Dicembre 03, 2024

Gli sport acquatici cinofili sono molti e, oltre che divertenti da svolgere con il proprio cane, sono anche utili per la forma fisica dell'animale e possono essere praticati da tutti i cani, senza distinzione di razza, taglia ed età.

C'è differenza tra gli sport acquatici finalizzati alla competizione sportiva e l'allenamento e formazione di unità da soccorso acquatico, di cui parleremo in un altro articolo.

SPORT ACQUATICI E REGOLAMENTI SPORTIVI

Gli sport acquatici sono stati importati dall'America agli inizi degli anni 2000 e con l'aumentare delle strutture cinofile sportive con piscina, si è reso necessario l'ampliamento delle discipline sportive acquatiche.

Il più famoso campionato di discipline sportive al mondo è la DockDogs, che nasce in America nel 2004, si compone di tre discipline: 

BIG AIR - La competizione più popolare in cui il cane ed il conduttore gareggiano contro gli altri binomi su chi effettuerà il salto più lungo. Ogni binomio ha 60 secondi da quando sale in pedana per effettuare il salto in piscina, il conduttore dovrà essere in sintonia conil proprio cane e capace di fomentarlo abbastanza per fargli fare il salto più lungo. Il giudice valuterà i salti elettronicamente attraverso la tecnologia video digitale stop-action. Vincerà chi avrà effettuato il salto più lungo.

EXTREME VERTICAL - La seconda competizione, nata in America nel 2005, qui si tratta di far realizzare al cane il salto in alto più lungo, anche in questo caso la sintonia del binomio e la capacità del conduttore di spronare il proprio cane sono l'asso nella manica per una bella prestazione. Il cane che salta il alto dovrà cercare di afferrare un manicotto posto in alto, appeso ad un braccio estendibile e posizionato a circa 2 metri dal bordo della pedana. Il manicotto verrà spostato in alto di 5 cm ogni round, fino a quando il cane in gara non riesce a prenderlo.

SPEED RETRIEVE - E' la competizione più recente, introdotta nel 2008, ha a che fare con la velocità del cane nel nuotare in una piscina di circa 12 metri, afferrare l'oggetto designato DockDogs ® da un braccio estendibile e tornare indietro. Vince il cane che impiega meno tempo per fare il percorso. 

Speed Water

In Italia oltre la DockDogs, importata da un paio di anni, gli altri circuiti che hanno un regolamento sportivo per questo tipo di sport sono Csen (Swim Dog Sport) e Fisc (Water Games). Alcune delle discipline sono simili a quelle della competizione DockDogs, altre sono state pensate dagli istruttori di questi circuiti. 

Le discipline acquatiche sono rivolte a tutti i cani, meticci, di razza, anziani o cuccioli (a partire dai 6 mesi), l'importante è che siano in salute o non mostrino segni di dolore o disagio. Non sono ammessi alle prove cani in convalescenza, femmine in allattamento o in calore, cani affetti da malattie infettive o contagiose.

L'obiettivo di questi sport è quello di rafforzare o creare il rapporto uomo-cane attraverso il lavoro e la collaborazione, rispettando sempre il benessere psicofisico del cane e le sue attitudini naturali.

Vediamo nello specifico le discipline, cliccando su ogni disciplina potrete leggerne il regolamento completo.

Gli Swim Dog Sport di CSEN  sono formati da 3 discipline cinofile acquatiche:

FREESTYLE - E' un percorso in acqua che a seconda della categoria di appartenenza, prevede da un minimo di 10, ad un massimo di 18 ostacoli. Il binomio deve superare tutti gli ostacoli senza commettere errori e nel minor tempo possibile. Il giudice sceglie il percorso, la distanza tra gli ostacoli ed il tempo massimo del percorso, a seconda di come verranno posizionati gli ostacoli si determina la difficoltà del percorso. Se il binomio commette un errore dovrà ripetere l'ultimo esercizio fino a quando non lo esegue correttamente. Se si raggiungono 4 penalità il binomio viene eliminato.

SPEEDWATER -  Anche questa disciplina prevede un percorso con un minimo di 10 ed un massimo di 18 ostacoli che il giudice può posizionare a suo piacimento all'interno della piscina. Anche in questo caso il binomio dovrà percorrere il percorso senza commettere errori e nel minor tempo possibile, ma a differenza del freestyle, qui il cane dovrà raccogliere un oggetto, posto da un Operatore Sport Acquatico (OSA) alla fine del percorso (oppure consegnato al conduttore in classe debuttanti) e riportarlo verso la rampa fino al superamento del bordo linea. Anche qui, se il cane non supera l'ostacolo, questo dovrà essere ripetuto fino al superamento, pena l'esclusione dalla gara. Gli oggetti che dovranno essere riportati possono essere: palline galleggianti o riportelli galleggianti, tutti senza cordino.

SPLASHDOG - Questa è la disciplina del salto in lungo, il cane, al segnale del conduttore, dovrà effettuare un tuffo in piscina e cercare di "atterrare" il più lontano possibile. Il giudice dovrà valutare la distanza percorsa dal cane durante il tuffo prendendo in considerazione i metri effettuati tra il bordo della pedana ed il posteriore del cane (escluse zampe e coda). La piscina dovrà avere almeno un barra metrica sul lato lungo. Ogni binomio ha due tuffi a disposizione, per la classifica viene preso in considerazione il più lingo tra i due, solo in caso di parità si prenderà in considerazione anche il secondo tuffo. Il conduttore può richiedere che il cane sia trattenuto da un OSA oppure se il cane salta libero o in resta. Il tuffo è nullo se il cane salta prima del comando di salto. Da quando il giudice fischia, il binomio avrà 30 secondi per eseguire il tuffo. Per fomentare il cane e farlo saltare in acqua si può usare qualsiasi gioco, purché sia galleggiante.

I Water Games della FISC sono composti da tre discipline:

RALLY-O SPLASH - E' una disciplina simile alla Rally-O fatta sul campo, ma in acqua. Il binomio si sposta da un cartello all'altro con il cane che nuota alla sinistra del conduttore ed esegue l'esercizio indicato dal cartello per ripartire verso il successivo. 

FREESTYLE - Anche nei Water Games, il freestyle è un percorso ad ostacoli (da 10 a 18) che il binomio deve superare senza errori. La tipologia di ostacoli e la loro disposizione determina la difficoltà del percorso, questo viene lasciato all'immaginazione del giudice. Il giudice determina anche il tempo massimo di percorrenza del percorso, superato il quale il binomio verrà eliminato. Anche qui devono essere superati gli ostacoli prima di passare all'esercizio successivo, pena l'eliminazione, e si possono raggiungere fino a 4 penalità prima di essere eliminati. VInce chi termina il percorso con il minor numero di errori e nel minor tempo possibile.

SPEEDWATER - Percorso ad ostacoli in acqua (minimo 10, massimo 18) che deve essere superato senza errori e nel minor tempo possibile ma, a differenza del freestyle, qui il cane dovrà recuperare un oggetto posto dall'Aiuto Giudice alla fine del percorso, o dato dal conduttore, e riportarlo verso la rampa fino al superamento del bordo linea. Anche in questo caso il giudice decide la disposizione degli ostacoli ed il numero, oltre al tempo massimo di svolgimento della prova. A seconda della classe di appartenenza l'oggetto verrà posizionato in posti diversi della piscina es. per i debuttanti sarà posto al centro della piscina, nella zona di riporto; la classe 2 avrà due oggetti, uno posto al centro e l'altro sulla destra e così via. Ogni oggetto recuperato vale 5 punti, ridotti se il cane lo perde dalla bocca. Si viene eliminati se il cane non effettua il riporto, o se si supera il tempo massimo. Gli oggetti utilizzati saranno palline o riportelli senza cordino.

Qui il regolamento completo con penalità, criteri di giudizio, gli ostacoli e la loro esecuzione.

 

Questi sport non prevedono delle attrezzature particolari che il conduttore deve acquistare, l'abbigliamento è a discrezione del conduttore, l'unico divieto è di gareggiare in costume. Per quanto riguarda il cane, questo dovrà avere la pettorina e non indossare nessun tipo di collare, neanche quello antiparassitario.

Qui potrete trovare alcune "attrezzature" utili per il binomio:

Pettorina

Palline galleggianti

Tuta impermeabile

 

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COLLARE ELISABETTIANO O ELISABETTA PER CANI: COSA E' 

Il collare elisabettiano è un presidio medico utilizzato per far impedire a cani e gatti di leccarsi le ferite, togliere le medicazioni o i punti di sutura. La forma a tronco di cono e di dimensioni non proporzionate alla testa del cane fanno si che all'animale si impedita qualsiasi manovra che avvicini la bocca al punto da proteggere.

Questo collare prende il nome dalla regina Elisabetta I d'Inghilterra che era solita indossare abiti con delle gorgiere molto ampie.

COME SI METTE IL COLLARE ELISABETTIANO 

Esistono moltissimi tipi di collare elisabettiano, il più economico e comune è quello di plastica dura con una serie di asole che viene fissato al collare fisso. Esistono poi versioni di tessuto rigido, gonfiabili o propilene che vengono posti intorno al collo del cane come fossero un normale collare.

QUANTI TIPI DI COLLARE ELISABETTIANO ESISTONO?

Come detto in precedenza, oggi esistono moltissimi tipi di collare elisabettiano, il più economico è il classico collare di plastica con fascette, che verrà messo intorno al collo del cane e poi fissato tramite delle fascette al collare fisso in base alle dimensioni del collo dell'animale (non deve essere sfilato, ma nemmeno troppo stretto). Questo collare, pur essendo il più semplice ed economico, è quello più scomodo perchè non si piega facilmente e difficilmente il cane può dormire o rilassarsi.

Sempre di plastica, ma più costoso poiché presenta una chiusura a strappo, di più facile uso, il collare di plastica con bordi morbidi. Questo tipo di collare, ed il precedente, sono molto ingombranti e rendono il cane più ansioso poiché l'animale non riesce ad avere un'ampia visibilità, oltre a risultare "strano" per i cani che incontrerà che potrebbero impaurirsi e aggredire l'animale in convalescenza.

 Il collare elisabettiano morbido è più confortevole per il cane costretto ad indossarlo, con questo collare, anche idrorepellente, il cane potrà dormire sonni tranquilli dal momento che si adatta ad ogni movimento.

In commercio possiamo trovare il collare elisabettiano gonfiabile, questo è sicuramente meno ingombrante dei precedenti ed è migliore per chi lo indossa poichè non impedisce la visibilità laterale, oltre ad essere più facile da posizionare.

  

Mentre il collare elisabettiano di stoffa è quello meno fastidioso, ma che potrebbe essere sfilato o rovinato più facilmente, soprattutto dai gatti.

In commercio ci sono tantissimi tipi di collare elisabettiano, nell'articolo abbiamo citato i più utilizzati, ma possiamo trovare modelli diversi anche per colore e forme. Dobbiamo solamente cercare quello più adatto al nostro cane facendoci aiutare anche dal nostro veterinario di fiducia.

COME FAR ACCETTARE IL COLLARE ELISABETTIANO AL CANE

Data la sua mole e il fastidio che provoca all'animale, il collare elisabettiano non è amato da cani e gatti. Se fatto indossare nel modo giusto, l'animale si abituerà presto a questo ingombro. Sicuramente passerà le prime ora a tentare di toglierlo, potrà abbaiare o sbattere contro mobili e muri, ma alla fine lo accetterà senza problemi. 

La pazienza è la virtù che deve essere presente nel padrone di un cane che deve indossare il collare elisabettiano, spesso si educa il cane fin da cucciolo alla conoscenza e l'uso di questo presidio medico, così da poterlo far accettare più facilmente nel caso se ne abbia bisogno. 

Può venirci in aiuto il cibo, magari facendo associare il collare al cibo.

"Il capobranco sei tu" scritto dal famoso dog trainer americano, Cesar Millan, è uno di quei libri che avevo nella libreria da tanti anni, ma che non ho mai avuto modo di leggere a mente libera.

Millan è stato additato molto spesso di essere un maltrattatore di cani, e da ignorante in materia quale ero, vedendo i video e guardando alcuni servizi televisivi, ho sempre avuto una brutta opinione su di lui, Come avrei potuto avvicinarmi ai suoi libri con la mente libera da giudizi e aperta ai suoi pensieri? Non potevo.

Infatti questo (ed altri libri) è rimasto fermo lì per anni, a guardarmi ogni volta che passavo davanti la libreria. Poi un giorno ho deciso di resettare la mia mente e approcciare a questo libro senza giudizi preesistenti e mi sono accorta di aver sbagliato. Ho giudicato qualcuno per ciò che si dice di lui, non per quello che pensa, scrive o dice. 

Se solo le persone che lo odiano potessero leggere i suoi libri, senza sapere chi è l'autore, sono certa avrebbero un'idea diversissima di lui e del suo "metodo".

In questo libro Millan descrive il suo lavoro con i cani abbandonati ed aggressivi che porta avanti da circa venti anni. Nel suo centro, il Dog Psycology Center di Los Angeles, possiede un branco di circa 60 cani (a volte di più, a volte di meno). Con gli anni e con una sensibilità innata, ha collaudato il "metodo Millan"con il quale ha rieducato cani prossimi alla soppressione, perché negli USA i cani aggressivi o che sono nei canili da troppo tempo, vengono ciclicamente soppressi. 

Millan riassume il suo "metodo" in tre passi: esercizio, disciplina e affetto, rigorosamente in quest'ordine.

Non sono necessarie specifiche tecniche di addestramento (lui stesso non si definisce un addestratore), occorre imparare ad esercitare l'energia calmo-assertiva. Questo tipo di energia esiste in natura ed è propria del capobranco di qualsiasi specie, Millan spiega con esempi concreti di cosa si tratta, perché gli animali, tranne l'uomo, sono portati a seguire un leader calmo-assertivo ed equilibrato. 

Riuscendo a far uscire la nostra energia calmo-assertiva e trovando in noi un equilibrio emotivo (cosa più facile a dirsi che a farsi!) riusciremo ad essere degli ottimi padroni per i nostri cani, oltre ad avere risvolti positivi anche nella vita quotidiana. 

Nel libro Millan fa riferimento a ricerche scientifiche, a libri di psicologia più o meno famosi in cui si parla dell'energia umana e dell'universo. E' un libro che mi ha insegnato moltissimo e non solo sui cani, ma soprattutto su me stessa.

Se si è pronti a cambiare vita, questo libro deve essere letto, sia che si possieda un cane o meno!

 

Cesar Millan nasce a Culiacàn (Messico) nel 1969, trascorse la sua infanzia e gioventù nel ranch del nonno dove acquisisce una profonda conoscenza del comportamento animale in generale, canino in particolare. Furono il nonno ed il padre a trasmettergli l'amore per gli animali e la natura, nel libro "L'uomo che parla ai cani" un'ampia parte è dedicata alla sua vita, ringrazia soprattutto il nonno, Teodoro Millàn Angulo, per averli insegnato a non agire mai in contrasto con madre natura, cosa che Millan non fa mai. In Messico arrivavano le serie tv come Lassie e Rin Tin Tin, e furono proprio queste a far crescere in Millan la voglia di diventare il miglior addestratore di Hollywood, professione che non ha mai praticato visto che, arrivato negli USA, è diventato il miglior esperto di comportamento canino.

Autore di molti libri e protagonista del reality "Dog Whisperer - Uno psicologo da cani", ha aperto in California il Dog Psycology Center, in cui recupera, e spesso adotta, i cani problematici per poi cercargli una famiglia. I cani particolarmente difficili li adotta ed entrano a far parte del suo numeroso branco con il quale aiuta altri cani problematici ad essere recuperati.

Nel 2007 ha fondato una associazione no-profit, la Millan Foundation, la cui missione è la riabilitazione e il soccorso di cani abbandonati e maltrattati e favorire le relazioni tra cani e persone. Millan finanzia anche programmi di castrazione e sterilizzazione al fine di ridurne o eliminarne la sovrappopolazione.

I libri sono scritti a quattro mani insieme a Melissa Jo Peltier, produttrice e autrice di molti programmi televisivi, tra cui Dog Whisperer.

Gli altri libri di Cesar Millan sono: "Come rendere felice il proprio cane", "Come allevare il cane perfetto", "L'uomo che parla ai cani", "Uno di famiglia", "L'arte di vivere il branco"

    

 

Tante sono state le frasi interessanti e che mi hanno colpito di questo libro, ho scelto questa perchè riguarda esclusivamente i cani, oggetto del mio sito internet: "I cani vivendo nell'universo del "noi", vi osservano sempre ed elaborano i vostri segnali nella speranza di avere indicazioni su come comportarsi. Quando mandiamo ai cani segnali incoerenti, creiamo in loro instabilità". (p.53)

 

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La poesia di Trilussa sul gatto ed il cane. In fondo all'articolo troverete il video della poesia recitata da Aldo Fabrizi.

 

ER GATTO E ER CANE

Un Gatto Soriano 

diceva a un Barbone:

"Nun porto rispetto

nemmeno ar padrone

perchè all'occasione

je sgraffio la mano;

ma tu che lo lecchi

te becchi le botte:

te mena, te sfotte, 

te mette in catena

còr muso rinchiuso

e un cerchio còr bollo

sull'osso der collo.

Secondo la moda

te taja li ricci,

te spunta la coda...

Che belli capricci!

Io, guarda: so un Gatto, 

sò un ladro, lo dico:

ma a me nun s'azzarda

de famme 'ste cose..."

- Er Cane rispose:

"Ma io... je so amico!"

 

I cani migliorano la vita

Febbraio 21, 2020

Molti studi sono stati fatti sui benefici che gli animali domestici, ed in particolar modo i cani, abbiano sulla vita delle persone.

Gli ultimi studi rivelano come il possedere un cane diminuisca i rischi di una morte per malattie cardiovascolari e come chi ha avuto un infarto o un ictus abbia il 31% in più di possibilità di vita se possiede un cane. 

Gli studi condotti in Svezia, e i successivi del 2019 pubblicati sul giornale dell'American Heart Association "Circulation", sono stati effettuati su uomini e donne di età compresa tra i 40 e gli 80 anni per dodici anni. Le cartelle cliniche di queste persone sono state tenute sotto controllo, ed è risultato che le persone che possedevano un cane e vivevano da sole avevano ridotto del 36% il rischio di morte per malattie cardiovascolari rispetto alle persone sole che non possedevano un cane. 

Anche gli studi condotti da Erika Friedmann, e pubblicati sulla rivista "Science", hanno condotto agli stessi risultati: le persone anziane operate alle coronarie, ma che vivono con un cane hanno dimostrato una sopravvivenza del 40% maggiore rispetto al gruppo di controllo con le stesse caratteristiche, ma che non possiedono un cane. 

La vicinanza di un cane aumenta i livelli di ossitocina, l'ormone del benessere. Questo ormone è importante poiché diminuisce la pressione sanguigna, la frequenza cardiaca, aumenta la funzione immunitaria e la tolleranza al dolore, migliora le capacità sociali, diminuisce lo stress, la rabbia e la depressione. La diminuzione dello stress è dovuta al fatto che l'ossitocina diminuisce il cortisolo, l'ormone dello stress.

Altri studi sono stati condotti proprio sulla funzione immunitaria che hanno i cani: vivere con un cane, o un gatto, durante il primo anno di vita del bambino riduce la possibilità di avere allergie agli animali domestici e riduce il rischio di asma. Secondo lo studio pubblicato sul Journal of Allergy and Clinical Immunology, i neonati che vivono con i gatti ed i cani hanno minori rischio di asma, bronchiolite e polmonite infantili.

Inoltre, i cani aiutano a mantenersi in forma, lo studio finanziato dal National Institute of Health su oltre 2.000 adulti ha rivelato che le persone che passeggiano regolarmente con i proprio cani, detti "dog-walking", fanno molto più esercizio fisico di chi un cane non lo possiede, mentre le persone tra i 71 e gli 82 anni che possiedono un cane, camminano più velocemente, sono più agili e attivi rispetto ai coetanei senza cane. 

Per concludere, i cani aiutano anche nelle relazioni sociali, prendersi cura di un cane comporta delle azioni quotidiane che si legano ai processi di relazione, socializzazione e benessere emotivo. Anche in questo campo sono stati condotti degli studi che confermano come le persone con un cane ricevono più sorrisi ed interazioni con i passanti rispetto a chi non lo possiede.

Esperimenti di questo tipo potremmo eseguirli anche noi, durante la nostra quotidianità, facendo caso al numero di interazioni che abbiamo quando usciamo senza il nostro fedele amico a 4 zampe, e quando siamo in sua compagnia. I risultati vi stupiranno!

  

 

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