Novembre 29, 2023
Eleonora Giorgi

Eleonora Giorgi

Addestratore Cinofilo Riconosciuto ENCI e FISC

Conduttrice IGP

Mi occupo nello specifico di Educazione Base, Guida alla scelta del Cucciolo, Maintrailing, Puppy Class e Preparazione per i Brevetti

Per tutte le info sul mio percorso e potermi contattare clicca sul link seguente

I cani possono diventare vegetariani o vegani?

Dobbiamo considerare due domande distinte e dare due distinte risposte, partendo però dal presupposto che in ognuno dei due casi stiamo imponendo un'alimentazione innaturale. I cani sono si onnivori, ma non vegetariani o vegani, il cane si nutre sia di vegetali che di carne. L'errore sarebbe pensare che potremmo comunque fornire al cane le stesse sostanze nutritive di cui ha bisogno con una dieta diversa da quella onnivora, questo perchè mangiare carne per il cane non è importante solamente per una questione di nutrimento, ma anche per come è formato il suo apparato digerente, rimasto uguale a quello dei primi canidi e del lupo. Sbagliatissima sarebbe anche la scelta di fornire al cane una dieta esclusivamente a base di carne, anche in questo caso mancherebbero al cane delle sostanze fondamentali che non si trovano nella carne.

L'ideale per i nostri cani sarebbe avere una dieta bilanciata ed equilibrata a base di vegetali e carne (ossa comprese).

A mio parere, voler costringere il proprio animale ad una dieta innaturale va contro le regole del benessere animale di cui ogni essere umano dovrebbe tenere conto, vuol dire non rispettare gli animali per quello che sono solamente per delle nostre scelte etiche o morali.

Nello specifico andiamo a considerare le due diete, vegetariana e vegana.

CANI VEGETARIANI - 

Non esiste una risposta chiara alla domanda se i cani possono vivere a lungo e senza problemi con una dieta vegetariana, la maggior parte dei veterinari non si esprime in merito nè a favore, nè contro questo tipo di dieta, ma consigliano vivamente di NON effettuare cambi di diete senza aver consultato il medico veterinario oppure il nutrizionista, e di effettuare visite ed analisi del sangue periodiche per valutare i livelli di vitamine e verificare eventuali anomalie o carenze. Nel caso si decida di optare per una dieta vegetariana occorre consultare il medico veterinario anche per valutare le quantità e cosa proporre al cane, molte verdure o frutti non fanno bene per l'apparato digerente di Fido (es. pomodori o patate crude). Inoltre, decidere di alimentare il proprio cane con una dieta vegetariana potrebbe comportare dei rischi che vanno valutati attentamente, rischi collegati a mancanza di vitamine o altre sostanze nutritive che provengono da una dieta equilibrata e composta di vegetali e carne.

CANI VEGANI -

Alla domanda se i cani possono diventare vegani è ancor più difficile rispondere, non esiste ancora una letteratura completa e, anche in questo caso, molti veterinari non si esprimono, anche se nella maggior parte dei casi tendono ad evitare di alimentare un cane seguendo una dieta strettamente vegana. I cani hanno bisogno di alcune sostanze che non sono in grado di produrre, come la vitamina D o la taurina. La vitamina D deve essere presente nella dieta del nostro cane, soprattutto la vitamina D3, di origine animale. Il cane può giovare della vitamina D2, di origine vegetale, ma solamente entro certi limiti, è nostro dovere fornirgli il giusto nutrimento. Altra sostanza importantissima per Fido, è la taurina. La taurina è una sostanza chimica acida che si trova nell'organismo di molti animali, uomo compreso, ed in alcuni batteri, ma non esiste nelle piante. La taurina è fondamentale per la regolazione del volume cellulare, i cani non possono produrla da soli senza un apporto adeguato di proteine, la carenza di taurina può provocare seri problemi all'animale (sangue nelle urine, ingrossamento del cuore, dolori addominali). Questa ed altre sostanze sono impossibili da fornire al cane seguendo una dieta senza carne, occorrerà integrare la dieta vegana con delle sostanze chimiche ed integratori alimentari. A questo punto la domanda è: Perchè farlo???

Per concludere, non si ha una risposta chiara sulla possibilità di vita sana e lunga del cane che viene alimentato con una dieta vegetariana o vegana, ci sono i pro ed i contro nel cibare i cani con diete che non siano equilibrate dal giusto apporto di proteine vegetali e animali. 

La scelta migliore potrebbe essere quella di alimentare il cane con una dieta varia senza doverlo sottoporre ad una dieta innaturale per l'animale che è. Non dimentichiamoci che i cani si sono adattati a molte cose con la domesticazione, ma non possiamo chiedergli di adattarsi ad una dieta vegetariana o vegana, perchè non sono "costruiti" per questo tipo di alimentazione, a partire dai denti (molari appuntiti per tranciare la carne e le ossa), le mandibole (che non si muovono come quelle dei ruminanti), fino ad arrivare all'apparato digerente (costituito in modo da digerire alcuni cibi e non altri).

Le informazioni contenute nell'articolo non devono sostituire il rapporto medico-paziente, si raccomanda di chiedere il parere del medico veterinario prima di mettere in pratica qualsiasi indicazione riportata.

Il cane può mangiare le ossa? 

A questa domanda le risposte sono sempre discordanti, c'è chi dice "si", e chi dice "assolutamente no", cerchiamo di capirci qualcosa:

Il cane è carnivoro, adattandosi alla vita umana, ha adattato la sua dieta ed è possibile inserirlo tra gli animali onnivori, ma è un carnivoro ed il suo apparato digerente, a partire dalla bocca, è stato concepito per masticare e digerire le prede cacciate, carne ed ossa comprese! In natura il cane, o il lupo, non disossano la preda per mangiarne solamente la polpa, mangiano tutto, quindi si può affermare che il cane può mangiare ossa, purchè CRUDE. Le ossa cotte sono soggette a scheggiamento, quelle crude no, poichè sono elastiche ed è più difficile che si scheggino (le ossa di pollo cotte sono più facilmente scheggiabili).

I cani hanno un'acidità gastrica elevata, in grado di digerire anche le ossa.

Se decidiamo di voler gratificare il nostro cane con un osso, non dobbiamo dimenticarci che queste devono avere la polpa attaccata, ossia la carne, l'osso polposo è più facile da digerire.

Spesso i padroni di cani hanno mille paure e decidono di non dare ossa al proprio cane, ma possiamo affermare che: il pericolo dell'occlusione intestinale c'è nel momento in cui si esagera con le dosi; il pericolo del soffocamento si evita dando al cane ossa della giusta misura per l'età e la taglia del cane (non possiamo dare ad un bassotto la stessa quantità di ossa che daremmo ad un maremmano, nè gli stessi tipi di osso), ad un cane di taglia piccola, o cucciolo possiamo proporre ossa di quaglia, pollo o coniglio, ad un cane di taglia grande, o abituato a mangiare ossa, possiamo somministrare ossa di agnello.

Se il proprio cane non è abituato a masticare (perché abituato a mangiare cibo troppo umido o piccolo, oppure perché gli è stata inibita la masticazione fin da cucciolo), dobbiamo iniziare proponendo ossa piccole e non troppo dure.

Masticare l'osso fa bene al cane poiché aiuta nella pulizia dei denti, rinforza la mandibola, apportano calcio, oltre ad avere un effetto calmante.

Ovviamente occorre avere buon senso ed informarsi, magari dal proprio medico veterinario, sulle giuste quantità e tipi di ossa  da poter dare al proprio cane.

 

Le informazioni contenute nell'articolo non devono sostituire il rapporto medico-paziente, si raccomanda di chiedere il parere del medico veterinario prima di mettere in pratica qualsiasi indicazione riportata.

 

 

Lionel Messi gioca a palla con il suo cane Hulk, un Douge de Bordeaux entrato nella sua vita nel 2016, il video girato e postato dalla moglie del calciatore argentino, Antonella Roccuzzo, ha totalizzato oltre 3 milioni di visite in pochissime ore.

La sfida a colpi di palleggi e dribbling ha visto vincitore il calciatore, Hulk ha provato più volte a contrastare il padrone, ma senza successo.

Appartenere ad uno dei più grandi e famosi calciatori di tutti i tempi ha i suoi svantaggi quando si vuol giocare a palla!

 

 

 

 

			  

E' morto Kaos, il cane che aiutò nel ritrovamento dei superstiti durante il terremoto del Centro Italia del 2016.

Dal proprio profilo Facebook il proprietario ed addestratore, Fabiamo Ettorre, fa sapere a tutti che Kaos è stato avvelenato nel proprio giardino. a Sant'Eusanio Forconese, vicino L'Aquila.

Il responsabile comunicazione della onlus animalisti Italiani ha affermato, in un'intervista, che si batterà per una legge che vieti il commercio di veleni e fitofarmaci se non dietro presentazione di una ricetta medica che possa essere utile per rintracciare chi li compra. 

L'ultimo saluto di Fabiano Ettorre al suo compagno di vita Kaos può essere letto cliccando qui, sul profilo Facebook di Ettorre, dove potrete vedere anche un breve video di Kaos in azione.

 

Fonte foto: Giornale di Sicilia.it

La Polizia di Stato lancia un video sul proprio account Twitter contro l'abbandono degli animali.

Nel video sono presenti i protagonisti della fiction Rai "l'isola di Pietro", Gianni Morandi, Chiara Baschetti, Michele Rosiello ed il Golden Retriever che interpreta il cane "Mirto". Con il video si punta a contrastare il fenomeno dell'abbandono, non solo di cani e gatti, ma anche di altri animali quali: rettili (tartarughe e serpenti), criceti, furetti e molti altri.

Ecco il video lanciato su Twitter e sul canale YouTube della Polizia di Stato

 

Un appello curioso è stato fatto dalla squadra di calcio londinese, Leyton Orient, tramite il proprio account ufficiale Instagram. Il club londinese, in passato appartenente all'italiano Francesco Becchetti e allenato da Fabio Liverani, ha richiesto la disponibilità dei propri tifosi e dei loro cani maschi per allontanare le volpi dallo stadio, il Breyer Group Stadium

Nelle ultime settimane il campo di calcio è stato preso d'assalto da questi animali e l'unico modo per scoraggiare le gite notturne delle volpi è far passeggiare i cani nel campo.

Nell'appello è richiesta la partecipazione dei tifosi che siano disposti a portare a spasso il proprio cane mattina e sera all'interno dello stadio. Chi volesse intervenire può contattare la casella marketing del club, presente in fondo all'annuncio.

L'annuncio del Leyton Orient ha scatenato l'ilarità del Regno Unito.

Clicca qui per leggere l'annuncio originale.

Un pensiero tremendo mi attraversa la mente all'improvviso: "Ho chiuso la porta di casa quando sono uscita???" 
Mi sforzo di ricordare ma non riesco a visualizzare il momento in cui mi tiro la porta alle spalle prima di salire in auto...
Sono stata io o junior ad uscire per ultima?
Di solito mi volto per assicurarmi che la porta sia ben chiusa perché da tempo la maniglia è un po' difettosa. Niente, amnesia totale!
Cerco il telefono nella borsa e chiamo il vicino di casa. Cinque, sei, sette, otto squilli... Non risponde! Inizio a sudare freddo nonostante all'esterno ci siano 35 gradi...
"Andiamo!" intimo a mio figlio che mi risponde con uno sguardo stupito, "Ma non abbiamo ancora..." "NON DISCUTERE! MUOVITI!" taglio corto trascinandomelo dietro e mollando la spesa sulla cassa dopo aver scavalcato la fila. 
"Torno dopo!" dico alla cassiera allibita dal mio comportamento. Di solito sono molto, molto educata. Non posso, non posso essere stata così stupida mi ripeto mentalmente mentre corro verso l'auto.
"Sali dietro e allacciati la cintura!" junior non tenta neanche più di protestare.
Intanto nella mia testa si dipingono scenari inquietanti: Bowie solo, in mezzo alla strada!
Non uscire, non uscire amore mio! Resta in casa, al sicuro! Provo ad immaginare a come potrebbe comportarsi trovandosi la porta di casa aperta... In passeggiata gli abbiamo insegnato ad immobilizzarsi appena sopraggiunge un'auto, ma solo, da solo cosa potrebbe fare??? Siamo a 4 km da casa, in meno di 5 minuti posso arrivarci. La tentazione di spingere sull'acceleratore è tanta, ma c'è junior con me e non posso permettermi di essere imprudente.
Forse sta correndo correndo sulla tangenziale esterna, o magari si è diretto verso il paese...
Qualcuno lo vedrà, non può passare inosservato! Ma questo non mi tranquillizza affatto: un grande cane incustodito, nero, appartenente ad una razza ritenuta pericolosa... Un cane nero nell'immaginario collettivo è l'incarnazione del male, un dobermann poi! Non ha nemmeno il collare, in casa glielo togliamo per non rovinare il pelo.
Penseranno che sia stato abbandonato!
No, no, no... È troppo bello, capiranno che appartiene a qualcuno, è troppo bello, il pelo lucido, l'aspetto sano e curato...
Però l'estate è una stagione balorda per i cani, essere belli e di razza non ha mai salvato nessuno dal tradimento! Il caldo, il richiamo delle vacanze uccide quei quattro neuroni nel cervello di chi pensa ad un cane come un ostacolo...
"Mamma... che succede?"
"Amore, non sono sicura di aver chiuso la porta di casa... Tu te lo ricordi?"
"BOWIE!!!"
"Sì... però forse mi sto sbagliando..."
Da quanto tempo manchiamo da casa? Forse hanno chiamato i vigili, la Asl... Quelli ci mettono secoli ad arrivare!
15 minuti, 20, non di più. 
Quante cose possono succedere in 20 minuti?
Sei solo un cucciolo, lo capiranno?
Sei diventato un gigante così in fretta, ma sei solo un cucciolo, il mio cucciolo!

La porta è chiusa
Io sto tremando come una foglia al vento.
Io non posso più fare a meno di te.

 

La foto di apertura ci è stata donata da Sonia
 

Per leggere le altre puntate della serie "Vivere con un cucciolo di dobermann"clicca qui

Dal 22 settembre 2018 al 3 febbraio 2019 a Treviso, precisamente nella Casa dei Carraresi, verrà ospitata la mostra fotografica dal titolo: "Elliott Erwitt: i cani sono come gli umani, solo con più capelli".

Le opere del famoso fotografo franco-americano verranno esposte grazie al lavoro di Marco Muniz, la mostra è stata organizzata da Suarez, in collaborazione con la Fondazione Cassamarca di Treviso e Magnum Photos, l'agenzia di cui il fotografo contemporaneo faceva parte.

Il titolo della mostra è tratto da una sua dichiarazione durante un'intervista, il fotografo amò moltissimo i cani come soggetti delle sue famose foto, poichè riteneva il loro atteggiamento naturale ed irriverente, un contraltare alla pomposità e compostezza dei padroni. All'interno della mostra verranno presentate più di ottanta fotografie di Erwitt in un percorso che va dagli anni cinquanta fino ai giorni nostri, le immagini sono caratterizzate dallo stile inconfondibile del fotografo, caratterizzato dal bianco e nero e dal carattere ironico, le immagini sono state realizzate ponendo l'obiettivo ad altezza cane e lasciando ai padroni solamente lo spazio per un piede o una gamba. 

Molte delle sue fotografie sono ormai celebri, come quella presente nell'articolo, famosi sono anche i ritratti di molti personaggi famosi dell'epoca.

Con le sue immagini, Erwitt, dà un'interpretazione particolare della realtà che lo circondava.

Oltre alla selezione fotografica, la vostra è arricchita da video, documenti e altro materiale dedicato al tema dei cani.  Elliott Erwitt: " I cani sono come gli umani, solo con più capelli", Treviso, Casa dei Carraresi, 220 settembre 2018- 3 febbraio 2019

 

Per informazioni e prenotazioni: 0422 513150

Orari: da martedì a venerdi: 10-18

sabato, domenica e festivi: 10-20


Fonte foto: Google

 

Tipica postura dobermanesca che denota la grande flessibilità dell'apparato muscolo-scheletrico. Non sono in grado di garantire sull'effettiva comodità della postura poiché quando ho cercato di imitarla sono rimasta intrecciata per tre giorni di seguito.
Tale posizione a prima vista può sembrare allarmante perché fa venire in mente un improvviso e scomposto decesso dell'animale che, diabolicamente, non risponde agli accorati richiami! Seguono altri 3 giorni necessari per riprendersi dallo spavento che rasenta l'infarto.
Sempre la suddetta posizione viene strategicamente assunta nei passaggi più a rischio per l'incolumità umana: preferibilmente all'ingresso e all'uscita delle porte interne o a inizio scale o dislivelli.
  
Una volta inciampati nel corpo apparentemente dormiente si eseguono una serie di esercizi ginnici di una complessità da fare invidia ai migliori atleti mondiali in circolazione! Se si riesce ad uscire indenni o con qualche lieve ammaccatura dal balletto acrobatico salvavita il minimo che viene spontaneo fare è un'esplosione di imprecazioni verso la bestia malefica nerofocata (o marronefocata) che ovviamente resta impassibile ed indifferente al fumo che ti esce dagli occhi e al rivolo di bava ai lati della bocca per lo scampato pericolo.
Tuttavia, se lo spettacolo è stato degno di nota ed il linguaggio particolarmente colorito, l'animale si degnerà di muovere impercettibilmente la coda (se ce l'ha) in segno di ammirazione per essere riuscito a sfuggire al silenzioso attentato.
Il fatto che non si decida di prenderlo di peso (approfittando della momentanea scarica di adrenalina) e scaraventarlo fuori casa pare sia dovuto alla teoria scientificamente dimostrata che chi sceglie un dobermann è un soggetto altamente disturbato con seri problemi di personalità. Diversamente non si spiega l'alto tasso di sopravvivenza di chi con un dobermann ci convive per anni.
 
Per cui, cari colleghi dobermanisti è perfettamente inutile che continuate a chiedervi chi diavolo ve lo abbia fatto fare a prenderlo! La colpa è soltanto vostra.
Quindi, prima vi rassegnerete alla realtà incontrovertibile che con un dobermann non c'è speranza meglio vivrete.
 
Adesso devo interrompermi, anche se ne avrei tante altre di cose da scrivere, ma urge il mio intervento per sedare una controversia tra il dobermann di famiglia ed il mio erede umano per cercare di stabilire la legittima proprietà di un pezzo di Lego attualmente nelle fauci dell'irrispettoso cane e da cui mio figlio tenta di liberarlo infilandoci dentro 3/4 di braccio...
 
 
 
La foto di apertura ci è stata donata da Sonia e rappresenta il suo Bowie, le altre vogliono solamente confermare quanto scritto dalla nostra amica (in foto: Olivia)!
 

Per leggere le altre puntate della serie "Vivere con un cucciolo di dobermann"clicca qui

Piccolo angelo mio inconsapevole... Tu non sai, non puoi sapere le strane coincidenze che ti hanno portato qui, qui dove sei ora, su questa brandina dove riposi tranquillo e al sicuro, circondato dall'affetto della tua famiglia...
Te l'ho già detto che non ti volevo vero?
Quel giorno io non sono nemmeno entrata nel recinto dove c'eri tu, e poi ho fatto una scenata tremenda quando mi hanno chiesto di accarezzarti. Nel mio cuore non c'era un briciolo di posto per nessuno...
Però il destino aveva deciso diversamente.
E stasera più che mai ne ho piena consapevolezza... Stasera che una nuova delusione è andata ad aggiungersi a tutte le altre. Tu eri lì per me! Venti giorni prima chi occupava il tuo posto era andata via in silenzio, giusto in tempo per lasciare spazio a te.
Sono sicura che è stata lei a guidarmi verso di te... Lei sapeva che un cucciolo speciale aveva bisogno della nostra famiglia. Sapeva che qui avresti trovato un rifugio sicuro per il tuo futuro ancora incerto.

E stasera che ho avuto la prova che tu sei esattamente dove dovevi essere ancora mi sfugge il senso di chi riesce a commerciare esseri viventi alla stregua di oggetti...

 

Per leggere le altre puntate della serie "Vivere con un cucciolo di dobermann", clicca qui

La foto ci è stata donata da Sonia

© 2018 IlTuoCane.it - Tutti i Diritti Riservati