fonte foto: Divani&Divani.it

 

 

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