Aprile 29, 2024

"E l'uomo incontrò il cane" di Konrad Lorenz

By Eleonora Giorgi Ottobre 24, 2018 2825

Konrad Lorenz, padre dell'etologia moderna, in questo libro racconta, magistralmente ed in una lingua comprensibile a tutti, la "caninità" e l'incontro del cane con l'uomo.

Dalle origini ai giorni nostri, il cane viene raccontato e spiegato sia dal punto di vista dello scienziato che ha dato nuovi spunti nello studio del cane, che da quello del narratore che riesce a spiegare con precisione e chiarezza il comportamento canino e a porre i problemi umani sotto una nuova luce.
Nel libro, Lorenz si aiuta narrando episodi a lui stesso accaduti, spiega le origini del cane, il suo rapporto con l'uomo e le forme di intesa, odio, obbedienza e fedeltà che si sono stabilite nel corso dei secoli.
L'etologo offre anche spunti e aiuti per gestire i principali problemi del cane (gestione dei bisogni fisiologici, richiamo ed obbedienza).


Secondo me uno dei libri più interessanti ed attuali, nonostante sia stato scritto negli anni '50, riguardante il nostro amico cane.
Da leggere e tenere sempre a portata di mano.

Konrad Lorenz (1903-1989) zoologo ed etologo austriaco considerato il padre dell'etologia scientifica moderna. Nel 1973 gli viene assegnato il Premio Nobel per la Medicina e la Fisiologia per i suoi studi sul comportamento e sul fenomeno dell'imprinting nelle oche selvatiche. Negli anni dà vita a molti esperimenti e studi sugli animali arrivando ad affermare che: "chiunque conosca intimamente un mammifero superiore, come un cane o una scimmia, e non si convince che tale essere ha sentimenti simili ai suoi, è psichicamente anormale", queste parole sono inserite nel libro Gli animali sono esseri umani di sentimento (1980).

Lorenz scrisse moltissimi altri libri e saggi, i più famosi sono: L'anello re di Salomone (1949), L'aggressività (1962), L'altra faccia dello specchio (1973), L'etologia (1978).

 

Queste alcune citazioni del libro che mi sono piaciute:

"Totalmente sbagliato voler insegnare al cane l'obbedienza per mezzo del castigo, come pure batterlo dopo che ci è scappato durante una passeggiata [...] Con questo sistema non gli si farà mai perdere l'abitudine di scappare , ma tutt'al più quella di tornare indietro, poiché questa è l'azione più vicina nel tempo al castigo". (pag. 41)

"Non esiste una sola razza canina le cui eccellenti qualità psichiche originarie non siano andate totalmente distrutte non appena la razza è diventata di gran moda". (pag 72)

 

Fonte foto: Google

     

 

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Last modified on Lunedì, 11 Novembre 2019 10:16
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