Aprile 20, 2024

Siena. Un aiuto concreto per i gatti e i cani in difficoltà che si trovano in alcune strutture dei territori della Toscana, dell’Umbria e dell’Alto Lazio. È quello che darà Etruria Retail grazie a una serie di iniziative in programma nel mese di agosto.  

20mila pasti per cani e gatti. Il primo progetto nasce dalla collaborazione tra il gruppo leader della grande distribuzione dell’Italia Centrale e Almo Nature, azienda specializzata negli alimenti per animali e da sempre impegnata nella tutela e difesa degli animali, al 100% di proprietà della Fondazione Capellino che ha come finalità la salvaguardia della biodiversità. Etruria Retail e Almo Nature doneranno 20mila pasti, 10mila ciascuno, a strutture del territorio che ospitano gatti e cani. 

Un piccolo gesto può fare la differenza. La seconda iniziativa, dal titolo “La ciotola è servita”, coinvolge direttamente i clienti dei supermercati a marchio Carrefour della rete di Etruria Retail e si svolge in collaborazione con l’Ente Nazionale Protezione Animali (ENPA). Dal 17 al 27 agosto prossimi, nei punti vendita aderenti, sarà possibile acquistare e donare un prodotto pet, lasciandolo nel carrello dedicato all’iniziativa all’uscita del punto vendita. I volontari dell’ENPA si occuperanno di distribuire gli alimenti per cani e gatti raccolti nelle strutture del territorio.

“Il tema del benessere degli animali, così come quello della vicinanza al territorio – afferma Paolo Corridori, responsabile marketing di Etruria Retail – è per noi un valore centrale. Con queste iniziative, portate avanti insieme ad Almo Nature e Fondazione Capellino in collaborazione con ENPA, vogliamo sottolineare quanto sia importante prendersi cura degli animali in difficoltà. Spesso – conclude Corridori – anche piccoli gesti possono dare un aiuto concreto”. 

“Con questo progetto al fianco di Etruria Retail ed ENPA, con orgoglio ci schieriamo, ancora una volta, in prima linea e con concretezza, nella difesa del benessere e dei diritti dei nostri compagni animali – dichiara Pier Giovanni Capellino, fondatore di Almo Nature e Presidente della Fondazione Capellino – Almo Nature è, infatti, già da tempo attiva in Italia e all’estero anche attraverso il progetto Companion for Life che ha l’obiettivo di superare la cultura dell’abbandono favorendo, attraverso #AdoptMe, le adozioni con donazioni di alimenti in situazioni di particolare difficoltà, e lavorando, con #RespectMe, a una nuova normativa europea per inserire cani e gatti nello Stato di Famiglia”.

Almo Nature, il brand di pet food attivista interamente di proprietà della Fondazione Capellino, incarna il modello della Reintegration Economy per cui tutti i ricavi dell’azienda, dedotti costi e tasse, vengono destinati alla tutela della biodiversità, a cui la fondazione si dedica e lavora.

 

 

Comunicato stampa 

Elettra Pr
Ludovica Solfanelli
Account Executive

 

Photo: Alessandro Grandoni

 

Si parla spesso delle compresse antiparassitarie, di cosa si tratta esattamente? Quando sono utili? Proviamo a fare chiarezza.
 
Gli antiparassitari in compresse uccidono pulci e zecche, ma alcuni tipi anche zanzare, flebotomi, acari ecc. solamente dopo che queste abbiano punto il cane, entrando in contatto con il principio attivo assorbito nel sangue e distribuito a tutti gli organi dopo la somministrazione della compressa. 
Le compresse antiparassitarie quindi, non hanno effetto repellente poichè è necessario che il parassita compia il pasto di sangue affinché il prodotto abbia effetto. L'effetto è quasi immediato e questo fa sì che pulci, zecche e altri parassiti non abbiano modo di riprodursi.
 
Ci sono diversi tipi di pasticche antiparassitarie, a seconda del principio attivo sono indicate solo per il trattamento delle infestazioni da pulci e zecche, o anche per quello della scabbia demodectica e sarcoptica (provocata da due tipi di acaro), per la prevenzione della filariosi cardiopolmonare (causata da un nematode trasmesso dalle zanzare), oppure per il trattamento dei nematodi intestinali.
 
Le compresse antiparassitarie sono masticabili e possono essere somministrate ai cani a partire dalle 8 settimane di vita. Il cane che ha assunto la compressa può tranquillamente fare il bagno senza attendere che la compressa faccia effetto, come accade con la somministrazione delle pipette antiparassitarie.
 
Le pasticche antiparassitarie più conosciute sono:
 
Nexgard Spectra i cui principi attivi sono: afoxolaner e milbemicina ossima. E' un medicinale veterinario indicato per il trattamento delle infestazioni da pulci e zecche nonché della scabbia demodectica e sarcoptica, quando è necessaria anche la prevenzione della filariosi cardiopolmonare, della strongilosi polmonare, dei nematodi oculari e/o per il trattamento dell’infestazione da nematodi intestinali (anchilostomi, ascaridi e tricocefali).
Nexgard Spectra è disponibile sotto forma di compresse masticabili in cinque diversi dosaggi, da utilizzare in cani di diverso peso. Il medicinale può essere ottenuto soltanto con prescrizione medica
I principi attivi di Nexgard Spectra agiscono interferendo con le modalità di trasmissione dei segnali tra le cellule nervose (neurotrasmissione) nel sistema nervoso dei parassiti, con conseguente paralisi e morte degli stessi.
Afoxolaner agisce come “ectoparassiticida”, ossia uccide i parassiti, tra cui pulci, zecche e acari, che vivono sulla pelle o nel pelo degli animali. Per entrare in contatto con afoxolaner, pulci e zecche devono attaccarsi alla cute e cominciare a nutrirsi del sangue del cane. Afoxolaner uccide le pulci prima che possano deporre le uova e quindi contribuisce a ridurre la contaminazione dell’ambiente in cui vivono i cani.
Milbemicina ossima agisce come “endoparassiticida”, ossia uccide i parassiti, come i nematodi, che vivono all’interno dell’organismo dell’animale.
 
Frontpro ha come principio attivo l'afoxolaner. E' un medicinale veterinario indicato per il trattamento delle infestazioni da pulci e da zecche fino ad un mese. Non è necessaria la prescrizione medica per acquistarlo.
Anche per il Frontpro, le pulci e le zecche per potere essere esposte al principio attivo devono attaccarsi all’ospite ed iniziare il pasto di sangue. Le pulci sono eliminate entro 8 ore dalla somministrazione, le zecche entro 48 ore. Anche in questo caso il prodotto elimina le pulci prima che producano le uova prevenendo quindi la contaminazione della casa.
Il medicinale è disponibile in compresse masticabili, al sapore di manzo, per cani 2-4 Kg (11 mg); > 4-10 kg (28 mg); > 10-25 kg (68 mg) e > 25-50 kg (136 mg).
 
   
 
Bravecto contiene il principio attivo fluralaner. E' un medicinale veterinario usato per il trattamento delle infestazioni parassitarie in cani e gatti, nello specifico: per il trattamento delle infestazioni da pulci e zecche, nell’ambito del trattamento della dermatite allergica da pulci, per il trattamento della rogna demodettica e sarcoptica, per la riduzione del rischio di infezione da parassita Babesia canis canis trasmessa da zecche Dermacentor reticulatus nei cani e per il trattamento delle infestazioni da acari dell’orecchio nei gatti. Bravecto può essere ottenuto soltanto con prescrizione medica.
E' disponibile sia in compresse masticabili che in pipette. A seconda del tipo di trattamento, il medicinale verrà somministrato in tempi e modalità diverse. 
Anche Bravecto, come gli altri antiparassitari presi in esame, uccide i parassiti che vivono sulla pelle o nel pelo, o nelle orecchie di cani e gatti, solamente dopo che si sono nutriti del sangue dell'animale. Le pulci vengono eliminate entro 8 ore e le zecche entro 12-48 ore nei cani. Nei gatti, Bravecto uccide le pulci entro 12 ore e le zecche entro 48 ore.
 
 
 
 
Le informazioni contenute nell'articolo non devono sostituire il rapporto medico-paziente, si raccomanda di chiedere il parere del medico veterinario prima di mettere in pratica qualsiasi indicazione riportata.
 
 
 

"Il capobranco sei tu" scritto dal famoso dog trainer americano, Cesar Millan, è uno di quei libri che avevo nella libreria da tanti anni, ma che non ho mai avuto modo di leggere a mente libera.

Millan è stato additato molto spesso di essere un maltrattatore di cani, e da ignorante in materia quale ero, vedendo i video e guardando alcuni servizi televisivi, ho sempre avuto una brutta opinione su di lui, Come avrei potuto avvicinarmi ai suoi libri con la mente libera da giudizi e aperta ai suoi pensieri? Non potevo.

Infatti questo (ed altri libri) è rimasto fermo lì per anni, a guardarmi ogni volta che passavo davanti la libreria. Poi un giorno ho deciso di resettare la mia mente e approcciare a questo libro senza giudizi preesistenti e mi sono accorta di aver sbagliato. Ho giudicato qualcuno per ciò che si dice di lui, non per quello che pensa, scrive o dice. 

Se solo le persone che lo odiano potessero leggere i suoi libri, senza sapere chi è l'autore, sono certa avrebbero un'idea diversissima di lui e del suo "metodo".

In questo libro Millan descrive il suo lavoro con i cani abbandonati ed aggressivi che porta avanti da circa venti anni. Nel suo centro, il Dog Psycology Center di Los Angeles, possiede un branco di circa 60 cani (a volte di più, a volte di meno). Con gli anni e con una sensibilità innata, ha collaudato il "metodo Millan"con il quale ha rieducato cani prossimi alla soppressione, perché negli USA i cani aggressivi o che sono nei canili da troppo tempo, vengono ciclicamente soppressi. 

Millan riassume il suo "metodo" in tre passi: esercizio, disciplina e affetto, rigorosamente in quest'ordine.

Non sono necessarie specifiche tecniche di addestramento (lui stesso non si definisce un addestratore), occorre imparare ad esercitare l'energia calmo-assertiva. Questo tipo di energia esiste in natura ed è propria del capobranco di qualsiasi specie, Millan spiega con esempi concreti di cosa si tratta, perché gli animali, tranne l'uomo, sono portati a seguire un leader calmo-assertivo ed equilibrato. 

Riuscendo a far uscire la nostra energia calmo-assertiva e trovando in noi un equilibrio emotivo (cosa più facile a dirsi che a farsi!) riusciremo ad essere degli ottimi padroni per i nostri cani, oltre ad avere risvolti positivi anche nella vita quotidiana. 

Nel libro Millan fa riferimento a ricerche scientifiche, a libri di psicologia più o meno famosi in cui si parla dell'energia umana e dell'universo. E' un libro che mi ha insegnato moltissimo e non solo sui cani, ma soprattutto su me stessa.

Se si è pronti a cambiare vita, questo libro deve essere letto, sia che si possieda un cane o meno!

 

Cesar Millan nasce a Culiacàn (Messico) nel 1969, trascorse la sua infanzia e gioventù nel ranch del nonno dove acquisisce una profonda conoscenza del comportamento animale in generale, canino in particolare. Furono il nonno ed il padre a trasmettergli l'amore per gli animali e la natura, nel libro "L'uomo che parla ai cani" un'ampia parte è dedicata alla sua vita, ringrazia soprattutto il nonno, Teodoro Millàn Angulo, per averli insegnato a non agire mai in contrasto con madre natura, cosa che Millan non fa mai. In Messico arrivavano le serie tv come Lassie e Rin Tin Tin, e furono proprio queste a far crescere in Millan la voglia di diventare il miglior addestratore di Hollywood, professione che non ha mai praticato visto che, arrivato negli USA, è diventato il miglior esperto di comportamento canino.

Autore di molti libri e protagonista del reality "Dog Whisperer - Uno psicologo da cani", ha aperto in California il Dog Psycology Center, in cui recupera, e spesso adotta, i cani problematici per poi cercargli una famiglia. I cani particolarmente difficili li adotta ed entrano a far parte del suo numeroso branco con il quale aiuta altri cani problematici ad essere recuperati.

Nel 2007 ha fondato una associazione no-profit, la Millan Foundation, la cui missione è la riabilitazione e il soccorso di cani abbandonati e maltrattati e favorire le relazioni tra cani e persone. Millan finanzia anche programmi di castrazione e sterilizzazione al fine di ridurne o eliminarne la sovrappopolazione.

I libri sono scritti a quattro mani insieme a Melissa Jo Peltier, produttrice e autrice di molti programmi televisivi, tra cui Dog Whisperer.

Gli altri libri di Cesar Millan sono: "Come rendere felice il proprio cane", "Come allevare il cane perfetto", "L'uomo che parla ai cani", "Uno di famiglia", "L'arte di vivere il branco"

    

 

Tante sono state le frasi interessanti e che mi hanno colpito di questo libro, ho scelto questa perchè riguarda esclusivamente i cani, oggetto del mio sito internet: "I cani vivendo nell'universo del "noi", vi osservano sempre ed elaborano i vostri segnali nella speranza di avere indicazioni su come comportarsi. Quando mandiamo ai cani segnali incoerenti, creiamo in loro instabilità". (p.53)

 

Se questo sito vi piace e volete darmi una mano nell'aggiornamento costante, acquistate i libri dai link qui sopra! Grazie.

Ieri, 3 aprile, l'Istituto Superiore della Sanità ha fatto sapere, attraverso Umberto Agrimi. direttore del Dipartimento sicurezza alimentare, nutrizione e sanità pubblica veterinaria, che gli animali da compagnia non diffondono il Coronavirus, queste le parole del direttore Agrimi: "Non esiste alcuna evidenza che gli animali domestici giochino un ruolo nella diffusione di SARS-CoV-2 che riconosce, invece, nel contagio interumano la via principale di trasmissione. Tuttavia, poiché la sorveglianza veterinaria e gli studi sperimentali suggeriscono che gli animali domestici siano, occasionalmente, suscettibili a SARS-CoV-2, è importante proteggere gli animali di pazienti affetti da COVID-19, limitando la loro esposizione".

Anzi, gli studi che stanno portando avanti hanno evidenziato come gli animali domestici siano suscettibili al virus e possono essere contagiati dall'uomo. Sempre nel documento redatto per l'ISS si legge come "su 800 mila casi confermati nel mondo di COVID-19 nell’uomo, sono solamente 4 i casi documentati di positività da SARS-CoV-2 negli animali da compagnia: due cani e un gatto ad Hong Kong e un gatto in Belgio. In tutti i casi, all'origine dell'infezione negli animali vi sarebbe la malattia dei loro proprietari, tutti affetti da COVID-19".

I dati a disposizione non sono tantissimi, ma suggeriscono che l'esposizione degli animali a SARS-CoV-2 possa dare luogo ad infezioni asintomatiche oppure alla manifestazione della malattia

Nei due cani e nel gatto di Hong Kong l'infezione si è evoluta in forma asintomatica, mentre nel gatto del Belgio si è sviluppata con sintomi che hanno portato vomito, anoressia, difficoltà respiratorie, dissenteria e tosse. Il gatto è migliorato spontaneamente dopo nove giorni dal presentarsi della malattia.

Agrimi sottolinea come "in tutti e 4 i casi descritti, gli accertamenti diagnostici sono stati condotti mediante tecniche molecolari e, al momento, non sono disponibili dati di isolamento virale, utili a definire con maggiore certezza lo stato di infezione".

L'ISS ribadisce come non esista nessuna evidenza scientifica che possa affermare che cani e gatti diffondano il virus, ma che in quei quattro casi sono stati vittime incolpevoli. Proprio la possibilità che gli animali domestici possano contrarre l'infezione pone domande sulla loro gestione qualora il proprietario sia affetto da COVID-19. Per ora le raccomandazioni sono quelle di adottare comportamenti che riducano al minimo l'esposizione degli animali al contagio, evitando contatti con il paziente.

Queste informazioni sono divulgate dall'Istituto Superiore di Sanità, ma sono relative alle conoscenze che sia hanno fino ad oggi sul virus SARS-CoV-2, quindi sono in rapida evoluzione. 

 

Per leggere il documento completo clicca qui 

I cani migliorano la vita

Febbraio 21, 2020

Molti studi sono stati fatti sui benefici che gli animali domestici, ed in particolar modo i cani, abbiano sulla vita delle persone.

Gli ultimi studi rivelano come il possedere un cane diminuisca i rischi di una morte per malattie cardiovascolari e come chi ha avuto un infarto o un ictus abbia il 31% in più di possibilità di vita se possiede un cane. 

Gli studi condotti in Svezia, e i successivi del 2019 pubblicati sul giornale dell'American Heart Association "Circulation", sono stati effettuati su uomini e donne di età compresa tra i 40 e gli 80 anni per dodici anni. Le cartelle cliniche di queste persone sono state tenute sotto controllo, ed è risultato che le persone che possedevano un cane e vivevano da sole avevano ridotto del 36% il rischio di morte per malattie cardiovascolari rispetto alle persone sole che non possedevano un cane. 

Anche gli studi condotti da Erika Friedmann, e pubblicati sulla rivista "Science", hanno condotto agli stessi risultati: le persone anziane operate alle coronarie, ma che vivono con un cane hanno dimostrato una sopravvivenza del 40% maggiore rispetto al gruppo di controllo con le stesse caratteristiche, ma che non possiedono un cane. 

La vicinanza di un cane aumenta i livelli di ossitocina, l'ormone del benessere. Questo ormone è importante poiché diminuisce la pressione sanguigna, la frequenza cardiaca, aumenta la funzione immunitaria e la tolleranza al dolore, migliora le capacità sociali, diminuisce lo stress, la rabbia e la depressione. La diminuzione dello stress è dovuta al fatto che l'ossitocina diminuisce il cortisolo, l'ormone dello stress.

Altri studi sono stati condotti proprio sulla funzione immunitaria che hanno i cani: vivere con un cane, o un gatto, durante il primo anno di vita del bambino riduce la possibilità di avere allergie agli animali domestici e riduce il rischio di asma. Secondo lo studio pubblicato sul Journal of Allergy and Clinical Immunology, i neonati che vivono con i gatti ed i cani hanno minori rischio di asma, bronchiolite e polmonite infantili.

Inoltre, i cani aiutano a mantenersi in forma, lo studio finanziato dal National Institute of Health su oltre 2.000 adulti ha rivelato che le persone che passeggiano regolarmente con i proprio cani, detti "dog-walking", fanno molto più esercizio fisico di chi un cane non lo possiede, mentre le persone tra i 71 e gli 82 anni che possiedono un cane, camminano più velocemente, sono più agili e attivi rispetto ai coetanei senza cane. 

Per concludere, i cani aiutano anche nelle relazioni sociali, prendersi cura di un cane comporta delle azioni quotidiane che si legano ai processi di relazione, socializzazione e benessere emotivo. Anche in questo campo sono stati condotti degli studi che confermano come le persone con un cane ricevono più sorrisi ed interazioni con i passanti rispetto a chi non lo possiede.

Esperimenti di questo tipo potremmo eseguirli anche noi, durante la nostra quotidianità, facendo caso al numero di interazioni che abbiamo quando usciamo senza il nostro fedele amico a 4 zampe, e quando siamo in sua compagnia. I risultati vi stupiranno!

  

 

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